Il Parlamento approva il Def: via libera alla risoluzione di maggioranza

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Dopo la bocciatura di ieri a Montecitorio sullo scostamento di bilancio, Camera e Senato hanno dato il loro via libera al Documento di economia e finanza. Meloni: “Non penso a sostituzione di chi ha doppi incarichi”. Convocato Consiglio dei ministri il 1 maggio

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La Camera e il Senato hano approvato la risoluzione di maggioranza sul Def. A Montecitorio i voti a favore sono stati 221, 115 i contrari. Ok anche alla nuova relazione di maggioranza sullo scostamento del pareggio di bilancio, per 3,4 miliardi di euro, con 221 sì e 116 no. A Palazzo Madama la nuova risoluzione è stata approvata con 112 voti favorevoli, 57 contrari e nessun astenuto.

Il testo è tornato oggi in Parlamento dopo che ieri alla Camera, per sei voti, non aveva ottenuto la maggioranza assoluta richiesta. I parlamentari di centrodestra assenti al momento del voto erano 25. Resta comunque la tensione tra i diversi schieramenti politici: la seduta della Camera è stata sospesa per qualche minuto dopo che i deputati Pd hanno abbandonato l'Aula dopo un attacco di Tommaso Foti (Fdi) a Debora Seracchiani. Nico Stumpo, Pd, si è poi scagliato verso i banchi di Fdi. Tra gli spintoni, sono intervenuti i commessi a calmare le acque. Poco prima il deputato dei Verdi Angelo Bonelli ha avuto un malore subito dopo essere intervenuto in Aula. Accompagnato in infermeria dai sanitari, si è poi recato al Policlinico Gemelli per accertamenti. Gli accertamenti sono risultati nella norma e dunque il deputato è stato dimesso.

Qualche momento di tensione si è subito creato anche al Senato, dove le opposizioni hanno protestato all'intervento di Micaela Biancofiore (Nm) che le ha accusate perché, a suo dire, anche loro avrebbero dovuto votare anche esse l'autorizzazione allo scostamento di bilancio. 

Consiglio dei ministri il 1 maggio

A seguito dell’approvazione del Def, il Consiglio dei ministri è stato convocato per lunedì primo maggio alle 10 a Palazzo Chigi. A quanto si apprende, all'ordine del giorno c'è un decreto legge con misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro e in materia di salute. Fra i provvedimenti in esame, anche un disegno di legge in materia di lavoro e un decreto legislativo in attuazione della Delega al Governo in materia di disabilità del 2021.

Meloni: "Un brutto scivolone"

Nonostante l'approvazione di oggi, quanto successo ieri continua a scatenare le polemiche di chi è fuori dal governo: "Nulla toglie all'ennesima dimostrazione di incapacità che è arrivata ieri dalla maggioranza", ha detto ad esempio il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte. La bocciatura di ieri “è stato un brutto scivolone" ma non "un segnale politico", aveva detto a caldo la premier Giorgia Meloni, che ha ricevuto la notizia mentre era impegnata a Londra nel bilaterale con Rishi Sunak. A seguito di quanto avvenuto, si era tenuta una riunione-lampo del Consiglio dei ministri: il governo non ha modificato il Def ma solamente approvato una nuova relazione. 

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Le opposizioni: "Un fatto molto grave"

Subito erano insorte le opposizioni. "Meloni vada subito al Quirinale", è la posizione dei Cinque Stelle. "È successo un fatto molto grave, in un caso potrebbe essere una imperdonabile sciatteria, oppure per le divisioni che già ci sono nella maggioranza, sono mancati i numeri per l'approvazione dello scostamento di bilancio al Def. È il segnale di quanto questa maggioranza che si diceva pronta a guidare gli italiani e le italiane così pronta dimostra di non essere", ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein. 

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Meloni: “Non penso a sostituzione di chi ha doppi incarichi”

"Credo che dobbiamo fare i conti con il fatto che il taglio dei parlamentari incide perché il doppio incarico rende più facile che in Aula manchino i numeri. Bisogna parlare con i capigruppo e trovare un modo per garantire che si riesca a fare il doppio lavoro, lavorando di più se necessario perché purtroppo riguarda tutti ma non prevedo ipotesi di sostituzioni di doppi incarichi, credo che il governo stia lavorando bene e non è nelle mie intenzioni adesso assolutamente rivedere qualcosa. Bisogna però garantire i numeri”, ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa all'ambasciata italiana a Londra a proposito del voto di ieri sul Def.

Meloni: “Sul Def una svista ma non deve succedere più”

"Insisto, non ci vedo un segnale politico è stata una svista: ho fatto tanti anni in Parlamento, può succedere ma non deve succedere più”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa all'ambasciata italiana a Londra a proposito del voto in Aula di ieri sul Def.

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La Russa annuncia in Aula la morte del senatore Augello

"Qualche ora fa è venuto a mancare il collega Andrea Augello. Lo ricorderemo in un'altra seduta, intanto vi chiedo un minuto di silenzio”: ad annunciarlo in Aula è stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il senatore di Fratelli d'Italia era malato da tempo. “Un punto di riferimento per tanti, un politico estremamente capace, un uomo intelligente, determinato, divertente. Ci mancherà, e molto. Alla sua famiglia, alle sue figlie, e a tutti coloro che gli hanno voluto bene come gliene volevamo noi, condoglianze sincere. A Dio, Andrea”, ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni.

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