Al Quirinale i colloqui dei presidenti di Camera e Senato con il presidente della Repubblica Mattarella. Pd, M5S e Leu appoggiano il Conte-ter, mentre il centrodestra spinge per le elezioni. Italia Viva chiede prima il programma. Intanto è nato ufficialmente il cosiddetto gruppo dei responsabili che prende il nome di "Europeisti Maie Centro Democratico"
Cambiamo! smentisce coinvolgimento formazione nuovi gruppi
"In merito a notizie di stampa circolate, smentiamo categoricamente ogni coinvolgimento di Cambiamo! nella formazione di nuovi gruppi parlamentari al Senato". Lo dichiarano i senatori di Idea-Cambiamo! Massimo Berutti, Gaetano Quagliariello e Paolo Romani.
Deputate M5S passano a Gruppo Misto Centro Democratico
"Dopo un confronto aperto sui temi e le proposte che abbiamo portato avanti fin dall'inizio del nostro mandato parlamentare, abbiamo deciso di aderire alla componente del Gruppo Misto Centro Democratico". Lo annunciano deputate del Gruppo Misto Piera Aiello e Alessandra Ermellino, elette nel M5S. La componente del Misto con le nuove entrate arriva a quindici deputati.
Mattarella ha telefonato a Napolitano
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sentito al telefono il presidente emerito Giorgio Napolitano nell'ambito delle consultazioni seguite alle dimissioni di Giuseppe Conte.
Fico arrivato al Quirinale
Il presidente della Camera, Roberto Fico è giunto al Quirinale per le consultazioni.
Mattarella augura "buon lavoro" ai cronisti
"Ne approfitto per auguravi buon lavoro, è una situazione particolare ma siamo nel Salone delle feste". Poco prima che si avviassero le consultazioni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva fatto un breve fuori programma affacciandosi nel salone in cui sono ospitati i giornalisti, seduti e distanziati per il Covid, per ringraziarli del loro lavoro. Solitamente i cronisti attendono le delegazioni nella Sala alla Vetrata ma le misure anti-covid e i lavori di restauro di alcune sale hanno costretto a una nuova dislocazione. Prima di recarsi nelle sale del Bronzino e degli Arazzi di Lille, il Capo dello Stato si è fermato per un saluto, per poi attendere l'arrivo del presidente del Senato Elisabetta Casellati, con la quale sono cominciate le consultazioni.
Terminata direzione nazionale Pd
La direzione nazionale del Pd è terminata. Dalle 17 alle 19 sarà messo ai voti in forma telematica l'ordine del giorno che approva la relazione del segretario, Nicola Zingaretti, e dà mandato alla delegazione del Pd di proporre al Presidente della Repubblica di conferire l'incarico di formare il nuovo governo a Giuseppe Conte.
Di Maio: "Unico nome quello di Conte"
"Tirano in ballo il mio nome col chiaro intento di mettermi contro il presidente Conte. Sanno benissimo che sto lavorando al fianco con lui, con la massima lealtà, per trovare una soluzione a questa inspiegabile crisi". Lo ha detto, a quanto si apprende, il ministro Luigi Di Maio nel corso di una riunione, commentando le parole dell'esponente Iv Teresa Bellanova. Nella stessa riunione Di Maio ha confermato l'intenzione del M5S di salire al Colle in occasione delle consultazioni facendo come "unico nome quello di Giuseppe Conte".
Casellati arrivata al Quirinale per le consultazioni
Al via le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la formazione del nuovo governo. La presidente del Senato Elisabetta Casellati è infatti arrivata al Quirinale. Subito dopo Mattarella consulterà il presidente della Camera Roberto Fico.
Zingaretti a direzione Pd: "Chiedo mandato per proporre reincarico a Conte"
Il segretario dei Dem: "Negli attuali equilibri parlamentari figli della sconfitta del 2018, Conte rappresenta un punto di equilibrio credibile". LE SUE PAROLE
Zingaretti: "Non vogliamo elezioni ma pericolo è reale"
"Non abbiamo mai voluto o auspicato elezioni politiche anticipate e non le vogliamo ora". Lo ha detto Nicola Zingaretti intervenendo alla direzione nazionale del Partito democratico. "Non esiste partito politico che da agosto 2019 si è caricato sulle proprie spalle l'onere di portare a compimento la legislatura garantendo un adeguato livello di governo - ha aggiunto - Per questo hanno fatto bene coloro che in questi giorni, dopo l'apertura della crisi al buio, hanno segnalato questo pericolo, perché esso è reale. Segnalare per la strada il pericolo di una buca è l'esatto opposto della volontà di volerci finire dentro. Il danno si compie se si nega l'esistenza di un pericolo e visto che la destra chiede e punta alle elezioni, se non si trova una soluzione su un compromesso accettabile e autorevole il rischio si concretizza. Per questo motivo - ha osservato - anche in queste ore siamo impegnati nel tentativo di dare vita a un governo nuovo, autorevole e riformista dove pesi il ruolo del Pd".
Zingaretti: "Nessun veto su Iv, ma legittimi dubbi"
"Chiedo un mandato alla direzione, l'ipotesi di proporre al Presidente Mattarella un incarico al Presidente Conte per dare vita a un governo raccogliendo il suo appello nella direzione della responsabilità nazionale. Un Governo che possa contare su un'ampia base parlamentare". Lo ha detto Nicola Zingaretti intervenendo alla direzione nazionale del Partito democratico. "Il tema del rapporto con Iv non ha nulla a che vedere con il risentimento per il passato ma di legittimi dubbi fondati per il futuro. Nessun veto ma un aspetto politico da tenere in considerazione perché verremo giudicati in merito alla sincerità e credibilità delle parole per definire il governo che decideremo insieme di sostenere".
