Coronavirus, appello di Speranza ai giovani: "Attenti, siete principale veicolo contagio"

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Il ministro della Salute chiede maggiore prudenza per evitare un aumento dei casi: "Discoteche e locali notturni affollati, ne stiamo vedendo di tutti i colori", sottolinea. "Il rischio è per genitori e nonni". Poi annuncia: "Nel nuovo dpcm riconfermeremo tutti i provvedimenti"

Il ministro della Roberto Speranza si rivolge ai giovani chiedendo maggiore prudenza per evitare un aumento dei contagi da coronavirus (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE): “In questi giorni ne stiamo vedendo di tutti i colori: discoteche, apericene, locali notturni affollati, assembramenti di ogni tipo”, afferma Speranza in un’intervista a La Stampa: “Alle ragazze e ai ragazzi dico: state attenti, perché voi siete il veicolo principale del contagio in questo momento". Il ministro sottolinea che nel nostro Paese "la situazione è seria. È vero che l'Italia in questa fase sta meglio degli altri Paesi, ma è pura illusione pensare che, mentre nel resto d'Europa il contagio riparte e già si parla di seconda ondata, noi possiamo restare tranquilli e beati dentro i nostri confini".

 “La curva si sta alzando, nel dpcm confermeremo i provvedimenti”

Ai giovani il ministro ha ricordato che "oggi l'età media del contagio è scesa a 40 anni mentre solo due mesi fa era 60-65 anni. È chiaro quindi che i giovani sono un veicolo di contagio potenziale pericolosissimo, e non tanto per se stessi. Il vero rischio è che possano contagiare i loro genitori o i loro nonni". Il virus continua a circolare e in Italia "la curva si sta alzando”, ha sottolineato ancora Speranza. “Noi abbiamo fatto e stiamo facendo ora tutto quello che è giusto fare, ma non ne siamo affatto fuori". La linea deve restare quella del rigore, ribadisce Speranza. Il ministro annuncia quindi che “nel dpcm” di oggi “riconfermeremo tutti i provvedimenti, con regole ferree sui trasporti, e soprattutto ribadiremo i tre cardini fondamentali per la prevenzione: mascherine, distanziamento sociale e lavaggio delle mani".

Medici ed infermieri nel reparto di terapia intensiva dellÕospedale Policlinico Tor Vergata, in video chiamata durante lÕemergenza per il Covid-19 Coronavirus, Roma, 11 aprile 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

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