Giorgia Meloni attacca il governo: “Esecutivo Draghi in continuità con quello di Conte”

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La leader di Fratelli d'Italia sostiene che al di là "di qualche nome cambiato qua e là, questo governo è in perfetta continuità col precedente”. Sui rapporti nel centrodestra dice: “La Lega non si sta allontanando: vediamoci e decidiamo in mezz’ora i nomi dei migliori sindaci”. Sulla richiesta della presidenza del Copasir: “Questione di democrazia e legge”

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni torna ad attaccare il governo Draghi. In un'intervista al Corriere della Sera, ha detto che al di là "di qualche nome cambiato qua e là, questo governo è in perfetta continuità col precedente. E non poteva essere altrimenti, visto che la maggioranza che lo sostiene è in larga parte la stessa del Conte II". Secondo Meloni, "a bocciare tante scelte di questo governo non sono io, ma gli italiani". 

Le alleanze nel centrodestra

Con gli alleati, "sono sicura che dopo questa parentesi ci ritroveremo per governare assieme il Paese”, continua Giorgia Meloni. “Semmai mi dispiace sentire da altri toni polemici verso di noi. Abbiamo fatto scelte diverse, io rispetto le loro e mi aspetto lo stesso". Fdi ha ottenuto dal governo che fossero accolte alcune richieste, come la possibilità di vaccinarsi anche in farmacia o la priorità per i disabili, ma "su altri temi non si sono fatti passi avanti". Per Meloni “c'è continuità assoluta con il governo Conte sulla gestione della pandemia". Fra gli altri temi dell'intervista, i rapporti con la Lega ("non ci stiamo allontanando") le amministrative e il candidato per Roma: "Io voglio vincere. Nessun veto a nessuno, bisogna vederci (con gli alleati, ndr) e trovare la soluzione migliore". 

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Il Copasir e la telefonata con Letta

Venendo alla richiesta da parte di Fdi della presidenza del Copasir "non lo pretendiamo perché siamo avidi di poltrone - spiega - Ma qui è una questione di democrazia e legge: il Copasir è il comitato che controlla l'operato del governo sui servizi segreti, può mai essere che il controllore sia esponente della maggioranza del governo che deve controllare?". Giorgia Meloni parla anche della sua telefonata ad Enrico Letta: "Proprio perché politicamente non faccio sconti, sul piano personale cerco di avere rapporti franchi e leali. A maggior ragione se il mio avversario è valido. Ho chiamato Letta per fargli un in bocca al lupo, è una persona con cui c'è rispetto reciproco, credo ci si possa confrontare civilmente sui grandi temi che riguardano tutti". Ma "considero Letta un garante dell'attuale establishment europeo. E questo sarà tra noi terreno di scontro". Così come "credo che Letta sia un elemento di continuità con il suo partito: rilanciare ius soli e voto ai sedicenni dimostra quanta lontananza ci sia dai problemi veri delle persone".

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