Processo Mediaset, Berlusconi contro l'Anm: "Un vulnus per la democrazia"

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L'ex presidente del Consiglio parla dopo la rivelazione dell'audio del giudice che lo condannò per frode fiscale. "Franco un galantuomo con una crisi di coscienza"

Il giorno dopo le rivelazioni che riguardano il processo Mediaset, Silvio Berlusconi va all’attacco della magistratura italiana e definisce un “vulnus per la democrazia” la sentenza con cui la Corte di Cassazione lo condannò a quattro anni e all’interdizione dai pubblici uffici per evasione fiscale.

"Giustizia usata come strumento di lotta politica"

"Quanto è accaduto è un vulnus contro le regole democratiche che riguarda tutti, anche chi ha opinioni molto lontane dalle nostre – ha detto Berlusconi a Tg2 Post - Quando si usa la giustizia come strumento di lotta politica, per tentare di distruggere il leader dell'opposizione, più volte presidente del Consiglio e assolutamente votato da milioni di italiani, siamo fuori dalle regole della democrazia liberale".

"L'Anm è un organo politico"

Berlusconi, che ha definito il giudice Franco “un galantuomo con una crisi di coscienza”, ha poi rivolto una frecciata all’Anm: "Non aver accettato il vostro invito dimostra ancora una volta come l'Associazione nazionale magistrati sia un organo politico al servizio di una parte. Io non solo non voglio screditare la magistratura, voglio al contrario che il nostro sistema giudiziario recuperi quella credibilità che molte vicende hanno gravemente compromesso. Comprese fra queste le rivelazioni del dottor Palamara, da cui tutti aspettiamo una completa ricostruzione di quanto è accaduto negli ultimi anni”.

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