La ministra del Lavoro ha affrontato il tema del Reddito di cittadinanza, affermando che "non lasceremo indietro alcuna fragilità". Sul salario minimo si è detta aperta al dialogo con le opposizioni. In giornata, Calderone ha risposto anche alle domande del Question time alla Camera sottolineando l'impegno del governo nel "ridurre il disagio sociale su cui qualcuno soffia"
La ministra del Lavoro Marina Calderone, intervistata a Sky TG24, ha affrontato la questione Reddito di cittadinanza a seguito delle proteste per la sospensione del sussidio, affermando che "non lasceremo indietro alcuna fragilità". "A fine luglio hanno ricevuto l'sms 159mila nuclei familiari, alcuni di questi composti anche da una sola persona, che saranno avviati al lavoro", ha dichiarato la ministra, ribandendo anche la "sensibilità particolare" del governo "alle condizioni di fragilità". Sul salario minimo, Calderone si è detta aperta a un dialogo con le opposizioni, che è "la fonte e la base delle relazioni industriali", aggiungendo che "il tema della valorizzazione della contrattazione per noi è centrale". In giornata, la ministra ha risposto anche alle domande dei parlamentari nel corso di un Question-time alla Camera, sottolineando l'impegno del governo nel "contrastare e ridurre quel disagio sociale su cui qualcuno, al contrario, soffia cercando di costruire il dissenso".
Calderone: "Gli occupabili dovranno attivarsi per cercare lavoro"
L'Italia può scalare la classifica dell'occupazione, che la vede in fondo alla lista in Europa, "avviando politiche del lavoro e soprattutto intensificando le politiche attive favorendo l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro", ha specificato la ministra sempre ai microfoni di Sky TG24. "I dati Excelsior ci dicono che in questo momento, fino a settembre, abbiamo a disposizione un milione e 500 mila posti di lavoro con un indice di non reperibilità del 48% quindi dobbiamo dire che in questo momento abbiamo il lavoro. Dobbiamo fare in modo di fare incrociare la domanda con l'offerta, è questo il grande tema", ha dichiarato Calderone.
La ministra ha anche parlato della piattaforma per chi è occupabile dove, dal 1° settembre, "potrà attivarsi e entrare nel circuito del Supporto per la formazione e del lavoro. Voglio sottolineare la parola 'attivarsi', perché il paradigma è completamente differente, nel senso che c'è bisogno da parte del soggetto una volontà di intraprendere un percorso che vada verso il lavoro". "Noi abbiamo costruito un'offerta integrata, nell'ambito della quale mettiamo a disposizione una piattaforma che fa colloquiare tutti i soggetti che hanno competenze in materia di lavoro", anche gli attori privati e gli enti di formazione proprio per mettere a disposizione "tutte le offerte di lavoro e la formazione necessario per i profili professionali richiesti che le aziende non trovano", ha detto Calderone.
“112mila persone attivabili al lavoro”
Durante il Question time alla Camera che si è tenuto in giornata, la ministra ha precisato che coloro che non sono attivabili al lavoro “continueranno a percepire il reddito di cittadinanza”. La legge di bilancio 2023, ha spiegato, riconosce il limite massimo della misura per sette mensilità. Un limite che però non si applica per coloro che sono presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro. La fruizione della misura potrà proseguire per i nuclei presi in carico dai servizi sociali. A questi si aggiungono i nuclei con minori, disabili o persone con almeno 60 anni che continueranno a percepire il Reddito fino al 31 dicembre senza soluzione di continuità. “Non c'è alcuna incertezza normativa – ha proseguito - né abbandono delle strutture territoriali volte a prendere in carico i beneficiari prima del Rdc e poi delle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa”.
"Per gli attivabili arrivo Supporto formazione dall'1 settembre"
Per la categoria delle persone che sono invece attivabili al lavoro, a partire dal 1° settembre sarà attivo il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), che prevede un assegno di 350 euro per un massimo di 12 mensilità qualora si partecipi a percorsi di formazione e lavoro. “Sono 112mila le persone attivabili al lavoro all'interno dei 159mila che hanno ricevuto l'sms”, ha spiegato ancora Calderone in Aula. Dal primo gennaio 2024 sarà disponibile anche l'Assegno di inclusione sociale. “Stiamo lavorando in sinergia con spirito di leale collaborazione – ha proseguito – per garantire a ciascuno in relazione ai propri bisogni il beneficio economico e il supporto necessario nei percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Auspichiamo atteggiamenti responsabili almeno da quelle parti di forze di opposizione che hanno pubblicamente espresso non poche critiche sul Reddito di cittadinanza di cui dovrebbero accogliere con favore il superamento".
Ministero del Lavoro: “Lavoriamo al potenziamento dei centri per l’impiego”
"Al fine di velocizzare il più possibile la presa in carico di tutti i potenziali beneficiari delle nuove misure”, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha dichiarato di “seguire con attenzione il potenziamento della rete territoriale dei Centri per l'Impiego, in linea con gli obiettivi del Pnrr”. Calderone poi ha precisato che al 31 dicembre 2022, “327 centri per l'Impiego presentano uno stato di avanzamento delle attività superiore al 50% con riferimento ad interventi di formazione, dotazioni informatiche, comunicazione e sviluppo di osservatori regionali”. Tra questi 327, spiega la ministra, “274 hanno completato al 100% almeno la metà delle attività programmate a livello regionale". Alla domanda sul rischio di una "bomba sociale" dopo la sospensione del Reddito di cittadinanza a 159mila famiglie italiane, Calderone ha risposto che "si sono registrate 39 iniziative nel 2023, di cui tre dal 28 di luglio, che nel complesso non hanno fatto rilevare particolari turbative. Anche il presidio di Napoli del 31 luglio nei pressi della sede Inps ha visto la partecipazione di circa 30 persone. Il ministero dell'Interno seguirà con attenzione l'evolversi della situazione".
M5S, Conte: “Avete illuso queste persone, i divanisti siete voi”
In risposta alle parole di Calderone, in Aula è intervenuto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. “Giorgia Meloni prometteva mille euro al mese e ora con un sms dice che da domani il reddito è cancellato a 169mila famiglie. C'è rabbia e confusione sociale”. Poi ha aggiunto: “Dall'ultimo report dell'ufficio parlamentare di bilancio scopriamo che 100mila famiglie prive di protezione hanno anche all'interno minori, anziani e disabili”. L’ex premiersi è poi rivolto al governo chiedendo di "ripensarci e convocare un cdm" per "fermare questo scempio". "Cercate di gestire questa vicenda con più attenzione e responsabilità. Mandate un nuovo sms a queste persone, chiedete scusa”. Al termine dle suo discorso Conte State spaccando consapevolmente il Paese: avete illuso queste persone di rimpiazzare il reddito con corsi di formazione, li avete insultati chiamandoli divanisti. Abbiamo scoperto che chi non vuole lavorare è questo governo, chi non vuol fare nulla siete voi, i divanisti siete voi".