Renzi a Sky TG24: “Draghi e Mattarella: squadra che vince non si cambia”

Politica

Il senatore ha ripercorso le ore che hanno portato alla rielezione del presidente della Repubblica. Nel pomeriggio è atteso il discorso di insediamento. Il leader di Italia Viva ha poi parlato dello scenario politico attuale e del riformismo

Nell’attesa per il discorso di insediamento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (GLI AGGIORNAMENTI LIVE), il senatore Matteo Renzi ripercorre le ore che hanno portato alla sua rielezione: “La possibilità del Mattarella bis è nata in quelle ore tra venerdì e sabato, quando alcune forze politiche hanno provato a portare la candidatura di Elisabetta Belloni”, ha detto Renzi a Start su Sky TG24. “Io credo che in una democrazia evoluta non si passi dai servizi segreti al Quirinale in una notte. Questo tentativo di candidatura ha fatto virare su Mattarella”. Le perplessità del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, spiega il leader di Italia Viva, riguardavano il precedente di rieleggere un Capo dello Stato per la seconda volta. “Ma di fronte alla candidatura del capo dei servizi segreti le raffinate analisi giuridiche vengono messe da parte. Si è finiti per rieleggere Mattarella e mantenere le cose così come erano: lui al Quirinale e Mario Draghi a Palazzo Chigi, squadra vincente non si cambia”.

“Chi 7 anni fa criticava Mattarella oggi gioca al kingmaker”

Renzi continua ricordando la differenza tra la rielezione di Giorgio Napolitano nel 2013 e quella di Mattarella oggi. "I toni di Mattarella saranno molto diversi" da quelli di Napolitano. "Mattarella è presidente a pieno titolo, evitate di dire un presidente a termine, ha un mandato di sette anni e come tale intenderà svolgerlo al massimo. Napolitano si sapeva che avrebbe fatto il presidente per un paio di anni". “Nel 2013 la gestione della situazione non fu brillante. Lì i leader politici furono incapaci di trovare una maggioranza”, ha detto a Sky TG24. “Nel 2015 Mattarella prese molti più voti di quanti ne aveva all’inizio, grazie a un lavoro politico molto importante. Poi il presidente ha dimostrato in questi sette anni di aver sempre meritato il ruolo di garante della Repubblica”, ha dichiarato il senatore. “E chi criticava Mattarella sette anni fa oggi gioca a fare il kingmaker. Ricordo i tweet critici di Matteo Salvini e la minaccia di impeachment dei cinquestelle, gli stessi che oggi ne hanno chiesto e appoggiato la rielezione”.

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Il riformismo delle forze politiche

Renzi ha commentato anche lo scenario politico attuale. “Molte delle forze politiche che si testano nei sondaggi non ci saranno alle elezioni. La conferma di Mattarella può aprire un movimento partitico interessante. Ci sarà un riformismo forte nel M5s e qui bisognerà capire da che parte sarà il Pd”, ha dichiarato Renzi. "Il ministro degli Esteri è impegnato in una discussione interna al partito, con Conte sta dimostrando che ci sono due movimenti e mezzo, ma c'è una grave crisi internazionale, il mio suggerimento è che il ministro degli Esteri si occupi di Farnesina e un po' meno del Movimento cinque stelle". Renzi ha poi parlato della legge elettorale. "Non penso che la vera questione del Paese sia la legge elettorale. La priorità è cambiare il sistema costituzionale. Ci ho battuto la faccia una volta. In questo anno è impossibile, ma penso tornerà fuori", ha detto il leader di Iv. "Con il Rosatellum si apre una prateria al centro, se invece vogliamo andare al proporzionale, che io non amo, dico che è impensabile farlo senza le preferenze. Volete il proporzionale? Dovere portarvi dietro le preferenze, sennò è una follia", ha dichiarato. “Io resto sulle stesse posizioni di sempre, sono un riformista: la nostra Costituzione sarà la più bella del mondo non è aggiornata”.

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