"Stiamo facendo una campagna elettorale nella quale cerchiamo di non promettere cose che non possiamo realizzare", ha detto il leader di FdI
"Serve un governo di persone che non abbiano padroni, che non siano ricattabili. Penso di poter guidare un governo così. Non ci facciamo intimorire, ricattare e comprare". Giorgia Meloni inaugura la propria campagna elettorale ad Ancona, nelle Marche del "suo" governatore Francesco Acquaroli e lancia un messaggio chiaro agli avversari (e forse anche agli alleati): "Un governo così - ha aggiunto - di persone non ricattabili, può fare in Italia cose normali di buon senso che potrebbero cambiare tanto. Stiamo facendo una campagna elettorale nella quale cerchiamo di non promettere cose che non possiamo realizzare". Tra gli argomenti sui quali si è soffermata maggiormente, come prevedibile l'immigrazione: "Siamo pronti - ha detto - a gestire dignitosamente il fenomeno dell'immigrazione illegale, il tema dei profughi e quello degli immigrati sono due materie completamente diverse".
"Video dello stupro di Piacenza l'aveva pubblicato un giornale"
A tenere banco, però, è stata ancora la vicenda del video dello stupro di Piacenza, postato sulle sue pagine social della leader di FdI e che ora è anche all'origine
di un'inchiesta della Procura di Piacenza per diffusione illecita delle immagini: "Non ho ragione di scusarmi - ha detto - se non per avere espresso solidarietà, pubblicando un video totalmente oscurato e pubblicato da un giornale. Io sono una
donna e sono molto attenta a questi temi. Non pare strano che io sia molto più discussa dello stupratore? Ho pubblicato il video - ha proseguito - perché non si vedeva niente, un video pubblicato da una serie di testate, per aiutare ad accendere i
riflettori sulla vicenda. E' già partita l'indagine - ha aggiunto - come se il video l'avessi girato o fossi la prima a pubblicarlo. Mi pare che l'obiettivo sia far partire qualche
avviso garanzia. Perché qualcuno non ha pensato - ha concluso - di far partire avvisi di garanzia per un video di un uomo che moriva?". Il riferimento della Meloni è alla morte dell'ambulante africano Alika, ucciso in strada a Civitanova Marche 20 giorni fa, il cui omicidio è stato ripreso da un passante col telefonino: "Bisogna capire - ha osservato - se in questa nazione le persone di destra hanno gli stessi diritti
delle persona di sinistra".