Coronavirus, ministra Dadone a Sky Tg24: “A regime smart working al 30%”. VIDEO

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La titolare del dicastero della Pubblica Amministrazione dice che è “necessario fare bagaglio dell'esperienza acquisita in queste settimane” e implementare il lavoro da casa. E sullo scontro governo-Regioni per la fase 2 sottolinea: “Non strumentalizzare questo momento”

“La Pubblica Amministrazione non deve essere un freno per questo Paese ma un motore e uno slancio”. A parlare, ai nostri microfoni, è la ministra Fabiana Dadone (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA DIFFUSIONE IN ITALIA IN GRAFICI E MAPPE).

Implementare lavoro da casa

“Voglio che la Pubblica Amministrazione faccia bagaglio dell’esperienza che ha acquisito in queste settimane”, ha sottolineato la ministra. “Non è stato facile chiedere di lavorare in maniera completamente diversa, ma ora dobbiamo passare alla fase dello smart working a regime al 30% e vorrei che in questo la Pubblica Amministrazione cogliesse l’occasione e non nicchiasse nella comfort zone tornando alle vecchie abitudini, ma prenda questo slancio e afferri la possibilità di andare a un lavoro agile a regime al 30%, ma non soltanto nell’ottica della condizione migliore per il lavoratore di poter gestire i propri orari nell’ottica del risultato, ma proprio di fornire un servizio migliore ai cittadini” (Smart working, italiani hanno risparmiato 100mila euro, -60 tonnellate co2 - Italiani in smart working, 33% disponibile anche nel post emergenza).

In concorsi pubblici basta prove scritte a penna

Sui concorsi pubblici “dobbiamo velocizzare le procedure ma senza perdere la qualità. Velocizzare non significa banalizzare le prove, anzi significa innanzitutto che tutto deve essere su supporti informatici”. E ancora: “Servono prove preselettive che sappiano anche individuare le competenze trasversali. Oggi nel mondo del privato sono sempre ricercate la capacità di lavorare in gruppo, la team leadership, la capacità di gestione dello stress o il problem solving, questo tipo di competenze devono essere richieste anche in ambito pubblico”.

Non strumentalizzare Fase 2

E sulla polemica in atto tra governo e Regioni sulla Fase 2 la ministra della Pubblica Amministrazione dice: "Non mi piace l’idea di arrivare allo scontro con le Regioni ma non mi piace nemmeno che questa fase venga strumentalizzata da parte di alcuni governatori che fanno fughe in avanti pericolose per la salute dai cittadini. In questa fase serve togliersi la casacca politica ed evitare di fare uno scontro con il Governo solo perché è un Governo di un certo colore politico. Serve mettersi nei panni dei cittadini che guardano da casa e non riescono a capire perché una Regione apre tutti i bar, un’altra apre tutti i ristoranti mentre altre chiedono ancora la chiusura".

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