M5S, Conte: "No a diarchia con Grillo, non faccio prestanome. Sia padre e non padrone"

Politica

Dopo i tentativi di mediazione delle scorse ore e la telefonata di ieri tra i due, l'ex presidente del Consiglio ha dichiarato che ci sono equivoci di fondo e visioni diverse per far ripartire il nuovo corso del Movimento: "Non serve imbiancare una casa che ha bisogno di ristrutturazioni profonde. Non mi presto a operazioni di facciata". E ha lanciato un appello a Grillo: "Chiedo che il mio lavoro venga diffuso alla comunità"

"Con Beppe Grillo sono emerse diversità di vedute su alcuni aspetti fondamentali del nuovo corso del M5s. È emerso un equivoco di fondo: io credo che non abbia senso imbiancare una casa che ha bisogno di profonde ristrutturazioni". Così Giuseppe Conte, in conferenza stampa dalla Sala del Tempio di Adriano in piazza di Pietra a Roma, interviene dopo le tensioni avute con il fondatore del Movimento 5 Stelle: "L'ho sempre detto, non mi sarei mai prestato ad una operazione di facciata, di puro restyling". Ad ascoltare l'ex premier numerosi giornalisti e operatori tv, ma nessun parlamentare M5s. Assente anche Rocco Casalino, l'ex portavoce di Conte. La scelta di circoscrivere l'incontro ai giornalisti, spiega lo staff dell'ex premier, è stata dettata da questioni di spazio e di distanziamento.

“Mia investitura a freddo sarebbe stata inadeguata”

"Quando lasciai Palazzo Chigi, dissi agli amici del M5S 'io ci sono e ci sarò’. Fu una naturale manifestazione di affetto e riconoscenza per la lealtà e la reciproca fiducia tra noi. Ma confesso che non avevo un'idea di impegno preciso”, ha detto Conte in conferenza stampa. “Pochi giorni dopo Beppe Grillo mi chiese di entrare nel Movimento. Poi mi invitò al Forum, dove rifiutai di entrare nel M5S ritenendo che una mia investitura a freddo fosse un'operazione del tutto inadeguata".

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"Ho studiato tanto: il M5s ha carenze, innovazioni sono indispensabili"

"Il confronto all'Hotel Forum con Grillo fu molto schietto. Ho elencato alcune carenze, ambiguità che impediscono le grandi potenzialità di questa forza politica che potrebbero dispiegarsi appieno. Ho illustrato una serie di innovazioni secondo me indispensabili", ha ribadito Conte. Dall'incontro all'Hotel Forum di febbraio, "ci siamo lasciati con il mio impegno a elaborare un progetto di riforma del M5S, che una volta condiviso ci avrebbe fatto partire con il piede giusto", ha ricordato l'ex presidente del Consiglio. "Ho iniziato quindi a lavorare a una sfida complessa ma anche stimolante. In questi quattro mesi ho studiato tanto: ho studiato gli Statuti del M5S, ho ascoltato suggerimenti di parlamentari, sindaci e singoli iscritti". Poi ricorda che ha anche attivato un indirizzo mail per raccogliere suggerimenti e visioni sul nuovo corso del M5s.

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"Non mi presto a un'operazione di facciata"

L'ex premier ha spiegato che non può assumere una decisione solamente per affetto: "Non posso prestarmi ad un'operazione in cui non credo", ha detto Conte. "Oggi rischiamo di entrare in una fase di declino se non rilanciamo in modo nuovo la forza del Movimento. Da qui nasce la mia posizione. Questa mia franchezza non nasconde arroganza, è dovuta all'affetto per il M5s".

