Crisi governo, alla Camera passa la fiducia a Conte con 321 sì. Ora il voto al Senato
L'esecutivo passa il primo scoglio a Montecitorio, 259 i "no". Nelle prossime ore la votazione a Palazzo Madama. Il presidente del Consiglio si appella alle forze europeiste. Poco prima di entrare a Montecitorio: "La situazione non è affatto semplice, speriamo di uscirne. Credo nei parlamentari e nel Paese". Pd e M5s chiudono all'ipotesi di riportare IV nella maggioranza. Renzi si dice pronto a discutere "con chiunque"
Crisi di governo, Segre: indignazione e dovere, voto fiducia a Conte
"Sì, parto" per Roma, "per essere pronta a fare il mio dovere martedì a Palazzo Madama. Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile". Così la senatrice a vita Liliana Segre su 'Il Fatto quotidiano'. "Ho deciso di dare la mia fiducia al governo - osserva - questa crisi politica improvvisa l'ho trovata del tutto incomprensibile. All'inizio pensavo di essere io che non riuscivo a penetrare il mistero. Poi però ho visto che quasi tutti, sia in Italia che all'estero, sono interdetti, increduli, spesso disgustati. Non riesco ad accettare che in un tempo così difficile - rileva - vi siano esponenti politici che non riescono a fare il piccolo sacrificio di mettere un freno a quello che Guicciardini chiamava il particulare".
Di Maio: Mattarella ha tutto il nostro sostegno
"Ho messo a disposizione la mia rete di conoscenze e relazioni per portare avanti questo progetto - fa presente Di Maio al Corsera - che io sappia nessuno del M5s ha chiesto a Mastella di mettere insieme i responsabili. Chiederemo in Aula la fiducia sui temi, altrimenti andremo al voto. Il presidente Mattarella ha tutto il nostro sostegno in questa fase delicatissima - spiega - sarà lui ad indicarci la strada". Poi, "la nostra proposta in Aula si rivolgerà anche a quelle realtà parlamentari in grado di aprire un patto di rilancio per il Paese". Sul fatto che l'Europa abbia 'già bocciato in via informale il Recovery plan': "Lo dico come Farnesina, non c'è nulla di ufficiale né di ufficioso". "Mai come in questo momento il Movimento è compatto - conclude - siamo la forza politica che garantisce la stabilità dell'Italia. Ed è paradossale che altri, che minano il governo, ci accusino di essere frammentati", mentre su Alessandro Di Battista dice: "Sono contento che si sia messo a disposizione per questo progetto". E, infine, sulla prossima presidenza Usa di Joe Biden: "Con gli Stati Uniti si apre una nuova stagione in cui potremo collaborare a grandi progetti".
Di Maio: folle pensare a elezioni ma meglio il voto di un 'governissimo'
"Noi siamo fiduciosi per martedì, ma al momento attuale è una crisi aperta, aperta da Renzi in modo irresponsabile. Conte in Aula parlerà e lì ci sarà una distinzione tra costruttori e distruttori". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sul 'Corriere della sera'. "Trovo folle pensare ad elezioni nel mezzo di una pandemia - osserva - ma voglio chiarire subito che tra governi stiracchiati, governicchi e governissimi allora meglio il voto". "Quando abbiamo dato vita a questo governo lo abbiamo fatto superando profonde difficoltà e diffidenze con tanti, anche con lui", rileva parlando di Renzi: "Chi rompe non può più essere un interlocutore credibile". Quanto alla "maggioranza assoluta", dice Di Maio, è "un giochino di Renzi per costruire uno specchietto per le allodole. La maggioranza assoluta serve per lo scostamento di bilancio e per pochissimi altri atti. E quando servirà ce l'avremo". "
Covid ed elezioni, tutti i Paesi alle prese con il voto durante la pandemia
Nonostante l'emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus sono diverse le nazioni che hanno chiamato alle urne i proprio cittadini nel corso del 2020 e altrettante quelle in cui si tornerà al voto anche in questo 2021. LA SCHEDA
Crisi di governo, dai ristori ad Alitalia e Autostrade: i dossier a rischio
Dopo lo strappo di Italia viva sono diverse le partite economiche che rischierebbero lo stop, a partire dai nuovi aiuti alle attività colpite dalle restrizioni anti-Covid fino ad arrivare alla questione della compagnia aerea. Ma a finire in standby potrebbero essere anche la riforma degli ammortizzatori e l’assegno unico. L'APPROFONDIMENTO
