"Se c'è Draghi saremo in maggioranza, se c'è Meloni saremo all'opposizione", spiega il leader di Italia Viva in un'intervista a Repubblica. E assicura: con Calenda "non litigheremo"
"Se c'è Draghi saremo in maggioranza, se c'è Meloni saremo all'opposizione". Lo dice il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un'intervista a Repubblica. Poi aggiunge: con Calenda "non litigheremo. Il progetto del Terzo Polo è troppo importante per sporcarlo con meschine questioni personali. Per questo ho scelto di fare un passo di lato mettendo l'ambizione personale in secondo piano rispetto al sogno collettivo" (LO SPECIALE DI SKY TG24: VERSO IL VOTO - TUTTI I VIDEO - CASA ITALIA: LE INTERVISTE AI LEADER POLITICI - NUMERI-LA SFIDA AL VOTO - TROVA IL TUO PARTITO: IL QUIZ DI SKY TG24 - TROVA IL TUO COLLEGIO - LE NEWS LIVE).
"La partita è tra noi e la Meloni"
Poi, a Mattino 5, ha ribadito: "La partita è tra la destra e chi ha in testa un modello come quello di Draghi: chi vuole quel modello lì non può che votare noi con Calenda perchè il Pd ha imbarcato anche chi ha votato contro la fiducia a Draghi e il M5s ha sfiduciato Draghi, quindi la partita è tra noi e la Meloni".
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"A Firenze chi vota Pd vota contro lo sviluppo dell'aeroporto"
Renzi punta al suo territorio per strappare voti all’alleanza di centrosinistra negli ultimi giorni di campagna elettorale. Nella sua eNews, il leader di Iv ha criticato ad esempio Ilaria Cucchi, candidata al Senato per il centrosinistra nel collegio Firenze1. “In Toscana chi vota per il Pd, vota contro lo sviluppo dell'Aeroporto di Firenze. Ieri, Ilaria Cucchi ha detto chiaramente che l'Aeroporto di Firenze non va toccato. A me pare una scelta assurda”, ha scritto Renzi.
"Iv ha votato eliminazione tetto stipendi manager p.a per non far saltare decreto Aiuti bis"
In giornata il Senato ha approvato un emendamento che va a modificare il decreto Aiuti bis, uscito dal Consiglio dei ministri lo scorso agosto. Tra le novità c’è anche l’eliminazione del tetto di 240mila euro agli stipendi per vertici apicali dei pubblici uffici. "Quello - ha detto Renzi - è un tetto che avevo messo io, oggi il governo ha fatto questa riformulazione e non avevamo alternativa che votarlo per evitare che saltasse tutto e saltassero 17 miliardi di aiuti alle famiglie".
