Il testo, depositato il 13 gennaio, è a prima firma di Roberto Menia e va ad aggiungersi agli altri tre del centrodestra in materia. Dopo Fi e Lega, a questo punto tutti i gruppi della maggioranza hanno una proposta sul tema. L'attacco dell'opposizione: "Segnali inquietanti, mostruosità giuridica"
Scoppia il dibattito politico dopo che è spuntato un nuovo disegno di legge del centrodestra che punta a modificare l'articolo 1 del Codice civile sulla capacità giuridica che, per legge, si acquisisce "dal momento della nascita". Un disegno di legge a prima firma di Roberto Menia che prevede infatti la 'Modifica dell'articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica ad ogni essere umano'. La proposta, depositata dall'esponente di FdI il 13 gennaio scorso si va ad aggiungere ai provvedimenti in materia firmati da esponenti degli altri gruppi della maggioranza. Quello di Forza Italia a prima firma di Maurizio Gasparri depositato a ottobre - che prevede il riconoscimento della capacità giuridica del concepito - e uno del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo del 13 ottobre, che prevede all'articolo 3 che "il concepito è riconosciuto quale componente del nucleo familiare a tutti gli effetti". Un disegno di legge di Isabella Rauti prevede, infine, l'istituzione della 'Giornata del nascituro' il 25 marzo.
Le reazioni contro, dal Pd a + Europa
Insorge l'opposizione. Il disegno di legge Menia è "una mostruosità giuridica" per Cecilia D'Elia, senatrice Pd e portavoce nazionale della conferenza delle democratiche. "Il testo presentato" - aggiunge - "è totalmente incompatibile con il principio di autodeterminazione ed è un chiaro tentativo di mettere in discussione proprio la legge 194, ma non ci riusciranno".
La proposta di Fdi secondo Carla Taibi, vice-presidente dell'Assemblea di Più Europa, "mostra lo spirito reazionario di questa destra sulla libertà di scelta e l'autodeterminazione della donna".
In una nota anche il commento al disegno di legge del candidato di Pd alle elezioni regionali in Lombardia, Pierfrancesco Majorino: "I segnali inquietanti che giungono da Roma con proposte di legge che vogliono riportare le lancette della storia a cinquant'anni fa e che pensavamo di lasciarci alle spalle ci dicono che il diritto all'interruzione di gravidanza è a rischio. È un dato di fatto. Sulla 194" - aggiunge - "noi chiediamo piena applicazione no abrogazione de facto come Fratelli d'Italia vuole fare. Abbia il coraggio di dichiarare le sue volontà il presidente Meloni. Lei e i suoi esponenti".