La vicepresidente della Regione Emilia-Romagna durante l'approfondimento di Sky Tg24 sul giovane ucciso a Colleferro: "Ci fa riflettere su un problema culturale che va affrontato. Bisogna agire su quelle matrici che causano il disagio profondo che portano a questi atti di violenza cieca". E sulla ripartenza delle scuole dopo il lockdown: "Siamo pronti, abbiamo fatto di tutto per mettere in sicurezza gli studenti, l'obiettivo è evitare nuove chiusure"
“Sono d’accordo con Conte, è una vicenda drammatica, la solidarietà va alla famiglia. Ci fa pensare su un problema culturale che va affrontato a partire dalle scuole dove si deve agire per eliminare le diseguaglianze. Bisogna agire su quelle matrici che causano il disagio profondo che portano a questi atti di violenza cieca”. Lo ha detto la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, ospite di "Tribù" l'approfondimento di Sky Tg24. in merito a Willy Monteiro, il giovane picchiato e ucciso a Colleferro (Roma), dopo che il premier ha chiamato la famgilia della vittima dicendo di essere "rimasto scioccato" per i fatti accaduti.
Schlein: "Scuole pronte a ripartire, obiettivo evitare nuove chiusure"
Schlein ha risposto anche a una domanda sulla ripartenza delle lezioni dopo lo stop per l'emergenza coronavirus e la pausa estiva: “In Emilia Romagna siamo pronti. Con la scuola ripartiremo dal 14. Siamo riusciti con un grande lavoro e uno sforzo collettivo a mettere in campo tutte le misure che potessero assicurare la massima tutela della salute di bambine e bambini, delle famiglie e del personale coinvolto. Stiamo facendo una campagna di test sierologici preventivi, ne abbiamo fatti già 50mila, sono emersi dei casi positivi. Abbiamo acquistato 2 milioni di test rapidi per evitare in qualunque caso eventuali chiusure. Per noi è stato estremamente importante far partire nel corso dell'estate i centri estivi, come primo esperimento prima delle riaperture”.
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La replica al tweet offensivo
Elly Schlein ha poi replicato alle offese arrivate via Twitter da un docente dell'Università del Molise. Sulla vicenda ha detto: “Ringrazio per le manifestazioni di solidarietà arrivate. Il tweet credo si definisca da solo. Ogni volta in cui in questo Paese una donna prova a tracciare una prospettiva politica, riescono a spostare l’attenzione su altro. No cadiamo in questo tranello. La migliore solidarietà che si può dimostrare è discutere dei temi anche spinosi sollevati nell’intervista citata nel tweet. Questa vicenda – ha aggiunto - va oltre me e il tweet. Segnala un problema culturale profondo. Le discriminazioni che vivono le donne sono sparse in tutti i settori della società, penso al tema della parità salariale. Ripartiamo da lì, invece di trovarci di volta in volta a sostenerci in questo abbraccio di solidarietà, che fa piacere ma è utile se lo spostiamo sui problemi concreti di donne che vivono questi attacchi quotidianamente”.