Elezioni comunali a Imperia 2023: chi sono i candidati sindaco e come si vota
PoliticaIl 14 e il 15 maggio, a Imperia, si vota per eleggere il nuovo primo cittadino e per rinnovare il Consiglio comunale. Se nessun candidato dovesse raccogliere più della metà delle preferenze si andrebbe al ballottaggio, programmato per il 28 e 29 maggio. I nomi in corsa sono cinque
Il 14 e il 15 maggio, a Imperia, si vota per eleggere il nuovo sindaco della città e per rinnovare il Consiglio comunale. I seggid omenicasaranno aperti dalle 7 alle 23, e poi nuovamente lunedì, dalle 7 alle 15. Se nessun candidato dovesse raccogliere più della metà delle preferenze si andrebbe al ballottaggio, programmato per il 28 e 29 maggio (ELEZIONI COMUNALI: TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE).
Chi sono i 5 candidati a Imperia
I candidati nel capoluogo di provincia ligure sono cinque: oltre al sindaco uscente ed ex ministro, Claudio Scajola, ci sono Ivan Bracco, Enrico Lauretti, Stefano Semeria e Luciano Zarbano. Per Scajola, 75 anni, ci sono tre liste civiche: "Avanti con Scajola", "Insieme con Scajola" e "Prima Imperia", nella quale sono confluiti i candidati di tutto il centrodestra. Ivan Bracco è vicecommissario di Polizia, ha 54 anni e sul suo nome si è compattato il centrosinistra. Con lui ci sono Pd, Psi, Si, Verdi e le civiche "Imperia Rinasce" e "Imperia al Centro". Come scrive Ansa, Bracco dal 2010 ha indagato su Scajola per sei diverse inchieste, tutte archiviate tranne una, quella in cui avrebbe favorito la latitanza dell'ex deputato di Fi Amedeo Matacena. Enrico Lauretti ha 69 anni, è ingegnere ed ex funzionario della Provincia: viene appoggiato dalla lista civica "Società Aperta". Stefano Semeria è invece il candidato del M5s: ha 46 anni ed è consigliere comunale uscente, informatico della Regione. Luciano Zarbano, infine, ha 59 anni, e corre con la lista civica "Imperia senza padroni".
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Come si vota a Imperia
Essendo Imperia un Comune con più di 15mila abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta, allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Un elettore, sempre nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, può decidere di votare un candidato sindaco e insieme una lista a cui non è collegato: significa che è concesso il voto disgiunto. Il Consiglio comunale viene rinnovato in occasione dell’elezione del nuovo sindaco. Il sistema elettorale con cui vengono ripartiti i seggi è proporzionale. Funziona così: il 60% dei posti disponibili vanno automaticamente alle liste che appoggiano il sindaco che risulta eletto. Il rimanente 40% viene spartito, tra le altre liste, in maniera proporzionale al numero di voti ricevuti da ciascuna.