Tanti fronti aperti per l'esecutivo di Mario Draghi. La riforma del fisco e la riorganizzazione del catasto, il disegno di legge sulla concorrenza e il nuovo codice degli appalti sono per il premier riforme fondamentali per la riuscita del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma dovrà fare i conti con una maggioranza sempre più divisa
Sul tavolo di Mario Draghi, il dossier Ucraina occupa gran parte dello spazio, ma non è solo. Perché il governo rischia di finire di nuovo sotto attacco, su alcuni provvedimenti che stanno per arrivare in Parlamento. Dal paradosso al rischio di rimanere senza un governo autorevole, il passo è breve.
La Riforma del Catasto
Dopo il fuoco amico evitato per un soffio sulla riforma del catasto infatti, la tensione rimane ai livelli di guardia. Nelle prossime ore il centrodestra tornerà alla carica. In commissione finanze verrà presentato un nuovo emendamento dell'opposizione, soppressivo di una parte della riforma. La lega chiede di votarlo. Su questa riforma il governo è stato categorico: o passa così com'è o l'esperienza di questo esecutivo volge al termine. E assicura che non si tratta di un espediente per aumentare le tasse ma di una ricognizione, da qui al 2026, per una fotografia reale del valore del patrimonio immobiliare presente in Italia. Per il centrodestra si tratta di un modo per introdurre una nuova tassa sulla casa.
Bollette e Concorrenza
Ma la lista di trappole lungo questa porzione di legislatura è lunga. Nei prossimi giorni arriverà in Parlamento il decreto bollette, su cui gli uomini di Salvini marcheranno stretti i 5 stelle, temendo imboscate sul tema delle trivellazioni e centrali a carbone. Scossoni rischiano di esserci sulla riforma del codice degli appalti, la cui delega giace in commissione lavori pubblici in Senato e su cui ci dovrebbe essere un confronto in settimana. Sempre a Palazzo Madama, tra pochi giorni, arriva un altro provvedimento su cui nella maggioranza non si riesce a trovare una strada comune: il disegno di legge concorrenza, che contiene le norme sulle concessioni balneari. Ci sarà ancora un test sulla tenuta del governo. Il centrodestra è a fianco dei gestori contro la liberalizzazione delle concessioni.
Fine vita ed elezione Quirinale
Non ci sono solo però i temi economici. Perchè l'agenda del parlamento prevede anche che si affronti la delicata questione della legge sul fine vita, dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito referendario sull'eutanasia legale. In parlamento c'è una proposta di legge che potrebbe raccogliere consensi trasversali ma anche dividere ancora una volta una maggioranza che nelle prossime settimane, dovrà schierarsi in parlamento riguardo la proposta di elezione diretta del capo dello Stato, su cui punta forte tutto il centrodestra, da FDI di Giorgia Meloni, che ha presentato il testo, alla Lega e Forza Italia. Senza dimenticare che sottotraccia, la discussione su una nuova legge elettorale non si è mai arrestata.
Le commissioni parlamentari
Sul piano parlamentare, sembra aprirsi un altro fronte. La presidenza delle commissioni, che in una fase come questa, come dimostra la vicenda sul catasto, possono essere decisive. Le attuali sono frutto del voto del 2018. Quando Lega e Forza Italia erano opposizione. Ora che sono dentro la maggioranza, le rivendicano ehanno posto la questione al presidente del Consiglio Draghi. Che ha posto come obiettivi imprenscindibili per il Piano Nazionale di ripresa e resilienza, proprio Concorrenza, Appalti e delega fiscale. I tre fronti più caldi su cui il governo deve resistere.