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Governo, verso elezioni. Pd: "Alleanza senza veti". Oggi incontro Letta-Calenda

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Il Partito Democratico lancia l'appello per una coalizione di centrosinistra che vada dai sindaci e Articolo 1 agli ex M5s. Il leader di Azione incalza il segretario dem: "Vediamoci ma no a Bonelli e Fratoianni". Renzi: "Loro unione fa brindare Salvini e Berlusconi". Di Maio presenta il nuovo soggetto politico, Impegno civico: "Tutti i leader appoggino Draghi su tetto gas in Ue". Aperto tavolo permanente del centrodestra: intesa su sostegno a Ucraina, presidenzialismo e autonomia differenziata

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Elezioni, Renzi: 'Vogliamo raccogliere 100mila euro di donazioni'

"Sotto il profilo economico vogliamo raccogliere centomila euro di piccole donazioni da tanti amici, con versamenti anche di 5-10 €". Lo scrive Matteo Renzi nella sua ultima enews a proposito della campagna elettorale. 
- di Redazione Sky TG24

Elezioni, Amendola: 'Con Calenda cercheremo convergenze, non facciamo piaceri a Meloni'

"Questa settimana è importante, si definiranno le squadre. La legge elettorale ci impone delle riflessioni. Noi come Pd abbiamo già aperto la nostra lista dei democratici e progressisti ad altre forze. La lettera che Calenda ha inviato è un tema sul quale Letta, come sempre, in modo sempre responsabile, cercherà di costruire le convergenze. Mi auguro che si realizzino per non fare un piacere a questa destra guidata da Meloni". Lo ha detto Enzo Amendola a Tg1 mattina.  "Questa settimana il centrodestra dovrà riconoscere la leadership della Meloni mentre nel campo progressista la discussione avverrà sui temi concreti e anche su come fare non un fronte contro ma una proposta coerente con il lavoro fatto con il governo Draghi e le scelte concrete", ha aggiunto il sottosegretario all'Ue. 
- di Redazione Sky TG24

Elezioni, Renzi: 'Con Pd scontro su idee non su seggi, per questo lavoriamo al terzo polo'

Lo scontro tra noi e il Pd oggi sta nelle idee, non sui seggi". Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews. "Se dici di voler combattere la destra e proponi di aumentare le tasse, non combatti la destra, ma le regali voti. Facendo queste proposte Letta fa vincere la Meloni: non la contrasta, la blinda", spiega il leader di Iv.
"Per questo noi lavoriamo a un terzo polo, diverso dalla destra sovranista e dalla sinistra delle tasse. Che parli di lavoro e non di assistenzialismo. Di giustizia e non di giustizialismo. Di ambiente e non di ideologia. Di infrastrutture e non di veti. Di diritti e non di slogan", prosegue Renzi. 
- di Redazione Sky TG24

Fazzolari (FdI): chi ha più voti indica le priorità 

"Come nel 2018, dovremo scrivere un programma comune molto snello, che rappresenti il perimetro minimo sul quale siamo tutti d'accordo. Il resto — le singole proposte, il meccanismo con cui si vuole raggiungere il risultato — sarà contenuto nei programmi di ogni lista. E sottoposto al giudizio degli italiani". Lo dice, in un'intervista al 'Corriere della Sera', il senatore di Fratelli d'Italia Giovan Battista Fazzolari, che oggi rappresenterà il partito al tavolo sul programma del centrodestra. "È chiaro - precisa - che sui grandi temi non avremo difficoltà ad avanzare proposte comuni. Ma votare un partito o l'altro non è indifferente per stabilire modi e priorità dell'azione di governo, come per indicare premier e composizione dell'esecutivo". La scelta dei ministri, aggiunge, è "un tema che compete ai leader, ma noi pensiamo che, in caso di vittoria, i ministri vadano nominati dopo il voto anche in base ai risultati, non a prescindere dalle indicazioni dei nostri elettori. È anche rispetto della volontà popolare, principio a cui ci atteniamo da sempre". Parlando del programma comune, spiega che "dovranno essere contenuti solo progetti realistici, non promesse irrealizzabili che magari ti fanno vincere ma poi portano al caos". E tra le proposte inderogabili "la riforma presidenziale. Un eventuale governo a guida Meloni la porrebbe tra le priorità del primo anno".
- di Redazione Sky TG24

Elezioni, Renzi: 'La sinistra sembra aver voglia di perdere'

