Diffamazione Rackete, la Giunta del Senato nega autorizzazione a procedere contro Salvini

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Al leader della Lega erano contestate le opinioni espresse nel 2019 sull'allora comandante della Sea Watch 3, la nave della ong tedesca impegnata nel soccorso di migranti

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La Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato ha negato con 10 voti favorevoli di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italiai, 3 contrari (due del Pd e uno del M5S) e due astenuti, Ivan Scalfarotto di Iv-Az e Ilaria Cucchi (Avs), l’autorizzazione a procedere contro il leader della Lega Matteo Salvini, imputato di diffamazione a Milano. I senatori, guidati dal presidente Dario Franceschini, oggi assente, erano chiamati a decidere se le frasi postate sui social dall'allora ministro dell'Interno, rivolte a Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3, la nave della Ong tedesca impegnata nel Mediterraneo nel soccorso dei migranti attengono o no alla sfera dell’insindacabilità di cui gode in qualità di senatore. La richiesta approderà in Aula per la decisione definitiva.

Il leader della Lega aveva definito Rackete "zecca tedesca" e "complice degli scafisti"

Nell'estate del 2019, sui social di Salvini la comandante della Sea Watch 3 venne appellata come "zecca tedesca", "complice degli scafisti e trafficanti" e "sbruffoncella". Il processo milanese era stato interrotto lo scorso giugno, in attesa dell'accoglimento della questione preliminare avanzata dal legale di Salvini, Claudia Eccher, nel frattempo divenuta membro laico del Csm. 

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