
Chi è Marcello Pera, tra i candidati alla presidenza della Repubblica. FOTOSTORIA
Filosofo e accademico, è nato a Lucca il 28 gennaio 1943. Inizialmente vicino al Partito Socialista Italiano, nel 1994 entra in Forza Italia. Parlamentare dal 1996, è stato presidente del Senato dal 2001 al 2006. Cristiano, europeista e "conservatore liberale": chi è il candidato al Colle del centrodestra

Nella rosa dei tre candidati che il centrodestra propone per il Quirinale, insieme a Letizia Moratti e Carlo Nordio, c’è il nome di Marcello Pera, 78 anni. Filosofo e accademico, ex presidente del Senato dal 2001 al 2006, è stato a Palazzo Madama fino al 2013: ecco la sua storia
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Pera è nato a Lucca il 28 gennaio 1943. Si laurea in Filosofia all’Università di Pisa, nel 1972. Decide poi di intraprendere la carriera accademica, insegnando Filosofia della Scienza dal 1976. È stato docente prima a Pisa e poi a Catania
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Politicamente, durante i suoi primi anni da professore, Pera è vicino al Partito Socialista Italiano. Diventa amico di Lucio Colletti, anche lui filosofo, che lo avvicina al mondo della politica. Insieme, nel 1994, entrano in Forza Italia, partito appena fondato da Silvio Berlusconi. In quegli anni, nel pieno della stagione di Mani Pulite, Pera si impegna sul fronte della cosiddetta 'questione morale', assumendo posizioni critiche sulla corruzione della politica
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Alle elezioni politiche del 1996 viene candidato come senatore per la lista Casa delle Libertà. Perde nel collegio uninominale a Lucca, ma viene poi ripescato tramite il sistema dei resti del metodo proporzionale. Nel 1998 è nominato vicepresidente di Forza Italia al Senato
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Nel 2001 diventa presidente del Senato, carica che mantiene fino al 2006. Terminata la presidenza, rimane nella Camera alta fino al 2013, negli ultimi anni tra le file del Partito della Libertà
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Queste le sue parole durante il discorso di insediamento come presidente del Senato: "La democrazia è quel regime di governo che permette a chi si oppone di sostituire pacificamente chi prende le decisioni a nome della maggioranza. Per questo la democrazia o lo strumento della democrazia non è soltanto il voto, ma l'argomentazione, il discorso, il confronto. Per sostituire chi governa, prima di votare occorre confutare e criticare. Allo stesso modo per governare occorre argomentare e convincere"

Con la fine del Pdl e il ritorno di Forza Italia, Pera si allontana dalla politica. Nel 2016 appoggia l’allora premier in quota dem Matteo Renzi per il referendum costituzionale

Pera è sempre stato un convinto cristiano. Nel 2004 firma, insieme al cardinale Ratzinger – il futuro Papa Benedetto XVI – il libro “Senza radici”. Quattro anni dopo, è autore di un saggio chiamato “Perché dobbiamo dirci cristiani. Il liberalismo, l'Europa, l'etica”

Negli anni Pera si è autodefinito europeista e "conservatore liberale". A differenza di altri nomi vicini alla sua sfera politica, durante gli anni ’90 ha appoggiato la liberalizzazione delle droghe leggere. È stato più volte critico nei confronti di Papa Francesco, di cui non condivide le posizioni in materia di immigrazione (in foto, Pera durante una visita ai soldati italiani a Nassiriya)

“Pera è filosofo, accademico, scrittore, è stato presidente del Senato esattamente come sono stati De Nicola, Gronchi, Cossiga, Scalfaro e Napolitano. Mi pare che abbia il curriculum”, ha detto Giorgia Meloni dopo l’annuncio ufficiale della sua candidatura al Colle