"Se la sinistra avesse davvero voglia di vincere queste elezioni incalzerebbe Meloni e Salvini sulla competenza, sulla credibilità, sulla coerenza, sulle tasse, sull’energia. Invece, la sinistra sembra voler perdere: imbarca le idee più disparate. E ieri Enrico Letta ha aperto la campagna elettorale proponendo una nuova tassa, stavolta la tassa di successione". Lo scrive Matteo Renzi nella sua ultima enews. 
- di Redazione Sky TG24

Lega, a consiglieri chiesto contributo 5mila euro per politiche 

Un contributo di 5mila euro da ogni consigliere regionale della Lega per finanziare le prossime elezioni politihe. Questa la richiesta partita, secondo quanto riportato dal Gazzettino, la settimana scorsa dalla segreteria federale e indirizzata ai vari capigruppo territoriali. Una iniziativa che ha impensierito non poco i consiglieri veneti. Il malumore all'interno del Consiglio regionale serpeggia per questa iniziativa che pare non abbia precedenti e che rischia di creare polemiche. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti conferma all'ANSA che l'indicazione telefonica ai capogruppo è stata effettivamente data.
- di Redazione Sky TG24

Pd, alle 16 incontro Letta-sindaci dem su programma

Oggi alle 16 il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, incontrerà una folta delegazione di sindaci dem per la presentazione dei punti programmatici dei sindaci. Con Letta saranno presenti il responsabile Enti locali, Francesco Boccia e il coordinatore dei sindaci dem, Matteo Ricci. Le conclusioni del segretario saranno trasmesse in diretta streaming intorno alle 17,30 sui canali Facebook e Youtube del Partito democratico.
 
- di Redazione Sky TG24

Tabacci: con il Di Maio draghiano c'è piena sintonia 

"Parlo con Di Maio da un anno e mezzo, da quando è arrivato alla Farnesina con Draghi. Ero incuriosito dalla sua evoluzione, tanto ero distante dal primo Di Maio, tanto sono in piena sintonia con il Di Maio che si autodefinisce senza se e senza ma 'draghiano'. Per il resto, da democratico cristiano convinto, mi vengono in mente le parole di Papa Roncalli: 'Se incontri un viandante non chiedergli da dove viene, domanda dove sta andando'". Così Bruno Tabacci, presidente del Centro democratico, parla al 'Corriere della Sera' del nuovo progetto politico, Impegno civico, che lancerà assieme a Luigi Di Maio. "Mi convince - dice - che siamo perfettamente d'accordo nel giudizio sul lavoro del governo Draghi, nella critica agli irresponsabili, destre e Conte, che gli hanno negato la fiducia, nell'opinione che questo lavoro debba proseguire nella prossima legislatura. Se possibile con lo stesso premier di oggi". "I duemila sindaci che hanno firmato un appello per il premier - aggiunge - ora sono chiamati anche loro a una scelta e con loro tutti i cittadini". A suo avviso, "il 25 settembre si gioca una partita di sola andata. Come il 2 giugno del 1946 la scelta era secca, Repubblica o monarchia, così è stavolta: europeismo e atlantismo da una parte, filoputinismo dall'altra".

- di Redazione Sky TG24

Salvini: collocazione Italia? Con Nato e paesi liberi

"La posizione internazionale dell'Italia sarà sempre la stessa, a prescindere dei governi. Siamo e saremo, chiunque vincerà, dalla parte di democrazia, libertà, pace, contro ogni guerra e ogni invasione e stiamo lavorando tutti per la pace. La Lega rimane assolutamente nell'alleanza atlantica e dalla parte dei paesi occidentali". Così il leader della Lega Matteo Salvini, a Radio anch'io su Radio Uno, ha risposto a una domanda sulla collocazione internazionale dell'Italia, in particolare rispetto a Nato e Ue. "Altra cosa è tifare per la guerra, questa stramaledetta guerra prima finirà e meglio sarà. Ma la collocazione internazionale
dell'Italia con le democrazie e i paesi liberi non cambierà mai" ha concluso Salvini. 
- di Redazione Sky TG24

Centrodestra, Salvini: chiederò firma punti programma

"Al tavolo del programma la Lega chiederà agli alleati di firmare per essere omogenei dopo una eventuale vittoria, alcuni accordi". Cosi' il leader della lega Matteo Salvini a Radio anch'io su Radio Uno. Le priorità indicate da Salvini sono "lavoro, tasse e sicurezza", dalla flat tax al 15% da estendere ai dipendenti e taglio dell'Iva sui beni di prima necessità, l'autonomia. Quanto al presidenzialismo, "non siamo al mercato non c'è nessuno scambio con l'autonomia. Sono assolutamente d'accordo su una riforma presidenziali ma non ci sono scambi". "Un punto fermo non discutibile sarà l'azzeramento della legge Fornero e l'avvicinamento a quota 41". 
- di Redazione Sky TG24

