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Covid, Salvini incontra Draghi a Palazzo Chigi: "Abbiamo parlato di riaperture"

Politica

Colloquio di 30 minuti tra il presidente del Consiglio e il segretario della Lega: "Piena sintonia con il premier"

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È durato una mezz'ora l'incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del consiglio Mario Draghi e il leader della Lega, Matteo Salvini. Al termine del colloquio, Salvini si è allontanato con il suo capo di gabinetto Andrea Paganella. "Mi ha chiamato il presidente del Consiglio", ha detto il segretario del Carroccio rispondendo ai giornalisti. L'ex ministro ha specificato che con il premier ha "parlato di riaperture” (AGGIORNAMENTI LIVE SULLA PANDEMIA - SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA CON MAPPE E INFOGRAFICHE).

Salvini: "Sintonia con il presidente del Consiglio"

"Noi siamo per la tutela della salute, ma con interventi mirati - ha sottolienato il segretario leghista - e in questo c'è sintonia con il presidente Draghi e son contento. Se c'è un problema in quella zona, in quella provincia, come ad esempio a Brescia, intervieni in provincia di Brescia, non è che fai il lockdown nazionale da Bolzano a Catania. Dunque chiusure mirate e un ritorno alla vita: se si può pranzare tranquilli, allora si può cenare tranquilli".  Incalzato dai giornalisti sul "rigorismo" del governo, Salvini ha risposto: "Draghi rigorista? Chiedetelo a lui. Io non mi permetto di mettere in bocca ad altre dichiarazioni - ha risposto - Ma penso che ci sia voglia di cambiamento anche da questo punto di vista. Certo attenzione, cautela, se ci sono terapie intensive occupate non si scherza con la salute della gente. Però alcune norme di buon senso, quelle sui ristoranti ad esempio mi sembrano palesi: se sono sicuri a pranzo, allora lo sono anche a cena. E poi alcune realtà iper controllate come le palestre piuttosto che i teatri, allora perchè no?".

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Sulla squadra dei sottosegretari ancora da scegliere Salvini ha dichiarato: "Non ho da commentare nulla. Noi siamo a posto. Noi saremmo pronti a partire anche adesso fra un minuto, altri hanno difficoltà". Incalzato dai cronisti proprio sulle nomine, il segretario leghista ha risposto: "Sarebbe banale parlare di sottosegretari, è un compito che lascio a voi anche perché qualcuno non ha fatto i compiti...".

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In mattinata il segretario della Lega ha commentato l'uccisione di un uomo che, nella notte tra il 22 e il 23 febbraio, ha aggredito una pattuglia a Milano. “Spero che adesso nessuno se la prenda coi poliziotti, che sono stati costretti a intervenire per evitare altra violenza", ha sottolineato, specificando, dopo aver invocato "una preghiera per il morto “, di auspicare “ che le Forze dell'Ordine vengano dotate della pistola ad impulsi elettrici che viene usata in molti Paesi in tutto il mondo (ma ancora non in Italia)".

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