Il ministro presiede la conferenza ministeriale del Consiglio d’Europa alla quale è intervenuto anche il suo collega ucraino Tkachenko: "La guerra provoca ingenti perdite umane, enormi flussi di profughi e una crescente emergenza umanitaria. E ha già danneggiato e distrutto parte del patrimonio culturale ucraino"
"La cultura deve essere considerata una risorsa strategica per il futuro dell'Europa".
E' quanto ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, aprendo la conferenza ministeriale del Consiglio d'Europa e sottolineando la necessità di celebrare il valore dell'arte per la democrazia e di sostenere il popolo ucraino e i suoi artisti mentre la guerra è in corso. Il ministro ha ricordato anche che la riunione dei responsabili della cultura si svolge nel giorno in cui entra in vigore la Convenzione europea sulle infrazioni che riguardano i beni culturali volta a prevenire e combattere il loro traffico illecito e la loro distruzione
La conferenza ministeriale, dedicata ai temi del patrimonio e delle politiche culturali, si tiene nell’ambito della presidenza italiana del Consiglio d’Europa: vi partecipa anche il Ministro della Cultura e della politica di informazione ucraino, Oleksander Tkachenko.
La condanna della guerra
"Voglio ribadire a nome dell'Italia, e credo a nome di tutti voi - ha dichiarato ancora Franceschini - la più ferma condanna per l'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione russa. Una violazione dei principi e delle norme che regolano la vita della comunità internazionale. Il Consiglio d'Europa, organizzazione che ha sempre posto i diritti umani, la libertà d'espressione e la libertà artistica come baluardi della propria azione deve sanzionare qualsiasi Governo che minacci espressamente i valori su cui si fonda questa istituzione. La guerra provoca ingenti perdite umane, enormi flussi di profughi e una crescente emergenza umanitaria. E ha già danneggiato e distrutto parte del patrimonio culturale ucraino. L'Italia ha dedicato energie importanti nei decenni a tutelare il patrimonio culturale in aree di crisi. Proprio ieri - ha annunciato Franceschini - ho firmato un decreto che prevede l'istituzione dei Caschi blu della Cultura, pronti a intervenire a tutela del patrimonio culturale danneggiato in qualsiasi parte dell'Europa e del mondo. Credo che, se come ci ricorda l'Unesco
il patrimonio culturale sia "World Heritage" ovvero Patrimonio dell'Umanita', sia giusto che la comunità internazionale si prepari a intervenire e a tutelarlo quando viene minacciato da calamità naturali, guerre e distruzioni di qualsiasi tipo, e
sarebbe molto importante che tutti i nostri paesi costruissero delle strutture pronte a intervenire quando il patrimonio culturale è minacciato in qualsiasi parte del mondo. E' dunque necessario che ci uniamo per adottare le misure più adeguate a
sostegno del popolo ucraino e del suo patrimonio culturale", ha concluso Franceschini, nella sessione conclusiva del pomeriggio l'approvazione di una dichiarazione a sostegno dell'Ucraina.