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Crisi governo, alla Camera passa la fiducia a Conte con 321 sì. Ora il voto al Senato

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L'esecutivo passa il primo scoglio a Montecitorio, 259 i "no". Nelle prossime ore la votazione a Palazzo Madama. Il presidente del Consiglio si appella alle forze europeiste. Poco prima di entrare a Montecitorio: "La situazione non è affatto semplice, speriamo di uscirne. Credo nei parlamentari e nel Paese". Pd e M5s chiudono all'ipotesi di riportare IV nella maggioranza. Renzi si dice pronto a discutere "con chiunque"

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Cancelleri (M5s): qualsiasi alternativa a Conte ci è indigesta

Sempre a Radio Cusano, Cancelleri ha spiegato: "In questo momento c'è un'intensissima attività di moral suasion, fatta alla luce del sole. Ho sentito parlare di compravendita, ma qui non c'è nessuno che sta a contrattare nelle oscure stanze a comprare persone con le valigette, a garantire mutui. Qui c'è un richiamo alla responsabilità nei confronti di quello che sta avvenendo nel Paese. Noi siamo pronti a risolvere i problemi di questo Paese, come abbiamo fatto e vorremmo continuare a fare. Questo però non può essere sganciato dalla presenza di Conte alla presidenza del Consiglio, qualunque alternativa può diventare indigesta per noi. Senza Conte siamo pronti ad andare al voto, il problema è che non è pronto il Paese. Credo che per come sono andate le cose, è Renzi che ha chiuso la porta, non certo noi. Lui che si è posto fuori dalla possibilità di ricucire un rapporto politico che ha strappato".
- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo, Cancelleri (M5s): Renzi non è interlocutore affidabile

"In questo momento il nostro Paese di tutto aveva bisogno tranne che di una crisi di governo. Chi ha aperto questa crisi non ha niente a che fare né con la responsabilità, né con il buonsenso. Credo che Renzi abbia deciso di raccontare agli italiani i suoi problemi, anziché quelli degli italiani. Credo sia terminata la storia di questo governo con lui perché ha dimostrato più volte di non essere un interlocutore affidabile". Lo afferma il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri a radio Cusano Campus. "Adesso prosegue - parte una fase in cui il Presidente Conte dovrà spiegare ai due rami del Parlamento come intende muoversi, come intende portare avanti il patto di legislatura, facendo un appello alla luce del sole ai cosiddetti responsabili, o costruttori, che è un termine che mi piace molto perché dobbiamo costruire il futuro di questo Paese e anche la serenità dei cittadini".
- di Redazione Sky TG24

Mastella: continuerò a fare il sindaco

Su 'Il Messaggero', Mastella rassicura: "Io continuerò a fare il sindaco. Anche se mi sconcerta l'iniziativa del Pd e del M5S locali che, mentre io lavoro sul piano nazionale, mi vogliono fottere su quello locale e hanno detto mai più Mastella-sindaco". Sul partito di Conte, sempre sul Messaggero, ironizza ma neanche troppo: "Dopo gli straccioni di Valmy possiamo fare gli straccioni di Volturara Appula anche perché io sono il più vicino. La provincia di Benevento confina con quella di Volturara. Si fa se c'è il consenso degli altri (Pd e M5S). Mettendo insieme tutti quelli bravi (ovvero che hanno i voti) perché se ne perdi uno rischi di perdere la partita (nei collegi). Se invece vince l'egoismo si rischia di perdere ovunque. Occorre mettere insieme tutti quelli che hanno costruito qualcosa. Di area socialista, democristiana, laica. Si mette in campo tutto quello che c'è in mezzo perché i quattro partiti di governo se vanno al voto, nei collegi uninominali, perdono tutti. Tutti insieme, invece, possiamo competere nei collegi".
- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo, Mastella: sono il medico che si chiama per la cura

