Contro le dichiarazioni del leader delle Sardine si è scagliato inevitabilmente il centrodestra, FdI e Lega in testa, che ne ha chiesto la revoca della delega alle politiche giovanili. "Denunciando me si denuncia uno Stato che obbliga 6 milioni di consumatori a rivolgersi al mercato nero e si criminalizzano 500mila autocoltivatori che da anni aspettano di essere rappresentati politicamente", ha risposto il consigliere
Una dichiarazione che inevitabilmente ha sollevato una bufera sul consigliere comunale di Bologna, quota Pd, con delega a Turismo e Giovani, Mattia Santori. Il fondatore delle 'Sardine' ha spiegato per filo e per segno in un'intervista a Repubblica di coltivare cannabis sotto le lampade in casa tre piantine di cannabis che quest’anno hanno portato al raccolto di 60 grammi d'erba. "Mi faccio le canne da quando ho 18 anni – ha raccontato - poi un giorno mia sorella rientrata da Amsterdam mi ha portato dei semi, un regalo goliardico, li ho piantati ed è andata male. Ho comprato l'occorrente e solo al terzo tentativo sono cresciuti. Insomma non solo la consumo, ma la autoproduco per uso personale".
Le reazioni politiche
Immediate le reazioni politiche, a partire da quelle della destra che arriva a chiederne le dimissioni. Il deputato bolognese di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, ha annunciato su Facebook di aver presentato alla Prefettura di Bologna e in Procura un esposto in relazione alle "notizie diffuse dalla stampa relative alle dichiarazioni del signor Mattia Santori, il quale ha pubblicamente riferito di essere abituale consumatore di 'canne' e di essere dedito alla coltivazione di piante di marijuana per uso ricreativo". "Questa mattina ho provveduto a segnalare ufficialmente a mezzo pec Mattia Santori alla Prefettura di Bologna perché proceda ai sensi dell'articolo 75 Dpr 309/90 con l'apertura di un procedimento amministrativo a suo carico come consumatore di stupefacenti". È quanto spiega su Facebook il deputato reggiano di Fratelli d'Italia, Gianluca Vinci.
"Con arroganza e fierezza, Mattia Santori dichiara sui media che lui coltiva cannabis in casa propria. A dir poco vergognoso che un consigliere comunale del Pd, un giovane che rappresenta le istituzioni, si senta legittimato a dire pubblicamente che non solo infrange la legge, ma per giunta fa uso di sostanze stupefacenti. Un pericoloso esempio negativo, che a nostro avviso, per altro conferma la dannosità derivante dal consumo di sostanze stupefacenti". Lo dichiara il deputato della Lega Roberto Turri, capogruppo in commissione Giustizia alla Camera. Una polemica molto attuale visto il seguito in Aula alla Camera, per questa settimana, della discussione sulla proposta di legge che vuole modificare il Testo unico sugli stupefacenti, in particolare rendendo possibile la coltivazione fino a un massimo di quattro piante di cannabis domestica, per uso esclusivamente personale.
approfondimento
Salvini: Ius scholae e Cannabis? Lega contro le forzature di Pd e M5S
Sindaco Bologna: “Santori? La legge va rispettata”
"Sono perché la legge sia rispettata anche quando la si vuole cambiare". Così il sindaco di Bologna Matteo Lepore, Pd, rompe il silenzio sulle dichiarazioni di Mattia Santori, consigliere comunale con delega al Turismo e alle Politiche giovanili, sempre quota dem, sulla sua coltivazione 'casalinga' di cannabis. "Mattia finora ha lavorato bene - dice Lepore - Spero che non voglia sprecare tutto". Su un'eventuale sfiducia a Santori, per ora Lepore frena: "È un consigliere comunale con delega, quindi sta esercitando il suo diritto di esprimere le sue opinioni". "Stiamo facendo un percorso nella nostra città che coinvolge esperti sui temi delle sostanze e delle dipendenze - aggiunge il sindaco - C'è poi una proposta di legge in discussione alla Camera che introduce elementi di novità rispetto alla coltivazione della cannabis in casa. Credo che dobbiamo attenerci a questo percorso, senza strappi". "È importante continuare sul percorso che ci siamo dati, questo non è il Parlamento - dice ancora Lepore - ma il consiglio comunale".
approfondimento
Cannabis legale, alla Camera la nuova proposta di legge: cosa prevede
Santori: “Sono ben contento se mi denunciano”
"Denunciando me si denuncia uno Stato che obbliga 6 milioni di consumatori a rivolgersi al mercato nero. Denunciando me si criminalizzano 500mila autocoltivatori che da anni aspettano di essere rappresentati politicamente. Se sarò denunciato mi assumerò le mie responsabilità ma sono ben contento se il mio gesto servirà a smascherare l'ipocrisia latente al dibattito sulla cannabis e ad accendere i fari su un disegno di legge che in molti a destra non vorrebbero neanche votare". Ha replicato così Mattia Santori alle polemiche scaturite dalla sua coltivazione 'casalinga' di cannabis. E replica al sindaco: con lui "confronto sereno questa mattina".