Italia Viva resta in disaccordo con gli alleati di governo sulla riforma del processo penale. Nobili: “Misura profondamente sbagliata”. Bellanova: “Crisi inevitabile se non si cambia metodo di lavoro”. Faraone: “Senatori pronti ad abbandonare Iv? Non siamo in vendita”
Gli alleati di governo non hanno ancora trovato una quadra sulla prescrizione, dopo il disegno di legge delega sulla riforma del processo penale approvato nel Consiglio dei ministri del 13 febbraio, a cui Italia Viva non ha partecipato in segno di polemica. Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, in un’intervista ad Avvenire ha detto che l’eventuale sfiducia al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, promotore della riforma della prescrizione, “è un nodo che affronteremo”. Al Corriere della Sera invece la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, sempre di Italia Viva, ha rassicurato dicendo che il tema “non è all’ordine del giorno” ma che una crisi di governo “è inevitabile se non si costruisce un metodo di lavoro che impedisca il precipizio del Paese”. Sul tema è intervenuto anche il presidente dei senatori di Iv, Davide Faraone, che su Facebook ha smentito la notizia di senatori pronti ad abbandonare il gruppo, dicendo che “siamo e restiamo donne e uomini non in vendita e ostinatamente riformisti”. Per Luciano Nobili, deputato di Iv, quella sulla prescrizione è una misura “profondamente sbagliata, che fa danno a tutti i cittadini condannandoli al fine processo mai”, come ha detto ai microfoni di Sky TG24.
Boschi: “È Conte a spingerci fuori”
Boschi ha anche negato l’ipotesi per Iv di non dare la fiducia al governo sul Milleproroghe: “Noi non abbiamo sfiduciato Conte. Il nostro obiettivo non è la crisi, ma la difesa dei diritti dei cittadini di fronte alla legge, a cominciare da quelli delle vittime. Abbiamo detto no al giustizialismo, non al Milleproroghe”. Sul presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che aveva lanciato segnali di distensione, Boschi dice di credere che le porte “Conte voglia più che altro aprirle ad altri. È legittimo. Ma è lui a spingerci fuori”. La richiesta di Iv al governo, prosegue la deputata, è “di non essere populisti, perché il populismo su immigrazione, economia e giustizia fa danni al Paese. Dovevamo governare in nome della discontinuità, ma su giustizialismo e decreti sicurezza siamo sempre fermi”. Infine un attacco al Partito democratico: “Il Pd ha scelto di tradire la linea dei nostri governi sulla giustizia per difendere M5s e Bonafede, che sono in difficoltà. Le prossime primarie temo che le vedremo su Rousseau, di questo passo”.
Bellanova: “Difficile trovare forza più responsabile della nostra”
Bellanova al Corriere ha spiegato che “l’unica priorità (di Italia Viva, ndr) è far ripartire il Paese e dare risposte alle emergenze che si chiamano crescita e lavoro. Avere lo stesso premier del governo Lega-M5s non significa consegnarsi alla continuità con le scelte precedenti: dai banchi parlamentari noi le abbiamo contrastate, forse il problema è di chi allora era con noi e oggi le accetta supinamente”, prosegue riferendosi ai dem. In merito all’ipotesi che Conte possa sostituire l’appoggio di Iv al governo con altri parlamentari, “si chiamerebbe trasformismo - prosegue la ministra -. E in ogni caso dubito che riesca a trovare una forza politica più responsabile, coerente e propositiva della nostra. Se ne è così certo, percorra questa strada senza indugio”.
Faraone: “Su Iv bullismo mediatico”
Si rivolge invece ai giornali il senatore Faraone. “Ogni mattina un quotidiano scrive che uno, due, oggi addirittura 7 senatori abbandoneranno Italia Viva e diventeranno ‘responsabili’. Ogni santo giorno vengono seppelliti da una, due, oggi addirittura sette pernacchie. Si chiama bullismo mediatico, azione di fiancheggiamento a chi pensa che in politica tutti abbiamo un prezzo - ha scritto il senatore di Iv su Facebook -. Se avessimo cercato la comodità, la poltrona, la garanzia del futuro saremmo restati dove eravamo, se abbiamo scelto un'altra strada è perché ci crediamo”.