"Ci sono, ma non si vede. Sono il medico a cui si domanda la cura. Sono tutti terrorizzati dal voto. Anche quelli dell'opposizione. Se ti vuoi salvare io ti indico la strada". Così Clemente Mastella su 'La Repubblica', dove racconta di stimare il premier Conte: "Ha un suo passo moroteo. Moro era infinito, Conte è garbato, felpato, levantino. Adesso sostengo Conte, mica i grillini". "Mi fanno apparire come il grande vecchio della politica italiana, mentre io mi sono assunto soltanto una responsabilità morale - aggiunge - questo non sarà magari il governo dei sogni, ma quello che viene dopo rischia di essere molto peggio. E voglio evitarlo". Domani al Senato "Conte avrà la maggioranza. I numeri seguono il governo". Dove ha sbagliato Renzi? "Non è democristiano. Anche Fanfani era un toscano fumantino, ma si fermava un attimo prima del burrone. Renzi non si regola. E adesso i suoi lo stanno abbandonando".
- di Redazione Sky TG24

Bergamini (Forza Italia): M5s è passato da democrazia diretta a dittatura minoranza

"Per Di Maio la maggioranza assoluta non serve per governare. I 5 stelle sono passati dalla democrazia diretta alla dittatura della minoranza". Così in una nota Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia.
- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo, D'Uva: M5s sta dando stabilità. Pieno sostegno a Conte

Oggi e domani "il Parlamento dirà la sua, come è giusto che sia. Non sarà una decisione presa a scatola chiusa. Il governo, con il presidente Conte, porterà un progetto. Su quello saremo chiamati a esprimerci. Il che significherà anche prendersi le proprie responsabilità". Così il deputato questore M5s, Francesco D'Uva, in un'intervista al 'Il Messaggero'. "Se il progetto che verrà presentato in Aula - prosegue D'Uva - verrà giudicato valido, alla base attuale si aggiungeranno altri consensi. Non andiamo a giocare a tombola, ma a mettere le forze politiche davanti a un programma. M5s, nonostante qualcuno anni fa ci dipingesse come i barbari alle porte di Montecitorio, sta dando stabilità al governo. Con questo approccio diamo pieno sostegno al presidente Conte", conclude.
- di Redazione Sky TG24

Boschi: irresponsabile chi segue la linea grillina

"Non abbiamo mai messo veti o pregiudiziali sui nomi. Noi appoggeremmo un governo che avesse chiaro che cosa bisogna fare per il Paese - rileva - vogliono cambiare questo governo? Bene, ci facciano sapere per far cosa. La nostra posizione è cristallina. Penso che i nomi, Conte o altri, vengano dopo aver scelto quali sono le cose da fare". Sul 'muro' posto da Graziano Delrio: "Inaffidabile è chi segue la linea grillina, chi mette i veti su Renzi preferendogli Di Battista o Mastella. Quanto a Graziano, gli vorrò sempre bene. Se oggi ha deciso che si trova meglio con Casaleggio che con noi non posso che rispettarlo ma non condivido la sua nuova linea".
- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo, Boschi (Iv): rinunciamo alle poltrone, non alla dignità

"Non abbiamo mai detto 'mai più' nella coalizione, ma mi pare che Pd, 5Stelle e Leu con il presidente Conte preferiscano affidarsi a Mastella per la ricerca dei responsabili. Responsabili che non si sa neppure se ci siano". Così la presidente dei deputati di Italia viva Maria Elena Boschi su 'La Repubblica'. "Al momento la nostra posizione è l'astensione - dice sul voto in Aula - poi chiaramente aspettiamo di ascoltare quello che dirà il premier". Su un ritorno in maggioranza: "Per uno scambio di poltrone non ci siamo, per uno scambio di idee sì, sempre. Ma se dobbiamo assistere alla caccia al responsabile di queste ore, noi non siamo minimamente della partita". "Il racconto di questa crisi come atto di isteria personalistico, come scontro di ego non funziona - rileva - noi abbiamo posto dei problemi di merito. Il Pd ci dava ragione in privato e torto in pubblico. Noi rinunciamo a tutto, anche alle poltrone. Ma non rinunceremo mai alla nostra dignità. Diciamo che se avessimo puntato ad ottenere un posto in più al governo avremmo potuto chiudere rapidamente con Conte", osserva rassicurando sul voto per lo scostamento, i ristori, il piano vaccinale, e gli aiuti ai medici.
- di Redazione Sky TG24

