Coronavirus Italia, Toti e Nardella a Sky Tg24: "Piano unitario per emergenza"

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Il presidente della Regione Liguria e il sindaco di Firenze, ospiti de L'intervista di Maria Latella, parlano di come affrontare la Fase 2 dell'emergenza: dalla polemica sui Navigli di Milano, al tema di come cambieranno i trasporti

"Abbiamo bisogno di un piano unitario", così il presidente della Regione Giovanni Toti, ospite a L'intervista di Maria Latella, ha risposto alla domanda sulla polemica nata dopo la diffusione delle immagini dei Navigli di Milano pieni di gente. Della stessa opinione è anche l'altro ospite, Dario Nardella, sindaco di Firenze, secondo il quale servono "regole semplici e uniformi", anche per i cittadini in modo che sappiano come comportarsi. "Siamo impazienti di ripartire", ha aggiunto. Tra i temi trattati da Toti e Nardella anche trasporti, turismo e Mes (VIDEOGLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - MAPPE E GRAFICI).

Nardella: "Cambieranno i tempi nelle città"

Agli ospiti Maria Latella ha chiesto anche in che direzione andrà il sistema dei trasporti. Il sindaco di Firenze ha risposto che "cambieranno i tempi delle città". Mentre alla domanda se un  imprenditore si senta più protetto se nel suo capitale entra la Regione, lo Stato o un ente pubblico piuttosto che un boss della criminalità organizzata, il presidente della regione Liguria è certo che si senta più tutelato dallo Stato, "purché si dimostri che siamo in grado di dare soldi con facilità e senza troppi cavilli".

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Usare il Mes, ma serve anche altro

Passando al Mes, il fondo Salva-Stati europeo che prevede 36 miliardi per l'Italia, il sindaco di Firenze è d'accordo a utilizzarlo anche se "l'Europa deve fare passi avanti anche attraverso un fondo, un sorta di vero e proprio piano Marshall". "L’Europa non deve perdere tempo" è l'appello lanciato da Nardella, mentre Toti è meno convinto sull'efficacia della misura. "Credo che il Mes descriva la debolezza e fragilità dell’Europa", ha detto, per poi aggiungere: senza altre alternative "prendiamolo, ma solo accanto a una legge che ci consenta di spenderlo".

Sul turismo "no ai corridoi unilaterali"

Riguardo agli accordi che alcuni Paesi europei stanno prendendo tra loro per garantire accesso di visitatori provenienti dall'estero, sia Toti che Nardella sono contrari a una strategia che non preveda un'azione unica riguardo a tutti i territori. Il sindaco di Firenze ha espresso preoccupazione per la situazione, affermando un netto "no a corridoi unilaterali". Per Nardella è necessario che "ci siano regole unitarie per tutta l’Europa". Dello stesso avviso è anche il presidente della regione Liguria che sostiene si debbano riaprire i Paesi "uniformemente" oppure "non si può fare come risiko che i Paesi si scambiano i turisti tra loro". Resta prioritario, però, per Toti "decidere intanto quando riaprire" l'Italia e le sue regioni tra loro.

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