Zingaretti: "Apertura crisi da parte di Iv irresponsabile"
Il processo di rilancio dell'azione di governo, chiesto dal Pd, "è stato interrotto dalle dimissioni delle ministre Iv, un'irresponsabile apertura della crisi politica che e' stato un errore politico sbagliato e grave". Cosi' Nicola Zingaretti in un passaggio della sua relazione alla direzione nazionale del partito. "Negli attuali equilibri parlamentari figli della sconfitta del 2018, Giuseppe Conte, rappresenta un punto di equilibrio credibile".
Bellanova: Europeisti segnale devastante a Paese
"Il gruppo degli Europeisti? A che serve un gruppo che non aggiunge, anzi semmai toglie, pezzi alla maggioranza? Perché la politica si riduce a dare questi segnali devastanti al paese? E per fare cosa ? Per dire che IV non è affidabile? Bisogna stare alle questioni del paese e non ai regolamenti di conti" Lo ha detto la presidente di Iv ed ex ministro Teresa Bellanova a Tgcom24 dove esorta: "diamo un segnale al paese e mostriamogli che ci occupiamo di lui e non delle nostre poltrone".
Meloni: voto irresponsabile e paralisi no? Elezioni subito
"Questi signori continuano a ripetere che sarebbe da irresponsabili andare al voto nella fase in cui ci troviamo, eppure in piena crisi hanno paralizzato per mesi l'intera nazione per i loro litigi, le beghe di Palazzo e le ignobili compravendite di poltrone. Ma chi credono di prendere in giro? Elezioni subito". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Bellanova: Di Maio premier? Iv non pone né accetta veti
"Di Maio? Insisto: noi partiamo dal programma. Soprattutto non poniamo ne' subiamo veti". Lo dice la presidente di Iv ed ex ministro Teresa Bellanova a Tgcom24. "In questi giorni abbiamo sentito cose inascoltabili: noi non abbiamo disseminato mine ma fatto proposte. Altri hanno pensato di affidare pagelle sulla nostra affidabilità".
Bellanova: non c'è solo Conte
"Noi non poniamo veti su Conte e non subiamo veti da nessuno ma sicuramente non c'è solo Conte. Quello che ci interessa è come si affronta la crisi. Non discutiamo gli uomini , discutiamo prima dell'impianto programmatico". L'ha detto la presidente di Iv ed ex ministro Teresa Bellanova a Tgcom24.
Marcucci (Pd): maggioranza era risicata, va allargata
Il Pd non dice "o Conte o voto. Però il Pd lavora per Conte". Lo ha detto il presidente dei senatori dem a L'Aria che tira su La7. "Come e' evidente il Pd ha guardato con simpatia e ha aiutato la nascita di questo nuovo gruppo europeista. "E' importante in termini di logica politica" anche per "attrarre" chi non ha "un luogo fisico nel quale andarsi a sedersi". "Anche la maggioranza precedente era una maggioranza risicata. Noi abbiamo l'esigenza di rafforzarla, allargarla e fare un patto di legislatura. Ben venga quindi il nuovo gruppo e ben venga la riapertura del dialogo tra Conte e Renzi su patti chiari e sulla logica di una responsabilità oggettiva sull'apertura della crisi", ha concluso Marcucci.
Marcucci: se incarico non a Conte Pd valuterà, spero no
Se Mattarella propone un nome diverso da Conte? "Se il Capo dello Stato dall'alto della sua saggezza ed equilibrio ci dara' un altro nome, gli organismi del Pd si riuniranno. Io mi auguro che ciò non accada e che tutte le forze politiche che potrebbero essere coinvolte nella futura maggioranza, abbiano una spinta verso questo tipo di soluzione". L'ha detto Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd ospite de 'L'aria che tira' su La7.
Titoli Stato: spread Btp/Bund sale a 119 punti
Dopo la seduta di ieri che si è chiusa in calo, e l'apertura stabile di oggi, lo spread avanza a 119 punti dai 117 della mattinata. Il tasso del rendimento avanza allo 0,65%. I mercati restano alla finestra in attesa degli sviluppi della crisi di governo ma sembrerebbero propendere più su una rapida soluzione, giudicando poco probabile l'ipotesi di elezioni a sorpresa in Italia.
Decreto ristori: Serracchiani, sono preoccupata
"Non nascondo una certa preoccupazione, c'è il nodo della scadenza del 31 marzo del divieto dei licenziamenti e una decisione che occorre prendere sulla cassa integrazione". Lo afferma la vicepresidente del Pd Debora Serracchiani a 24 Mattino su Radio 24 riferendosi al Decreto ristori in forte rallentamento causa la crisi di governo. "Siamo consapevoli - precisa - che la situazione non è uguale dappertutto ci sono imprese che hanno ripreso l'attività, altre che non hanno mai smesso di lavorare e molte altre che sono chiuse e non sono riuscite a riaprire, dobbiamo individuare per ognuno un tessuto sartoriale che vada bene. Non possiamo pensare - conclude Serracchiani - a un d-day per i settori in difficoltà, non possiamo togliere questo strumento in una notte, il divieto dei licenziamenti e gli ammortizzatori sociali andranno insieme".