Il ministro della difesa ai microfoni di Sky TG24 ribadisce l'impegno degli oltre seimila nostri militari nelle diverse missioni all'estero: "allentamento della tensione" sui fronti più caldi. Sul vertice voluto da Conte: importante dare segnale di unità del Paese
In Iraq “siamo impegnati in un’attività di allentamento della tensione”: il ministro della difesa Lorenzo Guerini, ai microfoni di Sky TG24, detta la linea e conferma l’impostazione delle nostre missioni all’estero, in questa fase di estrema tensione, sia in Iraq che sul fronte libico.
"L'Italia per l'allentamento della tensione"
“L’Italia ha tenuto questa posizione con tutti gli interlocutori ed è stato uno dei temi oggetto del mio confronto con il ministro della difesa irachena – spiega Guerini a Sky TG24 –, a lui ho chiesto una valutazione in ordine alla situazione in Iraq (dopo le recenti operazioni condotte dall’Iran, ndr) e ho detto che il nostro impegno passa attraverso la priorità della sicurezza dei nostri militari e dei nostri contingenti”.
Messaggio di unità del Paese per i nostri militari
Guerini si è soffermato anche sul vertice, voluto dal premier Conte, per compattare la classe politica sui diversi fronti aperti con le nostre missioni militari: “È un vertice voluto dal Presidente del Consiglio, rivolto a tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, di Camera e Senato. I temi oggetto dell’incontro saranno legati ad un’informativa sulla situazione in Iraq, in particolar modo sulla questione relativa alla sicurezza dei nostri contingenti, e ci sarà anche un passaggio sulla Libia. Penso che sia importante dare anche un messaggio, pur nella differenza delle posizioni politiche, di unità del paese per affrontare questi passaggi”, così conclude il ministro.
"In Libia lavoro importante e in sicurezza"
“Abbiamo oltre seimila militari italiani impegnati in tante missioni internazionali e guardiamo con attenzione alle loro condizioni sicurezza, che sono state tutte elevate” ricorda ancora Guerini. “In Libia abbiamo un nostro contingente a Misurata che sta facendo un importante lavoro dentro l’ospedale militare che è gestito dagli italiani. Anche lì il lavoro si svolge in condizioni di sicurezza. Seguiamo con attenzione giorno per giorno, ora per ora, ciò che si determina in quella regione, che è attraversata da un conflitto importante e che deve vedere da parte nostra massima attenzione per la sicurezza dei nostri soldati”, conclude il titolare del dicastero di via Arenula.