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"Rivolgo un appello a Grillo"

"Dobbiamo lavorare nel rispetto delle reciproche autonomie con tutte le forze che fin qui si sono mostrate concretamente sensibili al nostro slancio innovatore. Questo è il momento in cui l'intera comunità 5 Stelle deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Il mio l'ho fatto", ha detto Conte, che domani consegnerà i documenti frutto del suo studio negli scorsi quattro mesi a Grillo e a Vito Crimi. "Rivolgo un appello a Grillo: chiedo che il mio lavoro venga diffuso alla comunità. Sono condizioni imprescindibili del mio impegno. Grillo deve decidere se essere il genitore generoso che lascia crescere la sua creatura in autonomia o il gentiore padrone che ne contrasta l'emancipazione".

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"Ho senso dell'umorismo. Sono le visioni che compromettono il progetto"

"Non ne ho mai fatto una questione personale: non è la battuta di Grillo che compromette il progetto sono le diverse visioni", ha specificato Conte in conferenza stampa. "Non ho mai chiesto le sue pubbliche scuse. Non sono certo una battuta sgradevole o un moto di nervosismo che mi preoccupano, per fortuna ho senso dell'ironia". 

 

"Chiedo al Movimento di non restare passivo: no a una leadership dimezzata"

"Alla comunità Cinque stelle chiedo di non rimanere spettatrice passiva di questo processo, chiedo di partecipare a una valutazione sincera di questa proposta di Statuto e di esprimersi con un voto. Non mi accontenterò di una risicata maggioranza, mi metto in discussione", ha detto Conte rivolgendosi ai politici del Movimento. "Una forza politica che ambisce a guidare il Paese non può affidarsi a una leadership dimezzata, sono stato descritto spesso come uomo delle mediazioni, ma su questo aspetto non possono esservi mediazioni, serve una leadership forte e solida, una diarchia non può essere funzionale, non ci può essere un leader ombra affiancato da un prestanome e in ogni caso non potrei essere io".

“Con Grillo contatti, per me è perno nuovo M5S”

Quel che è certo, a prescindere da come andranno le cose, è che tra i due il dialogo non cesserà. "Anche ieri abbiamo avuto un lunghissimo scambio e continueremo ad averlo indipendentemente dalle decisioni che verranno prese", ha dichiarato Conte. "Conserverò il sorriso, comunque andranno le cose con gli amici del M5S e con Grillo". Se si può convivere con il carisma di Grillo? "Auspico un coinvolgimento di tutta la comunità incluso Grillo, e penso che Beppe ci ascolti. Credo e sono convinto che Grillo resti un perno di questo soggetto, a dispetto che si voti o no sulla mia proposta".

"Non ho un mio partito nel cassetto, sono trasparente"

"Chi mi conosce sa che non ho doppie agende. Se lavoro anima e corpo a un progetto lo faccio con trasparenza. Nel cassetto non ho piano B", ha detto  Conte rispondendo alle domande in conferenza stampa. Se lo Statuto non sarà accettato "valuterò cosa fare", sottolinea. 

La telefonata tra Conte e Grillo

Nei giorni scorsi Conte e Grillo sono andati molto vicini allo strappo, nonostante le mediazioni dei big del Movimento per cercare di trovare una soluzione alla crisi. Il dialogo tra i due sembrava si fosse riaperto ieri sera: una telefonata per un tentativo di ricomposizione della frattura.

Il futuro del Movimento

La previsione, si racconta, è che se tutto dovesse saltare si tornerà a quanto deciso agli Stati Generali, con la nomina di un consiglio direttivo. Se scissione sarà, nel M5S potrebbe tornare la leadership collegiale. Un'opzione che potrebbe essere gradita da molti parlamentari. Anche se la maggioranza tifa apertamente per un accordo. Mentre si moltiplicano le voci dei parlamentari che lanciano appelli per una ricomposizione dello scontro, anche la base sembra parteggiare per la pace. Sul blog delle Stelle e sulla pagina Fb di Grillo sono infatti in tanti a chiedere al fondatore di fare un passo indietro: "Beppe - si legge in un post - tu e Gianroberto siete stati dei grandissimi ma, se non vuoi restare solo un visionario, pragmaticamente concedi a Conte di portare avanti i vari progetti e idee del M5S, altrimenti tutto risulterà vano".

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