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Roccella: "Aborto? Difendo legge 194 ma è lato oscuro della maternità"

Politica
©IPA/Fotogramma

In un’intervista al Foglio il ministro della Famiglia e delle Pari opportunità torna sulla questione dell’interruzione di gravidanza: “Contro di me attacchi strumentali, è la sinistra a mettere in discussione la normativa”. Poi la riflessione: “Ci sono meno aborti perché ci sono meno gravidanze”. Sulle unioni civili: “Contrari all’utero in affitto e alle adozioni” 

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“L’ho detto in tutte le salse: io difendo la 194 e anzi ritengo che gli attacchi alla legge vengano tuti da sinistra”. A parlare è Eugenia Maria Roccella, ministro per le Pari opportunità e la Famiglia del governo Meloni, che in una lunga intervista al Foglio è tornata sul tema dell’interruzione volontaria di gravidanza. “Il femminismo è nato per non essere né di destra né di sinistra”, ha spiegato. Per poi puntualizzare: “Ma l’aborto è lato oscuro della maternità”.

Attacchi strumentali

“La 194 è una legge molto equilibrata che mette dei paletti, ad esempio prevedendo il diritto all’obiezione di coscienza. Per questo io la difendo”. Così la Roccella chiarisce la sua posizione sul quotidiano diretto da Claudio Cerasa. Al quale spiega: “Ho ricevuto attacchi strumentali sia sul contenuto che sul problema in sé ma io non ho le deleghe sulla legge sull’aborto, non riguarda me”. Il problema, secondo il ministro, sta nel fatto che “per la sinistra ztl è più comodo costruire una figurina bigotta e reazionaria su cui scagliare le freccette”. “Confrontarsi con idee diverse, che non siano tipicamente pro-life, per loro è complicato”.

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Il nodo obiezione e la pillola

Per Roccella il nodo del dibattito risiede nell’obiezione di coscienza. “Ultimamente ci sono state manifestazioni femministe che hanno cercato di abolirla ma il problema sollevato attorno alla questione è tutto ideologico mentre questo discorso andrebbe condotto in modo laico”, afferma il ministro. Che spiega: “Gli aborti sono ormai molto pochi e c’è un equilibrio tra la domanda e l’offerta. Le nascite sono in crollo e così anche le interruzioni di gravidanza sono in crollo”. Poi l’attacco alla pillola abortiva: “Ritengo non ci sia alcuna differenza morale con il metodo Karman (aborto mediante aspirazione del contenuto uterino nei primi tre mesi di gravidanza, ndr) ma so che il secondo offre maggiori garanzie sanitarie mentre la prima mette più a rischio la vita delle donne”. 

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Lato oscuro

“Bisogna accettare l’idea che l’aborto è il lato oscuro della maternità, e la maternità con tutti i suoi lati, oscuri e luminosi, esula dal territorio del diritto”, spiega il ministro. Che conclude: “Invece per essere cittadina devi essere più possibile simile a un maschio, non mettere in campo il corpo sessuato delle donne, in entrambi i lati, nel materno e nel non materno: è questo secondo me il punto da cui partire da femministe. Io penso che in tutto ciò che riguarda la salute delle donne non ci sia una sufficiente attenzione: tutto ciò che riguarda il corpo sessuato viene discriminato”.

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Diritti civili

Il ministro parla anche di diritti: “Non è vero che noi siamo contro le unioni civili, la verità è che siamo contrari alla seconda parte della legge, in cui si apre all’utero in affitto”. Ma nel mirino finiscono anche le adozioni da parte delle coppie omosessuali. “Lì si parte semplicemente dal miglior interesse del bambino: le adozioni sono difficili e va tutelato l’interesse del minore”. E sulla stepchild adoption replica: “Sono contraria: penso che un bambino debba avere una madre e un padre”. 

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