Renzi, visita ed elogio ad Arabia sono un caso: "Pronto a parlarne, ma non sia diversivo"

Politica

Fa discutere la lunga chiacchierata del leader di Iv con il principe ereditario bin Salman alla conferenza del Future investment initiative, vertice per attrarre investimenti nel Golfo: "Penso che l'Arabia Saudita possa essere il luogo di un nuovo Rinascimento per il futuro. Invidio il vostro costo del lavoro", ha detto Renzi. Poi sui social ha chiarito: "Mi impegno a discutere i miei incarichi internazionali, ma dopo la fine della crisi di governo". L'esecutivo italiano blocca fornitura di armi ad Arabia Saudita

"Penso che l'Arabia Saudita possa essere il luogo di un nuovo Rinascimento per il futuro”. A dirlo è Matteo Renzi, in una lunga chiacchierata con Mohammed bin Salman, erede della famiglia reale saudita, ritenuto da un rapporto dell'Onu il mandante dell’omicidio di Jamal Khashoggi, giornalista del Washington Post, ucciso nel 2018 nel consolato saudita di Istanbul. “È un grande piacere e onore essere con il grande principe ereditario Mohammed bin Salman”, ha detto il leader di Italia viva aprendo il colloquio al Future investment initiative (Fii). Il video dell'intervista di Renzi a bin Salman, disponibile sull'account Twitter del Fii, dal minuto 31:00 al minuto 47:35, ha suscitato numerose polemiche sui social nel giorno in cui lo stesso Renzi è stato al Quirinale per le consultazioni sulla crisi di governo. Il leader di Italia Viva, però, sul caso, con un video pubblicato sui social, chiarisce: ”Chi ha idee porta le idee al tavolo, chi non ne ha usa i diversivi, l'aggressione personale, la simpatia, il carattere". "Il diversivo di oggi è la conferenza internazionale a Riad”, prosegue, “prendo l'impegno di discutere con tutti i giornalisti in conferenza stampa dei miei incarichi internazionali, delle mie idee sull'Arabia saudita, di tutto. Ma lo facciamo la settimana dopo la fine della crisi di governo”.

Renzi: "Come italiano sono invidioso del costo del lavoro a Riad"

Renzi, membro del board di Future Investment Initiative, ha incontrato bin Salman nell'ultimo giorno del vertice, ribattezzato come la "Davos del deserto", una conferenza internazionale organizzata nel 2017 dal principe ereditario saudita per attrarre investimenti stranieri nel Golfo. “Sono ex sindaco di Firenze, città del Rinascimento. E il Rinascimento è diventato grande proprio dopo la peste, dopo una pandemia”, ha detto il leader di Iv. E quando bin Salman si è ha messo in rilievo il basso costo del lavoro in Arabia Saudita, Renzi ha risposto: “Come italiano sono molto invidioso”.

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L’ex premier ha elogiato l'Arabia Saudita, attribuendole il ruolo di "playmaker nella regione, ma molte persone ignorano i grandi sforzi nello sviluppo delle città, a partire da Riad". Durante il colloquio, Renzi non ha posto domande su temi imbarazzanti per il leader saudita, noto anche per i suoi metodi di governo autoritari: “Penso che con la tua leadership e quella di re Salman - ha detto ancora il leader di Iv - il regno possa svolgere un ruolo cruciale e per me come ex sindaco è molto bello comprendere il ruolo delle città in questo progetto”.

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Le critiche sui social

Sui social sono diverse le critiche rivolte a Matteo Renzi a proposito dell’intervista. “C'è Renzi che mentre parla con Mattarella dei destini dell'Italia, in Arabia Saudita intervista Bin Salman: "Siete il centro del neo Rinascimento! Invidio il vostro costo del lavoro!" Il dittatore, che sorride, gli dà 80mila dollari l'anno. Tutto normale?”, ha scritto il giornalista Emiliano Fittipaldi su Twitter. "Mi auguro che Matteo Renzi non voglia più ricoprire incarichi istituzionali - scrive sempre su Twitter il giornalista David Carretta - Non per i soldi che avrà ricevuto (legalmente), ma per il ‘principe’ che ha scelto di onorare. Certe cose si fanno solo in pensione. Come Schroeder, Blair, Prodi. Meglio ancora non farle". Duro anche Gad Lerner: “Si deduce quanto potessero star a cuore i diritti umani e la sorte di Giulio Regeni a uno come Matteo Renzi quand'era premier, vedendolo ora seduto col principe Bin Salman a magnificare il "rinascimento" dell'ArabiaSaudita, regime sanguinario e oscurantista. Pelo sullo stomaco”. E ancora Eva Govannini: “Un conto è tenere buone relazioni diplomatiche anche con autocrati mentre si è al governo, altro conto è prendere soldi da fondazioni legate ai suddetti autocrati mentre si è pagati dal proprio Stato (sovrano). È una questione di sicurezza nazionale, prima che di decenza politica”.

Governo italiano blocca fornitura armi ad Arabia Saudita

Intanto, il ministero degli Esteri guidato da Luigi Di Maio ha deciso di bloccare la fornitura di armamenti italiani proprio all'Arabia Saudita. "La nostra azione di governo è ispirata da valori e principi imprescindibili. Lo stiamo facendo anche in queste ore, lavorando con serietà e impegno. Oggi vi annuncio che il Governo ha revocato le autorizzazioni in corso per l'esportazione di missili e bombe d'aereo verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Un atto che ritenevamo doveroso, un chiaro messaggio di pace che arriva dal nostro Paese. Il rispetto dei diritti umani è un impegno per noi inderogabile. Continuiamo a lavorare seguendo la strada maestra", ha scritto Di Maio su Facebook.

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