Il presidente del Consiglio ha illustrato in parlamento le nuove restrizioni anti-Covid, "necessarie prima di mercoledì". Regioni divise in tre aree di rischio, limiti alla circolazione "in tarda serata". Dad per le scuole di secondo grado, anche al 100%. Chiudono mostre, musei, centri commerciali nei weekend e giorni festivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, alimentari e tabacchi. Sul vaccino, "si sta lavorando a un piano di distribuzione", favorendo "fasce deboli e operatori più esposti al rischio"
Il centrodestra valuta astensione su impegni testo maggioranza
Il centrodestra sta valutando come comportarsi sulla risoluzione della maggioranza sulle nuove misure anti-Covid dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera. La Lega vorrebbe votare contro mentre Fratelli d'Italia e Forza Italia sarebbero orientati ad astenersi: per questo motivo, secondo quanto si apprende da
fonti parlamentari del centrodestra, il confronto è ancora in corso.
fonti parlamentari del centrodestra, il confronto è ancora in corso.
Risoluzione del centrodestra: riaprire tutte le attività in sicurezza
Uno degli impegni che il centrodestra chiede al governo è di "consentire la riapertura delle attività produttive in base a protocolli di sicurezza e non in base a codici Ateco, consentendo l'esercizio di tutte le attività commerciali, inclusi ristoranti, bar, piscine,
palestre e altri, che possano garantire l'applicazione dei protocolli di sicurezza". E' quanto si legge nella risoluzione unitaria del centrodestra, presentata alla Camera sulle comunicazioni di Conte sul nuovo Dpcm.
palestre e altri, che possano garantire l'applicazione dei protocolli di sicurezza". E' quanto si legge nella risoluzione unitaria del centrodestra, presentata alla Camera sulle comunicazioni di Conte sul nuovo Dpcm.
Conte ringrazia Guerini per contributo Difesa
"In caso di scenario particolarmente avverso, in raccordo con il ministro della Difesa, che ringrazio, potremmo disporre di mezzi e di personale medico militare in parte gia' attualmente operativo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso delle comunicazioni alla Camera sull'emergenza Covid. "Potranno essere resi disponibili, in parte immediatamente, in parte all'esito di procedure di reclutamento, 453 medici e 867 infermieri militari - ha spiegato il premier -. Inoltre il personale sanitario militare è attualmente impegnato nei drive through della Difesa su tutto il territorio nazionale e abbiamo un Covid Hospital a Roma e il Covid hospital a Milano e a Taranto. Siamo anche in condizione di intervenire con 4 strutture sanitarie da campo dell'esercito, dove necessario, impiegabili con un preavviso a partire da 72 ore in giù. Nonostante i numerosi sforzi posti in essere per rafforzare il nostro sistema sanitario, l'evoluzione dell'epidemia, soprattutto con riferimento ai dati delle ultime settimane, e degli ultimi giorni, è preoccupante", ha sottolineato Conte.
Risoluzione Magi (+Eu): servono Mes e database nazionale
Ricorso al Mes, necessita' che siano resi pubblici e a disposizione della comunita' scientifica i dati disaggregati, un database nazionale. Sono le richieste avanzate nella risoluzione che Riccardo Magi, deputato di Pù Europa, ha presentato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul Covid. "Tra gli strumenti che l'Ue mette a disposizione per affrontare la crisi in atto vi e' la linea di credito speciale del Meccanismo europeo di stabilita', che consentirebbe al nostro paese di ottenere finanziamenti a tasso zero per spese di contrasto diretto e indiretto della pandemia, con un risparmio annuo di almeno 350 milioni di euro rispetto alle emissioni del debito pubblico e con condizionalità che lo stesso dell'Economia ha confermato essere inferiori a quelle del Recovery Fund" si legge.
Il centrodestra: confronto troncato da governo autocratico
"A partire dal 31 gennaio 2020, con la dichiarazione dello stato di emergenza, il governo ha troncato ogni confronto con le forze di opposizione, cestinando sistematicamente le proposte che queste ultime hanno avanzato sotto forma di emendamenti, ordini del giorno e risoluzioni;le misure di contenimento della pandemia da Covid-19, anche quelle più drastiche, che hanno inciso sulle libertà fondamentali degli italiani, sono state prese in maniera completamente autocratica, attraverso lo strumento del Dpcm, in pacchetti chiusi e immodificabili, annunciati alla stampa e solo dopo, tempo permettendo, alle camere parlamentari che, in questo modo, sono state totalmente private della possibilità di intervento". E' quanto si legge nella premessa della risoluzione unitaria del centrodestra, presentata alla Camera sulle comunicazioni del premier Conte sul nuovo Dpcm.
