Vertice Italia Germania, domani l'incontro tra Scholz e Meloni a Berlino

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Al centro dell’incontro ci saranno le consultazioni ad alto livello su temi multilaterali e bilaterali e la firma di un Piano di azione destinato ad ampliare e rafforzare le relazioni politiche ed economiche esistenti tra i due Paesi. L’obiettivo è arrivare a un'intesa sulle nuove regole di stabilità e crescita entro la fine dell'anno e la chiave sta nell'entità di riduzione media annua del debito per chi ne ha di più

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Accompagnata da mezzo governo, a partire dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, Giorgia Meloni incontrerà domani a Berlino il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Al centro dell’incontro ci saranno le consultazioni ad alto livello su temi multilaterali e bilaterali e la firma di un Piano di azione destinato ad ampliare e rafforzare le relazioni politiche ed economiche esistenti tra i due Paesi. L’obiettivo è arrivare a un'intesa sulle nuove regole di stabilità e crescita entro la fine dell'anno e la chiave sta nell'entità di riduzione media annua del debito per chi ne ha di più. Come previsto, è stato fissato un consiglio Ecofin straordinario, ma non a fine novembre: l'esame della proposta legislativa spagnola sulla riforma si terrà in una cena la sera del 7 dicembre, alla vigilia del consiglio Ue dell'Economia. Del nuovo Patto di stabilità "parleremo certamente anche con i nostri amici tedeschi", spiega il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ribadendo la necessità che "i contenuti dell'accordo non creino danni alla nostra economia". Solo un'intesa che vada in questa direzione potrebbe, nelle intenzioni di Roma, portare a valutazioni diverse sul Mes, la cui ratifica è in calendario mercoledì in Aula alla Camera ma con alte probabilità di slittare nuovamente. 

Il patto

A Palazzo Chigi intanto si plaude alla proroga di 6 mesi decisa dalla Commissione Ue per alcune sezioni del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato contro il caro energia, messo in campo dopo la guerra in Ucraina. "Accoglie - commenta la premier - la richiesta, portata avanti prima di tutto dall'Italia, di consentire una fase di uscita graduale e sostenibile dalle misure di sostegno adottate dal Governo negli scorsi mesi". In un'ottica a largo raggio di cooperazione, il focus del vertice fra Meloni, il cancelliere Olaf Scholz e i rispettivi ministri di Esteri, Economia, Interno, Difesa, Lavoro e Ricerca, sarà il nuovo accordo, le cui basi erano state messe dal governo Draghi. Un patto paragonabile al Trattato del Quirinale che già lega Roma e Parigi, o a quello di Aquisgrana fra Francia e Germania. Si completa così la triangolazione fra i tre grandi Paesi fondatori della Ue, a sette anni dall'ultimo vertice intergovernativo Italia-Germania. E questo strumento diplomatico potrebbe rivelarsi utile soprattutto ora che a Roma c'è un governo conservatore e a Berlino uno socialdemocratico, che stanno superando il freddo iniziale, al punto che Scholz guarda con interesse al protocollo Italia-Albania sui migranti. Un tema destinato con ogni probabilità a entrare nel question time a cui potrebbe rispondere Meloni giovedì pomeriggio in Senato. È atteso infatti l'esame della Commissione Ue sul Documento programmatico di bilancio per il 2024 dell'Italia. Il parere è basato sull'aderenza della manovra del governo Meloni alle raccomandazioni di maggio. Un passaggio chiave per l'esecutivo, mentre si appresta ad entrare nel vivo l'iter al Senato, con la scadenza del termine per gli emendamenti. 

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