Elezioni, Salvini: priorità lavoro, tasse, sicurezza 

Lavoro, tasse, sicurezza. Sono questi i temi che Matteo Salvini mette in cima al programma del centrodestra. Il Leader della Lega, parlando a Radio Anch'io, parla di flat tax al 15%, del taglio dell'iva sui beni di prima necessità e rilancia sulle autonomie. Quindi precisa: nessuno scambio con Giorgia Meloni su Autonomie-riforma presidenziale. Un tema, quest'ultimo su cui Salvini dice di essere anche d'accordo. Un altro tasto su cui la Lega batte è quello dell'azzeramento della legge Fornero con l'avvicinamento a quota 41 per le pensioni. Alla domanda se si veda ancora al Viminale qualora il centrodestra dovesse voncere le elezioni, Salvini risponde: io mi vedo dove mi vedono gli italiani. Al di là del programma per l'ex ministro dell'interno cominciare a definire la possibile squadra di governo da mettere in campo in caso di vittoria elettorale sarebbe un altro elemento di chiarezza da parte della coalizione. Il leader della Lega ribadisce quindi la posizione filo atlantica del suo partito ( "noi siamo per la biertà, la democrazia e la pace", dice). Poi sviluppa il suo ragionamento chiarendo che altro discorso è la questione della guerra in Ucraina, una guerra che "prima finisce e meglio è", ribadisce. Altro tema di peso per il partito di via Bellerio è la tutela della famiglia e dei giovani. In questo quadro rimane il no allo ius soli(  "perché la cittadinanza va conquistata") al ddl Zan e alla cannabis.
- di Redazione Sky TG24

Bonetti; andiamo al centro e puntiamo a superare il 10% 

"Dobbiamo creare un polo centrale, capace di essere baricentro nella nuova legislatura, per continuare l'esperienza del governo Draghi". Secondo Elena Bonetti, ministra di Italia Viva, intervistata da 'La Repubblica', occorre puntare su "uno spazio di centro che sappia esprimere quel riformismo libero e concreto". Quest'area può valere "sicuramente più del 10%". E ci saranno "anche tante leadership al femminile". In quest'area annovera "Italia viva, con Matteo Renzi che, al di sopra di critiche o sondaggi, dimostra di saper fare sintesi di esperienze importanti, dal riformismo liberale al cattolicesimo democratico. E poi Azione insieme a +Europa, con Carlo Calenda e le colleghe Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Ma penso anche a forze della società civile, dell'associazionismo, a reti di impegno prepolitico". Anche Toti e Quagliariello? "Dipende da loro - risponde - chi si mette in gioco con coerenza e visione, non solo per opportunità elettorale, penso possa e debba contribuire". 
- di Redazione Sky TG24

Bonetti: in centro riformista donne peseranno più del 10% 

"Tante cittadine/i chiedono un centro che esprima il riformismo libero e concreto del governo Draghi. Uno spazio con tante donne protagoniste, che peserà certo più del 10%: tutto quell'elettorato di centro che ha diritto ad essere rappresentato.Noi ci siamo". Lo scrive su Twitter la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.

- di Redazione Sky TG24

Elezioni, Salvini: 'Chiunque vinca non cambierà posizione internazionale Italia'

"La posizione internazionale dell'Italia sarà sempre la stessa a prescindere dal governo. Siamo e saremo dalla parte della democrazia, della libertà e della pace chiunque vincerà le elezioni. Siamo contro ogni guerra, aggressione, invasione e stiamo lavorando per la pace. La Lega rimane per l'alleanza atlantica ed è alleata dei Paesi occidentali". Lo ha detto Matteo Salvini a radio Anch'io. 
- di Redazione Sky TG24

Salvini: "Nomi ministri è serietà. Viminale? Decidono italiani"

"Decidono gli italiani il 25 settembre, è fuori dubbio, ma mentre il centrodestra sta parlando di
programmi, a sinistra si stanno malmenando Letta, Renzi, Calenda, Di Maio. C'è un mondo unito che sta ragionando su cosa fare, l'altro mondo è diviso e sta ragionando di poltrone. L'aria è positiva, c'è voglia di serietà e di compattezza". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Radio anch'io su RaiUno. "La Lega ha esperienza di governo, basta pensare alle pensioni, su questo vogliamo essere precisi con gli italiani e spiegare prima del voto cosa facciamo. E il nome di qualche ministro sarà indice di serietà". Quanto alla sua eventuale candidatura al Viminale, Salvini risponde: "Io mi vedo dove gli italiani mi vedono, su alcuni temi la Lega ha dimostrato che le promesse diventano fatti". 
 