Risoluzione del centrodestra: scongiurare lockdown nazionale
Le opposizioni chiedono al governo l'impegno "a scongiurare la prospettiva di un secondo lockdown nazionale, provvedendo a tal fine: a) a recuperare i ritardi accumulati sul fronte del rafforzamento del servizio sanitario nazionale, attuando con massima celerità i piani predisposti dalle regioni per il potenziamento delle terapie intensive e, in generale, per il riordino della rete ospedaliera; b) a potenziare l'assistenza sanitaria territoriale e domiciliare, stanziando ulteriori risorse affinché nelle regioni, compatibilmente con il quadro clinico del paziente, possano essere garantiti i tamponi, gli esami e le terapie, direttamente a domicilio del paziente". E' quanto si legge nel secondo impegno contenuto nella risoluzione unitaria del centrodestra, presentata alla Camera sulle comunicazioni del premier Conte sul nuovo dpcm.
Occhiuto(Fi): Conte-Ponzio Pilato da gioco del cerino
"Signor presidente lei è passato da uomo della provvidenza che faceva le conferenze stampa a reti unificate a novello Ponzio Pilato che scarica le sue responsabilità su opposizioni e su Regioni. Noi a questo gioco non ci stiamo. Sembra il gioco del cerino. Chi ha la responsabilità ultima? Le Regioni o il governo? Siamo così perché il governo non è stato capace di fare gli investimenti necessari che noi avevamo suggerito" Lo ha detto Roberto Occhiuto (Fi) durante la discussione generale dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera sull'epidemia da Covid 19.
Il centrodestra al governo: cambiare radicalmente strategia
Le opposizioni chiedono al governo l'impegno a "modificare radicalmente la strategia utilizzata ai fini del contenimento della diffusione del virus, inaugurando una pianificazione di interventi di medio e lungo termine che possano instaurare una gestione della situazione epidemiologica trasparente e consapevole, evitando nuove chiusure arbitrarie e improvvise come quelle dettate dagli ultimi Dpcm". E' quanto si legge nel testo unitario della risoluzione del centrodestra, presentata alla Camera sulle comunicazioni del premier Conte sul nuovo Dpcm.
Magi (Gruppo misto): più statistiche e serve il Mes
"Non è la prima volta che faccio questo appello. Le attività economiche basano sui dati e noi non riusciamo a farlo per affrontare la pandemia e combatterla. Dobbiamo imparare a raccogliere i dati e a fare indagini statistiche periodiche: solo così possiamo avere quelle informazioni necessarie per capire come cambattere la diffusione del virus basando su dati certi le decisioni politiche". Lo ha detto il deputato del Misto Riccardo Magi replicando all'intervento del premier Conte in Aula. Magi è anche tornato a chiedere che l'Italia faccia ricorso al Mes: "Non è più rinviabile l'uso di tutti gli strumenti finanziari per affrontare l'emergenza e tra essi anche il Mes. Anche Gualtieri ha confermato che le condizionalità insite sono inferiori a quelle del Recovery Fund".
Il centrodestra ha depositato risoluzione unitaria di 21 punti
Il centrodestra ha appena depositato a Montecitorio una risoluzione unitaria, firmata dai capigruppo, in cui si chiede al governo l'impegno su 21 punti. "ll governo - si legge nel testo - ha fatto sinora fallire ogni possibilità di un collaborativo confronto con le opposizioni: al fallimento della Cabina di regia ipotizzata al tempo del decreto Cura Italia ha fatto seguito il mancato coinvolgimento delle opposizioni annunciato a gran voce nel corso degli Stati generali dell'economia dello scorso mese di giugno; ora il Governo propone l'istituzione di una Commissione, presieduta da un Ministro e composta da parlamentari in modo paritetico, e, quindi, tale da non rispecchiare la reale rappresentatività delle singole forze politiche, del quale non si capisce né il ruolo né il potere decisionale e che appare assai discutibile anche sotto il profilo della costituzionalità".
Risoluzione della maggioranza: governo valuti nuovo indebitamento
La maggioranza impegna il governo "a valutare l'opportunità di un nuovo ricorso all'indebitamento - ai sensi dell'art. 81 Cost. - anche al fine di garantire e potenziare il sostegno al reddito ed ai lavoratori (precari, autonomi, partite Iva e Pmi) dei settori produttivi dalla pandemia e ad integrare progressivamente tali misure con politiche volte alla creazione di un ambiente idoneo all'esercizio dell'attività di impresa e capace di generare un sensibile incremento occupazionale". È uno degli impegni contenuti nella risoluzione della maggioranza presentata alla Camera sulle comunicazioni del premier Conte sul nuovo Dpcm.