Boschi (Iv): mai chiuso la porta ma vogliono i Responsabili
"Non abbiamo mai detto 'mai più nella coalizione, ma mi pare che Pd, 5Stelle e Leu con il presidente Conte preferiscano affidarsi a Mastella per la ricerca dei Responsabili. Responsabili che non si sa neppure se ci siano". Lo afferma in un'intervista a La Repubblica il capogruppo renziano alla Camera, Maria Elena Boschi. In vista del voto di fiducia alle Camere, Boschi afferma:"Al momento la nostra posizione e' l'astensione, poi chiaramente aspettiamo di ascoltare quello che dirà il premier". Quanto alla possibilità di un rientro di Iv nella maggioranza, l'ex ministro spiega: "Per uno scambio di poltrone non ci siamo, per uno scambio di idee sì, sempre. La maggioranza capisce che dobbiamo prendere il Mes perché aver detto no al Mes ci è costato ad oggi 564 milioni? Ci siamo - prosegue - siamo pronti se la maggioranza capisce che l'immobilismo non significa stabilità ma perdere occasioni. Ma se dobbiamo assistere alla caccia al responsabile di queste ore, noi non siamo minimamente della partita".
Bettini (Pd): Renzi si è dimostrato inaffidabile
È stata Italia Viva "a uscire dal governo sbattendo la porta, nel modo più irresponsabile e nel momento più sbagliato". Lo spazio di un confronto concreto e sereno con Iv "era grande" ma Renzi "ha voluto staccare la spina, spingendo l'Italia in una crisi al buio". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera l'esponente dem Goffredo Bettini. Ora ci sono aperture al dialogo dal parte leader di Italia viva ma "siamo seri: che credibilita' possono avere dopo una rottura cosi' grave - commenta - accompagnata dalla soddisfazione che egli dimostra anche in queste ore per le difficoltà nelle quali ci ha cacciato?". Renzi "ha buttato tutto all'aria. Non solo per il suo carattere, ma per un disegno politico di rottura dell'alleanza tra Leu, 5 Stelle e Pd". Bettini non sa "cosa accadra' in Parlamento. Ma li' occorre andare".
Crisi di governo, Di Maio: maggioranza assoluta specchietto per allodole
"Quello della maggioranza assoluta è un giochino di Renzi per costruire uno specchietto per le allodole". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "La maggioranza assoluta serve per lo scostamento di bilancio e per pochissimi altri atti. E quando servirà ce l'avremo", sottolinea Di Maio in vista del voto di fiducia al governo atteso alle Camere. "Noi siamo fiduciosi per martedì, ma al momento attuale è una crisi aperta, aperta da Renzi in modo irresponsabile. Conte in Aula parlerà e li' ci sara' una distinzione tra costruttori e distruttori. Trovo folle - osserva l'ex capo politico M5s - pensare ad elezioni nel mezzo di una pandemia, ma voglio chiarire subito che tra governi stiracchiati, governicchi e governissimi allora meglio il voto. I governi tecnici in tempi di crisi abbiamo già visto cosa sono in grado di fare". Quanto all'eventuale sostegno di Clemente Mastella all'esecutivo, Di Maio spiega: "Che io sappia nessuno del M5s ha chiesto a mastella di mettere insieme i responsabili. Noi saremo trasparenti. Chiederemo in Aula la fiducia sui temi, altrimenti andremo al voto".
Tajani: "Sinistra non offre spettacolo di serietà"
"Siamo assolutamente convinto che l'Italia abbia bisogno di un governo fatto da persone serie, affidabili e credibili. Siamo pronti, la sinistra non da un grande spettacolo di serietà. Vediamo se Conte ha i numeri alla Camera ed al Senato: se non li ha dovrà andare a dimettersi dal capo dello Stato il quale dovra' decidere. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità". Lo ha detto Antonio Tajani (Fi) al Tg4.
Renzi: "Incomprensibile l'arrocco di Conte"
"Non vedo elezioni anticipate, perché la maggioranza è possibile. Questo rende incomprensibile l'arrocco di Conte: se ha i numeri ha fatto scacco matto, ma se non ce li ha è un arrocco". Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a 'Non e' l'Arena', su La 7.