Carlo Cottarelli si dimette e lascia il seggio da senatore

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L'economista ha annunciato le sue dimissioni a “Che tempo che fa”.  Dirigerà un programma dell'Università cattolica, rivolto alle scuole superiori. "Giusto che quel seggio torni al Pd", ha detto. E su Schlein: "Mi trovo a disagio su diversi temi"

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Carlo Cottarelli si dimetterà da senatore. Lo ha annunciato lo stesso economista, eletto con il Pd, nel corso della trasmissione Che tempo che fa, spiegando che l'Università cattolica gli ha "chiesto di dirigere un programma per l'educazione delle scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole superiori". "Questa cosa - ha aggiunto - purtroppo non è compatibile con il Senato, e ho deciso di rinunciare alla posizione di senatore: mi dimetterò nella prossima settimana”. Ha aggiunto Cottarelli: "Io andrei a farlo gratuitamente, si fa per spirito di servizio. Consiste in avere 15-20 personaggi senior che hanno avuto una carriera brillante, li chiamo senatori della cultura, che andrebbero a visitare scuole in tutta Italia, a parlare di economia, diritto, costituzione, e di come si comunicano queste cose", ha spiegato.

"Non è giusto cambiare partito"

Per l'economista "è giusto che quel seggio torni al Pd. Fra l'altro la prima non eletta è una persona molto brava, Cristina Tajani, che insegna al Politecnico di Milano, ed è anche abbastanza vicina all'area di Elly Schlein. Poi è una donna, si migliora anche la parità di genere". ha spiegato. E sul tema di cambiare partito, ha spiegato: "A me non sembra giusto, io sono stato eletto nel proporzionale, la gente non ha votato il mio nome ma il partito". Eletto a settembre con il Pd, l'economista ha rivelato che gli "sono state fatte offerte di spostarmi in altri gruppi, non dico quali ma è abbastanza intuitivo: non sono di maggioranza né è il Movimento 5 stelle".

"A disagio su diversi temi nel Pd di Schlein"

Non solo. In una lettera a Repubblica Cottarelli elenca tutti i temi in cui sente di avere "posizioni diverse da Elly Schlein", dal Jobs Act al freno al Superbonus, dai termovalorizzatori, all'utero in affitto al nucleare."E' innegabile (basta vedere la composizione della nuova Segreteria) che l'elezione di Elly Schlein abbia spostato il Pd più lontano dalle idee liberaldemocratiche in cui credo. Ho grande stima di Elly Schlein e non credo sbagli a spostare il Pd verso sinistra", ha sottolineato Cottarelli, "ciò detto, mi trovo ora a disagio su diversi temi".   

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