Coronavirus, Bonetti (Famiglia): “Ipotesi voucher per baby sitter e congedi per genitori”

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Il ministro della Famiglia: "In corso valutazioni economiche" su queste misure, "che si dovranno attivare fin da ora". La flessibilità chiesta dal governo all’Ue "deve essere messa in campo per sostenere le famiglie"

Voucher per le baby sitter e congedi straordinari per i genitori che si devono prendere cura dei figli a casa da scuola almeno fino al 15 marzo. Sono queste le due proposte su cui “ci sono in corso valutazioni economiche”, come ha anticipato il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti, ospite della trasmissione Circo Massimo su Radio Capital. “Sto pensando a possibilità di sostegno per i costi delle baby sitter, con i voucher - ha detto Bonetti -. Anche i nonni, che sono così preziosi nel welfare della nostra società, oggi vanno tutelati, dando la possibilità di evitare contagi tra bambini e nonni con congedi straordinari per i genitori. Sono misure che si dovranno attivare fin da ora”. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - DOMANDE E RISPOSTE)

Misure da finanziare con la flessibilità

Secondo la ministra, la flessibilità chiesta dal governo italiano all’Unione europea dovrebbe essere utilizzata per finanziare misure del genere. “All’Europa sono stati chiesti fondi, e la spesa che serve deve essere messa in campo per sostenere le famiglie”, ha proseguito Bonetti. “Avevamo già un voucher baby sitter - ha ricordato il ministro - che non era stato reintrodotto nella legge di bilancio”.

“Nessun parere contrario degli scienziati sulle scuole chiuse”

Bonetti è intervenuta anche sul presunto disaccordo del Comitato tecnico scientifico voluto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul provvedimento preso ieri dall’esecutivo che impone la chiusura di scuole e università fino al prossimo 15 marzo. “Non corrisponde al vero che sulla sospensione delle lezioni il Comitato scientifico avesse dato parere contrario. Non ci è stato riportato - ha detto il ministro -. È chiaro che dobbiamo evitare le modalità di contatto e prossimità delle persone e riorganizzare il vivere sociale, non annullarlo o bloccarlo”.

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