Giorgetti: "Su Pil prudente ottimismo. Contiamo di superare 1% di crescita"

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Il ministro dell’Economia alla festa della Lega Romagna a Cervia: "Avevamo segnali che l'industria manifatturiera stesse rallentando”, ma dal mese di giugno è iniziata a manifestarsi “un’inversione di tendenza". E indica “il rialzo dei tassi e la guerra” come elementi di destabilizzazione. Molti i temi al centro del suo intervento: Reddito di cittadinanza, Pnrr, balneari

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“Prudentemente e responsabilmente ottimista”. Si dice così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sul futuro dell’economia italiana. Intervenendo in collegamento alla festa della Lega Romagna a Cervia, il ministro ha sottolineato come – anche se “avevamo segnali che l'industria manifatturiera stesse rallentando” – dal mese di giugno si sia iniziata a manifestare “un’inversione di tendenza”. Per questo, guardando al terzo e quarto trimestre dell’anno, c’è speranza che le cose migliorino. Non solo. “Siamo convinti di centrare la crescita prevista a dicembre dell'1%, anzi di superarla”, ha detto Giorgetti, elencando però come fattori di destabilizzazione “il rialzo dei tassi e la guerra”. Senza risparmiare qualche battuta – “Sono a dieta. Corro tantissimo. Va bene così. Devo essere pronto per le fatiche autunnali, quando arriva la sessione di bilancio” – il ministro ha toccato molti dei temi più caldi per l’economia del nostro Paese: la questione dei taxi, il Reddito di cittadinanza, l'evasione fiscale. Annunciando di aver "appena" discusso con la premier Meloni "del bilancio", guarda al futuro: "I desideri sono tanti, le risorse sono sempre notoriamente scarse. Bisogna mettere in ordine le priorità. Un governo deve mettere in campo il programma e concentrarsi su priorità fisiologiche, ma anche determinate dallo stato di necessità".

"La vera evasione è quella dei giganti del web. Serve sistema di regole più semplici"

Riguardo all’evasione fiscale, che stima “da 60 a 100 miliardi" di euro, Giorgetti ha voluto sottolineare che in Italia "abbiamo una cultura che pensa all'evasore come l'artigiano”, anche se “la vera evasione” è quella dei “giganti del web”. Il problema più grande, ha aggiunto, “è come riequilibrare il livello della tassazione”. Uno sforzo “non italiano, ma collettivo” che beneficerebbe di “regole più semplici e chiare”, perché “se il sistema è complesso aumenta il contenzioso tributario".

"Taglio Reddito di cittadinanza per abbassare cuneo fiscale"

Giorgetti ha poi rivendicato ancora una volta il taglio del Reddito di cittadinanza: "Lo abbiamo fatto consapevolmente. Abbiamo salvaguardato chi se lo merita. Chi è abile al lavoro deve accettare di entrare nel mercato del lavoro. Dobbiamo cercare di aiutare in prospettiva chi lavora e chi si sacrifica". Il ministro riconosce però che il problema è che "questo mercato di lavoro non funziona e non riusciamo a far incontrare domanda e offerta". Questa è quindi "la grande scommessa che non siamo riusciti a vincere e sulla quale siamo impegnati". Il taglio del Reddito, ha spiegato, nei piani del governo è stato utilizzato per finanziare il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti di reddito medio basso, per circa 80-100 euro.

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"Esperimento navigator è fallito. Su collocamento servono strutture commissariali"

Un punto critico del Reddito, ha detto Giorgetti, è stato quello del ricollocamento dei beneficiari verso il mondo del lavoro. "C'è un'assistenza che deve essere garantita. L'esperimento dei navigator sul reddito di cittadinanza è fallito. Perché le società che fanno lavoro interinale funzionano benissimo mentre non si riesce a far partire il collocamento pubblico?", si chiede il ministro. Il meccanismo, ha sottolineato, si è inceppato "in molte Regioni": "Purtroppo, il pubblico non è in grado di farlo. Il tentativo è stato fatto. I navigator sono stati stabilizzati, ma i risultati sono stati mediocri. È un settore su cui dobbiamo lavorare di più. E la competenza è anche regionale. Alcune regioni non sono state in grado di farlo. E lì serve un intervento sostitutivo e commissariale dello Stato". 

Pnrr: "Tagli rifinanziati con fondi Fsc a settembre"

Un passaggio anche sul Pnrr: "L'Italia è l'unico Paese europeo che ha chiesto tutta la disponibilità di risorse. Se rinunciamo a 16 miliardi, rinunciamo a 16 miliardi di prestiti. Fitto ha preso atto che c'erano investimenti che non sarebbero andati in porto e quindi verranno finanziati con il Fsc. Mentre per il Pnrr quei 16 miliardi dovranno essere compensati da progetti nuovi sull'energia".

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Inflazione, Bce, guerra

Dall'intervento di Giorgetti è arrivata qualche critica alla Bce e alla sua politica di rialzo dei tassi di interesse. "Ciascuno deve fare il suo mestiere. La Bce è autonoma e si permette di criticare le scelte fiscali del governo. Io posso criticare la politica monetaria della Bce. L'inflazione è una brutta bestia e va combattuta con tutti i mezzi. Qui si rischia di avere inflazione e recessione. Il prezzo che pagano cittadini e imprese per questo rialzo dei tassi di interesse è significativo", ha detto Giorgetti. L'aumento vertiginoso dell'inflazione, secondo il ministro, è in gran parte conseguenza della guerra in Ucraina. "La mia tesi - ha detto - è che l'inflazione nasce dal settore energetico e si trasla negli altri settori. Così la Banca centrale europea agisce per contrastare l'inflazione, con una politica monetaria restrittiva che a sua volta genera inflazione. Tutti questi problemi non sono riconducibili al conflitto in Ucraina, ma buona parte di questi sì". 

Taxi e balneari

Poi una rassegna di molti temi sui tavoli del governo. Come la recente indagine lanciata dall'Antitrust sulle presunte pratiche scorrete dei taxi: "Arriverà una risposta prima della chiusura estiva. Dobbiamo garantire il diritto degli utenti. Il tentativo è rispondere all'attesa di mercato senza danneggiare gli interessi legittimi della categoria". Sui balneari, Giorgetti ha detto che "non si possono fare gare aperte: dobbiamo tutelare a fini sociali le imprese familiari il cui reddito deriva dallo stabilimento balneare. Società per azioni più grandi devono sicuramente andare a gara".

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