Magistratura, premier Meloni: "Piccola parte contrasta il governo"

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Per la presidente del Consiglio non c'è "uno scontro tra politica e magistratura", ma "questo non vuol dire non segnalare che poi in ogni ambito ci sono dei problemi"

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"Il problema in una piccola parte della magistratura è ritenere che i provvedimenti di alcuni governi che non sono in linea con una certa visione del mondo debbano essere contrastati, come è accaduto ad esempio sull'immigrazione". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa a margine della Cop28 parlando delle polemiche dei giorni scorsi dopo le dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto e l'interpellanza alla Camera a cui ha risposto lo stesso Crosetto.

"Dire che la riforma costituzionale è antidemocratica è fuori misura"

La premier ha detto di pensare che "non ci sia uno scontro tra politica e magistratura", ma che "questo non vuol dire non segnalare che poi in ogni ambito ci sono dei problemi". Meloni ha poi ribadito che "non c'è nessuno scontro politica-magistratura. Per chi viene da destra lo Stato è sempre un punto di riferimento. Questo non vuol dire che non si debbano regolare delle cose che in alcuni ambiti abbiano dei problemi. Ad esempio ho trovato fuori misura dire che la riforma costituzionale abbia dei termini 'antidemocratici'". Per la premier ci deve essere "un dialogo costruttivo per entrare obiettivi condivisi nella lotta alla criminalità". 

"La Russa, toghe contro Governo? Non vedo grandi segnali"

Sul tema giustizia è intervenuto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, presente all'evento de Il Riformista a Napoli. Quando il direttore Andrea Ruggieri gli ha chiesto un commento alle dichiarazioni della premier La Russa ha risposto che "credo che anche all'interno della magistratura ci sia chi inevitabilmente possa essere influenzato dalla propria formazione politica e culturale e che questo possa costituire un aiuto nel compiere determinate scelte. Quindi ci può essere qualcuno, ma di grandi segnali in questa legislatura io sinceramente non ne ho visti. Se guardiamo al passato, alla storia, sono certamente d'accordo". Il presidente del Senato ha poi aggiunto che "il mio sarà anche un augurio, un desiderio, ma spero che la consapevolezza del ruolo che deve aver la magistratura, insieme alla consapevolezza del ruolo che deve avere l'esecutivo, e Giorgia Meloni ce l'ha, avvii anche su questo fronte un modo molto civile di confrontarsi per il bene della Nazione".

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Magistratura Democratica: "Dal governo un'aggressione ingiustificata"

"Negli ultimi giorni Magistratura democratica è stata oggetto di gravi attacchi da parte di esponenti di primo piano del governo e dei media", ha scritto in una nota il Consiglio nazionale di Magistratura democratica", affermando di essere stata "accusata di avere coltivato 'scopi cospirativi' e di voler svolgere un ruolo di 'opposizione giudiziaria'. Md respinge con fermezza tali accuse". Magistratura democratica ha poi dichiarato che "l'aggressione politico-mediatica che ci ha investito non ha dunque alcuna giustificazione ma vorrebbe costringerci a rendere conto di una libertà, quella di associarsi e di riunirsi, prevista dalla Costituzione".

Schlein: "Destre sono contro le diversità, dai migranti ai magistrati"

Durante l'evento 'La parola pace. L'utopia che deve farsi realtà' promosso dall'associazione di area di Gianni Cuperlo e Barbara Pollastrini, Promessa Democratica, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha affermato che la pace "è un modo di stare al mondo, è ciò che definisce il tipo di relazione che scegliamo di avere soprattutto con le diversità. E non è un caso se le destre nazionaliste di tutto il mondo colpiscano gli stessi nemici e scelgano scientemente tra le diversità: le persone migranti, le comunità rom e sinti, le comunità Lgbtqia+, le donne troppo emancipate, o qualcuno che la pensa diversamente, gli intellettuali, i giornalisti e oggi i magistrati". La leader del Pd ha poi spiegato che "avete ragione a chiedere con forza che nella nostra discussione e rivendicazione politica ci sia con più forza la parola pace, che non è mai solo una parola: è una pratica, un intreccio di pratiche. La nostra esperienza ci ha insegnato come la pace non possa essere un elemento riempitivo tra le guerre". Secondo Schlein, "c'è una forte intolleranza verso la diversità che invece ci sfida a costruire percorsi di pace e a riuscire a fare sintesi di quelle diversità per creare una pacifica convivenza".

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