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M5S, Grillo: “Chiamo a rapporto le Brigate di cittadinanza”

Politica
©Ansa

In un post apparso sul proprio blog, il garante pentastellato chiede ai percettori del reddito di cittadinanza di mettersi a disposizione della comunità, invitando gli oltre 3 milioni di cittadini che lo percepiscono ad “offrire il loro operato ‘illegalmente’ per aiutare la comunità in cui vivono”. Pronte le reazioni degli avversari politici. Per Salvini chiunque parli di Brigate è “folle e irresponsabile”. Per Gasparri sono “parole inaccettabili”

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Beppe Grillo chiama a rapporto quelle che ha definito “brigate di cittadinanza” e chiede ai percettori del reddito di cittadinanza di mettersi a disposizione della comunità, attraverso le colonne del suo blog. “Oggi, i percettori del reddito di cittadinanza sono circa 3 milioni, molti dei quali con competenze che vorrebbero mettere a disposizione della comunità”, si legge in un post pubblicato ieri, 3 ottobre. “E infatti sarebbe anche previsto che lo possano fare ma ‘qualcuno’ preferisce impedirglielo, creando ostacoli burocratici per renderlo irregolare, se non illegale, perché è più comodo usarli come carne da cannone per fare la guerra ai poveri”, rilancia ancora. “Per questo chiamo a rapporto le Brigate di Cittadinanza, cittadini volenterosi che vogliano offrire il loro operato "illegalmente’ per aiutare la comunità in cui vivono”.

“Opere di bene nel proprio quartiere o paese”

Servono, prosegue Grillo, persone che possano operare “con lavori e opere di bene nel proprio quartiere o nel proprio paese, perché servire la comunità è un dovere ma anche e soprattutto un diritto di ognuno. Cittadini che si possano sentire liberi di poter riparare una panchina dismessa, ripristinare un giardino abbandonato, costruire giochi per i bimbi, mettersi a disposizione per il prossimo”. Un po’ come lo stesso garante pentastellato aveva fatto “più di quindici anni fa insieme all’Ingegner Fornari dell’Ansaldo Nucleare” quando venne lanciato “un’iniziativa per tutti i residenti di Genova Nervi che volessero rendersi utili alla comunità per rendere più vivibile il quartiere, attraverso manutenzioni ordinarie, pulizie, lavori di giardinaggio, aiuto per gli anziani eccetera”. In questo senso, conclude, “Brigatisti di Cittadinanza, abbiamo bisogno di voi! Abbiamo bisogno della vostra abilità e della vostra partecipazione!”.

Salvini: “Grillo parla di Brigate? Folle e irresponsabile”

Le parole di Grillo hanno scatenato le reazioni degli avversari politici. “In questo momento drammatico per l'Italia, chiunque parli di Brigate è un folle e un irresponsabile”, ha riferito. il leader della Lega, Matteo Salvini. “Se non è istigazione al terrorismo, poco ci manca”, si accoda il leghista Igor Iezzi. “In ogni caso, delle due l'una: o Grillo ignora la storia più recente che ha imbrattato di sangue il nostro Paese durante gli Anni di piombo o il fondatore del M5S è diventato completamente matto. Le sue parole restano comunque di una gravità inaudita. Ci aspettiamo da Conte una presa di distanza chiara e netta”.

Gasparri: “Grillo irresponsabile alimenta tensioni sociali”

“Come ha detto Silvio Berlusconi durante tutta la campagna elettorale, le politiche sociali vanno rafforzate, non solo confermate”, ha commentato, invece, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Partendo dagli anziani ai quali riconoscere le pensioni minime di mille euro al mese per tredici mesi e dai disabili. Bisogna tutelare con la spesa sociale le parti più fragili della società. Anche i giovani, indirizzandoli verso il lavoro e non verso politiche assistenzialiste. Preoccupa il linguaggio di Beppe Grillo che dopo tante assenze e tanto silenzio usa parole inaccettabili. Grillo, invece di prendere atto di avere dimezzato i propri voti parla di 'brigate di cittadinanza' che devono 'illegalmente', così dice lui, difendere il reddito di cittadinanza”.

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