Il ministro degli Esteri a Sky Tg24 sugli aiuti per contrastare gli effetti della pandemia: “Significa poter spendere tutti i soldi che servono e non è che i debiti ce li deve pagare qualcun altro, dobbiamo investire nelle imprese e nelle famiglie”. Sull’esecutivo: “Qualsiasi dibattito sulla caduta del governo e sui rimpasti è surreale”. Sul turismo tra Paesi europei: “Dati italiani sono buoni, quando lo spieghiamo si aprono i confini”
“Per me il Recovery Fund significa poter spendere tutti i soldi che servono e non è che i debiti ce li deve pagare qualcun altro, dobbiamo investire nelle imprese e nelle famiglie e se l’economia crescerà i soldi rientreranno per pagare il debito”. A dirlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che, ospite a Sky Tg24, sull’attuale governo ha poi precisato: “Stiamo andando incontro ad una crisi economica senza precedenti dal dopoguerra, a maggior ragione qualsiasi dibattito sulla caduta del governo e sui rimpasti non è solo surreale per i cittadini italiani, ma lo è senz’altro anche per tutta la comunità internazionale. In nessun Paese si sta facendo il dibattito sul sostituire il Governo, mentre approcciamo una crisi economica di questa portata” (CORONAVIRUS: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
“Il vero grande tema è quando arriveranno i soldi del Recovery fund”
“In questa crisi abbiamo visto due Unioni Europee - ha detto Di Maio - la prima, quella delle scuse di Ursula von der Leyen, rispetto a un primo approccio secondo me non efficace. Adesso abbiamo una Ue che ha sospeso il patto di stabilità, permette di fare i prestiti alle imprese con il 100% di garanzia pubblica, le gare d’appalto semplificate, Sure per l’assicurazione sull’occupazione, i prestiti Bei e adesso c’è il Recovery Fund”. Secondo il ministro, “il vero grande tema adesso non è solo quanti soldi ci saranno nel Recovery fund, ma quando arriveranno. Non possiamo aspettare giugno 2021, dobbiamo assolutamente lavorare, e i prossimi Consigli Europei saranno cruciali, per arrivare a una data il più vicina possibile per avere questi soldi”.
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“Dati di contagio sono buoni, quando lo spieghiamo si aprono i confini”
Di Maio è poi tornato sul turismo e sui rapporti con gli altri Paesi europei: “Abbiamo fatto già tre visite, qui a Roma è venuto quattro giorni fa il ministro degli Esteri francese, siamo stati a Berlino e a Lubiana. Adesso andrò in Grecia”. “Queste missioni - ha spiegato il ministro degli Esteri - hanno prodotto che il 15 giugno ci siamo allineati sulla possibilità che loro apriranno per far venire loro turisti in Italia. Con questi Paesi stiamo parlando ogni giorno, stiamo dando loro le informazioni corrette, l’andamento epidemiologico. C’è un dato che l’Unione Europea ha fissato: bisogna vedere negli ultimi sette giorni quanti nuovi contagi ci sono ogni centomila abitanti, la linea rossa europea è oltre i 50 nuovi contagi negli ultimi sette giorni per ogni centomila abitanti. L’Italia è a 3,2. Quando spieghiamo queste cose con le missioni che stiamo facendo, si aprono i confini”.