Occhiuto (Fi): Conte accolga nostra risoluzione
"Oltre a Fi anche il resto dell'opposizione ha dimostrato la stessa responsabilità con i propri voti in Parlamento, e le opposizioni sono state decisive per autorizzare l'indebitamento sia alla Camera che al Senato, ma poi le nuove risorse le avete spese senza ascoltarci. Tutte le opposizioni negli atti decisivi hanno dimostrato senso di responsabilità verso il Paese e anche verso il governo. Ora signor presidente del Consiglio accolga i contributi delle opposizioni dando parere favorevole alle proposte della nostra risoluzione. Dopo aver provocato il disastro lei chiede di sedere al tavolo in una cabina di regia. Ma per sei mesi siete stati immobili per esempio nel ricorrere al Mes". Lo ha detto Roberto Occhiuto (Fi) durante la discussione generale dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera sull'epidemia da Covid 19.
Lollobrigida (Fdi): luogo del confronto è il Parlamento
"È il Parlamento il luogo del confronto e della collaborazione tra le forze politiche. Per questo oggi presenteremo puntuali ed efficaci proposte per affrontare l'emergenza sanitaria ed economica della Nazione, e chiederemo di metterle ai voti valutando insieme agli italiani qual è l'atteggiamento del Governo e della maggioranza". Lo ha detto al Tg2 il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
Nuovo Dpcm, la risoluzione della maggioranza, presenza a scuola in Regioni non critiche
La maggioranza chiede al governo l'impegno "a garantire, nelle aree territoriali in cui la soglia dell'indice Rt non risulti fuori controllo, la didattica in presenza, con particolare riferimento ai nidi, alle scuole per l'infanzia, alla scuola primaria e secondaria di primo grado, assicurando di conseguenza nel contempo screening periodici, tamponi veloci a personale scolastico, ata e ad alunni". È uno degli impegni contenuti nella risoluzione di maggioranza presentata alla Camera sulle comunicazioni del premier Conte sul
nuovo Dpcm.
nuovo Dpcm.
Risoluzione della maggioranza: ok misure differenziate, anche automatiche
La maggioranza impegna il governo "a valutare l'opportunità di adottare misure ulteriori, anche di carattere automatico, differenziandole sulla base della gravità territoriale della diffusione del virus, anche a livello provinciale e/o comunale, in relazione alla sostenibilità del relativo servizio sanitario e prevedendo altresi' il contestuale ristoro economico per i soggetti che verranno direttamente e indirettamente penalizzati".
Risoluzione della maggioranza: misure nazionali per mitigare curva
La maggioranza impegna il governo "ad adottare misure nazionali che consentano di mitigare il più possibile la curva di crescita del contagio, anche al fine di alleviare il carico, già molto pesante, sul sistema sanitario nazionale". Si tratta il primo degli 11 impegni che la maggioranza chiede al governo di assumere, contenuti nella risoluzione che sarà sottoposta al voto della Camera sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm. La risoluzione unitaria di maggioranza e' stata sottoscritta dai capigruppo Crippa, Delrio, Boschi, Fornaro, Tabacci, Tasso, Gebhard.
Zaia: non c'è 'braccio di ferro' Governo-Regioni
"Oggi ho partecipato a una riunione dove ognuno ha portato le sue idee, non ho visto persone che abbiano alzato la voce o un 'braccio di ferro', anche perché una proposta precisa non c'era, era tutta una riflessione". Lo ha riferito ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia.
Nuovo Dpcm, le misure annunciate da Conte
Il premier ha illustrato i nuovi provvedimenti alla Camera, nel pomeriggio riferirà anche al Senato. La firma sul nuovo decreto dovrebbe arrivare martedì. Gli interventi saranno diversificati e mirati nei vari territori, ha spiegato. Previsto lo stop agli spostamenti da e verso le Regioni dichiarate a rischio salvo che per comprovate esigenze di lavoro, studio e salute. Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori e chiusura dei centri commerciali nel weekend. TUTTE LE MISURE
Zaia: governo non ha parlato di orari coprifuoco
"A livello di riunione non c'è stata alcuna proposta con degli orari, mai sentito parlare di 21.00, di 18.00". Lo ha riferito ai giornalisti il presidente del Veneto Luca zaia. "Di sicuro - ha aggiunto - si è parlato di blocco delle movimentazioni per zone, ma non ho sentito parlare di orari da parte del Governo".
Zaia: per ora nessuna bozza Dpcm, nulla di concreto
"Al tavolo si sentono molti ragionamenti sulle fasce orarie, ma ad oggi non c'e' nulla di concreto. Noi non abbiamo bozze di dpcm quindi per me al momento c'e' un totale stallo. Forse vorranno vedere come va la discussione in Parlamento e poi elaboreranno una bozza da sottoporrci probabilmente in serata e poi vedremo cosa accadra'". Cosi' il governatore Luca Zaia rispondendo alle domande dei giornalisti sulla discussione in corso tra regioni e governo.