M5S, Conte-Grillo a un passo dallo strappo: riunione dei membri del governo

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Momenti decisivi, dopo le scintille tra il leader in pectore e il garante. Vertice via Zoom tra i membri pentastellati dell’esecutivo: partecipano ministri, viceministri e sottosegretari. Sul tavolo l'impasse per il progetto del nuovo Movimento. I big starebbero cercando di mediare per evitare lo strappo finale. Diversi parlamentari descrivono l'ex premier amareggiato e a un passo dall'addio dopo l'intervento show di Grillo alla Camera: secondo qualcuno ha già deciso e lunedì potrebbe spiegare le sue ragioni

Sono momenti decisivi per il M5S, dopo le scintille tra il leader in pectore Giuseppe Conte e il garante del Movimento Beppe Grillo. A quanto si apprende, è in corso un vertice via Zoom tra i membri pentastellati del governo. All'incontro partecipano ministri, viceministri e sottosegretari. Sul tavolo l'impasse per il progetto del nuovo Movimento, dopo il braccio di ferro tra Conte e Grillo.

Lo strappo tra Conte e Grillo

I big del Movimento starebbero cercando di mediare per evitare lo strappo finale tra Conte e Grillo. Ma lo scontro sullo statuto, dopo l'intervento show del fondatore dei 5 stelle alla Camera, rischia di trasformarsi in una frattura grave e forse insanabile. Diversi parlamentari descrivono l'ex premier amareggiato e a un passo dall'addio. Disdetti webinar e interviste, compreso l’intervento a Sky TG24 Live In Firenze, Conte si è chiuso nella sua abitazione romana a riflettere, ma forse - si mormora - ha già deciso e lunedì potrebbe spiegare le sue ragioni. Tra gli eletti del M5s serpeggia grande apprensione e la tensione è alta. I rumors quotano sempre di più la nascita di un partito dell'ex presidente del Consiglio e il conseguente esodo in massa dei parlamentari contiani, soprattutto al Senato. Uno scenario che, se si concretizzasse, avrebbe ripercussioni non secondarie sia sugli equilibri della maggioranza che sostiene il governo Draghi, sia sul ruolo di diversi big pentastellati.

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I tentativi di mediazione

“È un momento chiaramente anche difficile ma allo stesso tempo di confronto interno: è giusto che ci sia per portare a un risultato finale che possa mettere insieme le anime del Movimento 5 Stelle con una visione completamente nuova", ha detto il ministro pentastellato per i Rapporti con il Parlamento Roberto D'Incà. "Mai come adesso serve compattezza all'interno del Movimento. Dialoghiamo con il massimo impegno e lavoriamo per unire", ha esortato poi il ministro Luigi Di Maio. Ma la strada per un accordo è strettissima, in quanto - si spiega - le visioni di Grillo e Conte sul rinnovamento del M5S sono molto diverse. Per il fondatore il ruolo del garante è fondamentale, per Conte una "diarchia" sarebbe ostica e insostenibile. "Un braccio di ferro tra prime donne", sintetizza qualcuno, con in ballo le sorti dei pentastellati. In giornata, Conte ha ricevuto a casa sua i tre senatori Paola Taverna, Ettore Licheri e Stefano Patuanelli. All'arrivo il capogruppo a Palazzo Madama ha ostentato ottimismo: "Se è tutto finito? No, dai... Siamo dentro un confronto fisiologico. Stiamo scrivendo un nuovo soggetto politico. Certamente non è facile. Dateci tempo". Dopo quasi tre ore di incontro, invece, bocche cucite e sguardi a terra. Il primo tentativo di mediazione non è andato a buon fine.

Probabile conferenza di Conte lunedì

L'unica certezza, in vista di lunedì, è che il pressing dei big per trovare un punto di caduta, sia con Beppe Grillo sia con l'ex premier, continuerà. Nel divario aperto dal discorso di Grillo ai parlamentari, si inserisce Davide Casaleggio: "Credo ci siano due visioni diverse del Movimento che stanno emergendo. Perché tengono segreto lo statuto? Mi sembra un'organizzazione più basata su modelli partitici del 900 che su un movimento". Dopo 'l'arringa della discordia', tra proclami e sfottò, il garante dei 5 Stelle ha sentito Conte ma la chiamata non è stata risolutrice, poi in mattinata ha lasciato l'Hotel Forum e Roma. "No alla psicosi da retroscena, parlerà Giuseppe Conte", hanno sottolineato fonti di primo piano del Movimento, annunciando una probabile conferenza stampa lunedì. Fino ad allora, l'ex premier avrà altri contatti con i gruppi parlamentari e i ministri.

Scontri sui territori

A incrementare il caos imperante arrivano gli scontri intestini sui territori che puntano a indebolire l'alleanza giallorossa. Alcuni pentastellati di Napoli, disconoscendo l'intesa con il Pd benedetta da Conte sulla candidatura di Gaetano Manfredi, hanno scritto direttamente a Beppe Grillo: "Ti chiediamo di poterci presentare ancora una volta come MoVimento 5 Stelle Napoli alle prossime elezioni amministrative, senza alleanze con i partiti politici, ma con il nostro programma costruito insieme con i cittadini - l'appello -. Ci mancano 10 giorni di tempo per provare a salvare 15 anni di storia. Non abbandonarci Beppe".

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