Ritorno alle origini per i 5 stelle che protestano contro la commissione che deve decidere sul ripristino degli assegni a 700 ex senatori. Il capo politico chiama a raccolta militanti e sostenitori contro i privilegi della casta: "Facciamo sentire la voce del popolo"
Cittadini chiamati a raccolta a Roma, sabato 15 febbraio, per una manifestazione contro “la casta e i privilegi”. Il Movimento 5 stelle scende nuovamente in piazza a difesa della storica battaglia contro i vitalizi. E torna a chiedere la modifica della commissione del Senato, giudicata “parziale” e non super partes, che dovrà decidere sui circa 700 ricorsi di ex parlamentari contro il taglio ai vitalizi.
Crimi: "Non possiamo tornare al Medioevo dei partiti"
"Vi chiedo di tornare a far sentire la nostra voce, tutti insieme. Non la voce del solo M5s, non la voce di questo o quell'altro, ma la voce di un popolo che è stanco di regalare poltrone e pensioni a vita a vecchi politici di professione". Il capo politico reggente dei pentastellati, Vito Crimi, ha sottolineato che “Non possiamo tornare al Medioevo dei partiti" e ha assicurato che “il Movimento darà il massimo perché si tratta di una battaglia rispetto alla quale abbiamo costretto a seguirci forze di destra e sinistra". "La guerra che abbiamo iniziato dieci anni fa è ancora in corso” ha sottolineato la vicepresidente del Senato, Paola Taverna. “Una guerra gentile. Ma pur sempre una guerra! Contro soprusi e privilegi. Contro la casta. Contro chi non si accontenta mai. Adesso la vecchia classe politica si vuole persino tenere i vitalizi, ma noi non ci stiamo".
Le parole di Luigi Di Maio
Un invito raccolto dall'ex leader del Movimento e ministro degli Esteri Luigi Di Maio che, in una diretta Facebook, dice: "Sapevamo che il sistema voleva cancellare le nostre leggi ma allora c'è una sola risposta: il popolo italiano, che deve manifestare pacificamente contro questo osceno atto di restaurazione che inizia con questo atto di vitalizi. Io il 15 febbraio sarò con voi". E attacca: "Abbiamo fatto la prescrizione e vogliono cancellarla, abbiamo fatto il reddito di cittadinanza e vogliono un referendum per toglierlo".
La polemica
Non si placa dunque la polemica contro i componenti della commissione Contenziosi, con il Senato costretto nuovamente ad intervenire, ribadendo e assicurando l'autonomia dell'organismo. I 5 stelle tornano alla carica: "La vicenda dei vitalizi in Senato è grave, non può essere né negata né sottovalutata. È una battaglia di equità sociale su cui il Movimento 5 stelle ha speso ogni energia. Noi andiamo avanti con la massima determinazione", ha garantito il capogruppo a palazzo Madama, Gianluca Perilli. "La Commissione Contenziosa del Senato è macchiata da un conflitto di interessi, non può giudicare in piena serenità e indipendenza gli oltre 700 ricorsi presentati. L'istituzione Senato deve farsi carico di questo problema molto serio, bisogna ridare credibilità alla Commissione e al procedimento azzerando tutto e cambiando la composizione".
La risposta di palazzo Madama
Ma da palazzo Madama si precisa: "Un organo giurisdizionale come la commissione Contenziosa è autonomo e indipendente. Non può essere sciolto d’autorità, nè può interrompere la propria attività in virtù di una deliberazione che al momento non esiste ma è soltanto presunta".