- di Redazione Sky TG24

Sondaggio Quorum/Youtrend per Sky TG24: Fdi e Pd si confermano in vetta ai consensi

In vista delle elezioni del 25 settembre, il partito di Giorgia Meloni è nelle intenzioni di voto al 24,2%. Segue quello di Enrico Letta al 23,4. Dietro Lega, M5S, Forza Italia e Azione/+ Europa. Per quanto riguarda gli esponenti politici, i più affidabili risultano Sergio Mattarella e Mario Draghi. Il 56,2% degli intervistati ha un giudizio molto/abbastanza positivo sull’attuale governo. La crisi energetica e l’aumento delle bollette sono i temi di cui, secondo il 64,6%, dovrebbe occuparsi subito la politica. LA RILEVAZIONE

- di Redazione Sky TG24

Elezioni, Salvini: 'Centrodestra parla di programmi, a sinistra si stanno malmenando per le poltrone'

"Il centrodestra parla di programmi e di cose da fare. A sinistra si stanno malmenando Renzi, Letta, Calenda, Di Maio. Sono due mondi diversi, uno ragiona su cosa fare, l'altro di poltrone". Lo ha detto Matteo Salvini a radio Anch'io. 
- di Redazione Sky TG24

M5s, anche Dieni verso l'addio

Anche Federica Dieni, vicepresidente del Copasir e deputata è intenzionata, secondo quanto apprende
l'AGI, a lasciare il M5s segnato già da due defezioni come quelle del capogruppo Davide Crippa e del ministro Federico D'Inca'. 
 
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Elezioni, nasce la Federazione civica: nucleo della lista civica nazionale del centrosinistra

"Il nostro progetto è pronto, la lista civica nazionale può partire con La Federazione Civica”. Lo ha annunciato Claudio Signorile chiudendo i lavori dell’assemblea delle liste civiche federate sotto la nuova sigla. Si è concluso così a Roma, nelle sale dell’hotel Nazionale di Piazza Montecitorio, un percorso composto da mesi di avvicinamento, seminari di merito e di metodo, valutazione di esperienze internazionali e soprattutto constatazione della crescente crisi dei partiti politici italiani. I maggiori nuclei territoriali del civismo italiano hanno deciso di promuovere un processo di federazione – chiaramente ispirata a ricomporre la relazione tra nord, centro, sud e isole – in una chiave che viene chiamata “di interdipendenze territoriali”. E di presentare a Roma (simbolicamente a un passo dal Parlamento) le ragioni della federazione e il contributo che intende dare alle elezioni. 
- di Redazione Sky TG24

Elezioni, Calenda: 'Imbarcando tutti non funziona, non amo le corse a perdere'

"Non abbiamo posto veti sulle persone, ma solo chiesto che i nostri voti non vengano usati per eleggere persone che rappresentano tutto ciò che abbiamo combattuto in questa legislatura. Non abbiamo chiesto “un solo programma” ma un minimo di coerenza per essere credibili". Carlo Calenda su Twitter risponde a molti utenti che gli chiedono delle scelte di Azione per le prossime elezioni e dell'alleanza con il Pd. 
"'Imbarchiamo di tutto, facciamo come ci pare, tanto se non accettate vi accusiamo di far vincere la Meloni'; non funzionerà. Non abbiamo accettato la stessa logica su Conte/campo largo. Nel caso fermeremo la Dx sul proporzionale battendoci a viso aperto", spiega il leader di Azione che poi in un altrio tweet chiarisce: se "avremo stabilito che la corsa del PD non è per vincere ma per perdere prendendo un voto in più rispetto a Fratelli d’Italia. E siccome le corse a perdere non le amo, combatteremo per fermarli negli uninominali".
Per Calenda, "la realtà è che fatta così questa coalizione perde. I nostri elettori non votano Di Maio/Fratoianni negli uninominali e non prendo voti moderati su patrimoniali, dote ai 18 e no ai rigassificatori. Il PD lo sa benissimo. Le ns richieste sono sensate". L'ex ministro sottolinea: "Non faccio chiusure. Non chiedo di escludere Di Maio o Fratoianni. Fate, ma sulla quota proporzionale, così che chi non vuole votarli lo possa fare. Così ci regoleremo noi sulle candidature potenzialmente divisive".
 
- di Redazione Sky TG24