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Separazioni, Ester Viola: mi preoccupa l'audizione dei figli, li obbligheranno a scegliere

Politica
©IPA/Fotogramma

"Se c’è una cosa che si cerca di evitare è che i bambini vengano coinvolti. Qui sembra esserci una piccola apertura per sentire i minori che abbiamo neanche compiuto 12 anni. Si costringe in un modo o nell’altro un bambino a schierarsi", spiega l'opinionista a Timeline. Sul tema della riforma intervine anche l'avvocato Annamaria Bernardini de Pace: "Mi sembra molto teorica, scritta da chi non ha mai studiato diritto di famiglia"

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Da domani 1° marzo entrerà in vigore la riforma del diritto di famiglia voluta dall'ex ministro della giustizia Marta Cartabia, addio alla distinzione in due riti di separazione e divorzio, con la volontà di snellire le tempistiche di tutto il procedimento. A parlarne ai microfoni di Sky TG24 due esperte del settore, gli avvocati Annamaria Bernardini de Pace e Ester Viola.

"Sbagliato coinvolgere i figli"

"I tribunali non saranno pronti a questa riforma" ha affermato a Sky TG24 Ester Viola, autrice di diversi libri sul tema e molto attiva anche sui social: "Un deterrente sarà il deposito di tutti i documenti per quanto riguarda la situazione economica dei genitori all’inizio del'udienza". E ancora: "Una questione che mi preoccupa molto è l’audizione dei figli, se c’è una cosa che si cerca di evitare è che i bambini vengano coinvolti. Qui sembra esserci una piccola apertura per sentire i minori che abbiamo neanche compiuto 12 anni, sempre considerando tutte le cautele. Si costringe in un modo o nell’altro un bambino a schierarsi".

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"Una riforma scritta da chi non ha studiato diritto di famiglia"

Anche l'avvocato Annamaria Bernardini conferma le perplessità espresse da Ester Viola: "“Ci sono 80mila separazioni l’anno, in tutto abbiamo 10mila giudici, come è possibile che si rispettino certi tempi? Leggendo la riforma sembra che in un anno una giudiziale finisca, perché anticipano il problema delle prove, dell’istruttoria, ma non è così. Ci sarà un atto unico di separazione e divorzio, ma in ogni caso ci devono essere sei mesi in mezzo tra un atto e l’altro". Poi un aspetto positivo: "La cosa più interessante di questa riforma è l’idea del piano genitoriale, ma questo piano genitoriale non deve essere concentrato su con chi sta il bambino il week end o le vacanze, ma è da vedere in un progetto educativo complessivo dei genitori". Ancora Bernardini de Pace: "Se c’è già l’accordo sul piano genitoriale il giudice può aiutare a fare l’accordo, ma se questo non c'è i tempi si allungano. Un'altra cosa terribile è che alla prima udienza bisogna depositare tutti i documenti che dimostrano la posizione economica dei coniugi, e anche quello sarà molto complicato. La riforma è molto teorica, sembra fatta da chi non ha mai fatto diritto di famiglia”.

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