Caccia ai voti, pallottoliere anche a Camera

Calcolatrice alla mano, i più ottimisti fra i supporter del premier Giuseppe Conte azzardano di poter arrivare a quota 156 voti al Senato ma i numeri certi sono 151. Alla Camera i sì al governo dovrebbero superare la maggioranza assoluta di 316, ma senza eccedere troppo. E c'è chi non esclude a priori che possano invece fermarsi uno scalino sotto. Non sarebbe un inedito. Per esempio, l'ultimo voto di fiducia, quello sulla Manovra, al Senato è passato con 156 sì e alla Camera con 314. Ma il valore politico adesso sarebbe diverso: peserebbe di più sulla solidità del governo. La prima prova è a Montecitorio dove, al netto di malattie e assenze per altri motivi, la maggioranza può contare sui 191 voti del Movimento Cinque Stelle, sui 92 del Pd e sui 12 di Leu, più quelli di Michela Rostan (è renziana, ma ha annunciato il sì al governo) e di Vito De Filippo, che è uscito da Iv per tornare al Pd. A loro vanno aggiunti i deputati del gruppo Misto (fra loro alcuni hanno sempre votato con la maggioranza, altri sono Costruttori): al momento, fra loro i pro-governo vengono calcolati fra 18 e 21. Si arriverebbe così a un ventaglio di 315-318. La maggioranza assoluta di 316 (315 se si toglie Pier Carlo Padoan, presidente designato di Unicredit, che ha lasciato la Camera senza essere sostituto) potrebbe essere superata con slancio maggiore se arrivassero nuove adesioni da quella decina abbondante di deputati del gruppo misto non ancora schierata, che la maggioranza cercherà fino all'ultimo di arruolare. 
- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo, Orlando: porta chiusa a Renzi? L'ha blindata lui

Il Pd chiude definitivamente la porta a Matteo Renzi o c'è uno spiraglio aperto? "La porta l'ha chiusa purtroppo Renzi e ieri l'ha ulteriormente blindata continuando ad attaccare il Pd". Così il vicesegretario Pd Andrea Orlando a Mattino 5 su Canale 5. 
- di Redazione Sky TG24

Orlando (Pd): Conte equilibrio unica maggioranza possibile

"Per il Pd o c'è questa coalizione o non ce n'è un'altra e Conte è il punto di equilibrio di questa coalizione. Noi non siamo interessati a mettere uno nostro al posto di Conte senza spiegare al Paese perche' avviene questo passaggio. La rottura assorbe tutto il resto, il giorno dopo nessuno avrebbe modo di spiegare perché si è fatto questo blitz. Il rischio che si produce è incommensurabile rispetto agli effetti che potrebbe produrre". Cosi' il vicesegretario Pd Andrea orlando a Mattino 5 su Canale 5. 
- di Redazione Sky TG24

Centrodestra, alle 11 vertice della coalizione 

Convocato alle 11 un vertice del centrodestra per fare il punto della situazione politica in vista dell'intervento del premier Conte alla Camera previsto alle 12.
- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo, Rosato: presenza responsabili non mi darebbe fastidio

"La cosa più semplice è che il governo Conte, rigenerato, riparta. Può darsi anche che trovino i responsabili. I costruttori è un'immagine molto bella del Presidente Mattarella, ma che io non sfrutterei. Io questa fase vorrei un governo con l'80% del parlamento, quindi non è che mi darebbe fastidio la presenza di responsabili". Lo afferma il presidente di Iv Ettore Rosato a radio Cusano Campus. Parlando del Pd, Rosato aggiunge: "Penso che anche l'interesse del Pd sia quello di migliorare questo governo. Se non siamo in grado di guidare bene il Paese in questa fase drammatica, nel 2023 arriveranno Salvini e Meloni, magari anche godendo dei benefici delle cose che abbiamo fatto. Dal Pd mi aspettavo una sponda, anche dal punto di vista culturale, sui temi che abbiamo sollevato". 

- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo. Rosato (Iv): Conte avrebbe dovuto fare una telefonata

"Intanto dovrebbe fare un colpo di telefono, quello che non ha mai fatto. Quando c'è una crisi la colpa non è mai di uno. In questo caso, il premier, dopo che siamo andati lì a consegnargli un documento, non ci ha mai chiamato. Se non gli interessa quello che pensiamo e neanche ci risponde, vuol dire che forse neanche l'ha letta. La prima cosa è vedersi e capire se ci sono i margini per andare avanti. Io, per carattere, trovo sempre i margini per fare le cose. Ma penso che il non parlarsi mai non abbia aiutato in questa vicenda". Lo afferma il presidente di Iv Ettore Rosato in un'intervista a radio cusano campus.
- di Redazione Sky TG24

Salvini: nuovi senatori alla Lega? C'è chi condivide nostre idee

"Io ascolto le persone perbene e non le vado a cercare. Conte riceve la gente di notte, noi non stiamo cercando nessuno ma ci sono persone che condividono la nostra idea di Italia". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini a Rtl 102.5 a chi gli chiede se ci siano senatori pronti ad aderire al suo partito.
- di Redazione Sky TG24

Bonaccini (Pd): niente veti personali, trovare soluzione

"Non riesco a pensare a nulla di più improvvido di una crisi di governo al buio. Chiedo a tutti di recuperare lucidità e contatto con la realtà, altrimenti gli italiani non ce lo perdoneranno. Serve la maggior stabilità possibile. Mi auguro si trovi in fretta una soluzione solida". Così il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini su 'La Stampa'. "Serve un cambio di passo nell'azione di governo: me lo aspetto nell'interesse del Paese, che non può veder mettere i problemi sotto il tappeto per l'incapacità delle forze politiche di decidere - osserva - su questo mi aspetto un'iniziativa ancor più incisiva anche da parte del Pd". "In questi giorni ho letto di veti su Renzi come di veti su Conte - prosegue - e i veti personali sono la negazione stessa della politica e della funzione di governo. Bisognerebbe avere la capacità di guardarsi negli occhi e di confrontarsi. Il resto è solo un danno diretto all'Italia. O c'è uno scatto in avanti o i cittadini chiederanno un cambio più radicale". Poi un avvertimento, da presidente della Conferenza delle Regioni, facendo presente di fare attenzione a non delegare i poteri decisionali ai Tar: "Non lascerei governare i Tar" dichiara.
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Crisi di governo, Salvini: cercano senatori per salvare poltrona non il Paese

"Renzi si è inventato questo governo, ora dopo un anno si è accorge che non funziona. Ora stanno cercando senatori per salvare la poltrona non per salvare l'Italia ". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini in un'intervista a Rtl 102.5.
- di Redazione Sky TG24

Salvini: se Conte non ha numeri elezioni o governo centrodestra

"Oggi il problema per molte famiglie il problema è la salute con i vaccini che mancano e la scuola con migliaia di ragazzi in classe senza sicurezza e le scadenze fiscali che nessuno ha rimandato, che tutto questo è in secondo piano perché Mastella e Tabacci cercano senatori di notte è imbarazzante. Io non ci rimarrei mai così al governo. Se Conte non ha i numeri le strade sono due: o le elezioni oppure se Mattarella ritenesse il centrodestra ha progetti e poche cose da fare velocemente per tirare fuori il paese dalla pandemia" Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini.
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Conte-Renzi, un anno e mezzo di tensioni fino alla crisi di governo: tappe dello scontro

I rapporti tra premier ed ex premier non sono mai stati idilliaci.  Da agosto 2019 a gennaio 2021,  ecco le principali frizioni dalla caduta dell'esecutivo giallo-verde fino alle dimissioni delle due ministre di Italia Viva. L'APPROFONDIMENTO
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Segre: lavoro gigantesco del governo

"Tutti i governi del mondo hanno dovuto procedere per tentativi ed errori. Come anche la scienza, del resto - spiega Segre al Fatto quotidiano - quindi è scontato che anche il governo Conte abbia fatto errori. Però mi pare che si debba riconoscere che ha fatto nell'ultimo anno un lavoro gigantesco per reggere l'urto di un'emergenza spaventosa ed ha ottenuto una svolta storica nelle politiche europee". "Ricordo che questo governo è nato allorché i partiti che lo formarono ritennero di superare le forti divergenze che già allora si manifestavano - conclude - perché occorreva preservare il Paese da gravissimi pericoli. Dunque mi chiedo: ma quei pericoli sono svaniti?".
- di Redazione Sky TG24