Elezioni regionali Calabria, Mario Occhiuto si ritira: "Sono abituato a costruire"

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Il sindaco di Cosenza ha accolto l'invito di Berlusconi a favorire Jole Santelli, candidata unitaria del centrodestra: "Non ho chiesto in cambio incarichi e non rivestirò alcun ruolo nell'ente regione". Il fratello Roberto: "Fi costretta a subire diktat della Lega"

"Calabresi carissimi, la mia corsa finisce qui". È con un post su Facebook che Mario Occhiuto annuncia il ritiro della propria candidatura alla presidenza della Regione Calabria, accogliendo così l’invito arrivato dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi (IL CANDIDATO DEL M5S - OLIVERIO FA UN PASSO INDIETRO - CALLIPO PER IL CENTROSINISTRA). "Sono abituato a costruire, non a distruggere", scrive il sindaco di Cosenza, che aggiunge: "Non ho chiesto in cambio incarichi per me stesso e non rivestirò alcun ruolo nell'ente regione" (LE REGIONALI DEL 2020 - LA MAPPA DI CHI GOVERNA LE REGIONI - TUTTI I GOVERNATORI). Dal fratello Roberto, parlamentare di Forza Italia, arrivano invece parole dure sulla Lega, che ha messo il veto sul nome del primo cittadino di Cosenza: “Il mio partito, Forza Italia, è stato costretto a subire il diktat di un alleato che non conosce il territorio e impone le sue decisioni sfruttando vicende ed equilibri che con la nostra realtà c’entrano poco o nulla”.

La rinuncia in favore di Jole Santelli

Occhiuto ha deciso di rinunciare alla corsa per la poltrona di governatore per favorire una candidatura unitaria - in favore di un'altra esponente FI, Jole Santelli - del centrodestra. "Su suggerimento di tanti amici coinvolti e dopo l'ennesima sollecitazione del presidente Berlusconi - spiega il sindaco di Cosenza - ho deciso di farmi da parte. Silvio Berlusconi è una persona a me cara, che ho sempre stimato e ammirato, e oggi al punto in cui siamo ho giudicato il suo invito giusto e sensato". Occhiuto poi aggiunge di aver "proposto alla candidata a presidente Jole Santelli di recepire nel suo programma quelle idee su cui tanto avevamo puntato riguardo alla svolta ecologica e ai nuovi investimenti creativi e innovativi. E le ho chiesto di farsi parte attiva, una volta eletta, per l'accelerazione dei cantieri con opere in corso nella città di Cosenza e per l'avvio delle procedure per la realizzazione del nuovo Ospedale sul sito da noi proposto". “La mia corsa solitaria - dice - sarebbe sembrata quasi una ritorsione o una ripicca. Ho condotto una dura battaglia e sono stato sconfitto. Questa è la verità".

Il fratello Roberto: "Una ferita profonda, dinamica ingiusta"

Dopo aver ringraziato Berlusconi, in un lungo messaggio su Facebook Roberto Occhiuto parla di “una ferita profonda, che non potrà essere lenita da incarichi o ruoli di qualunque genere, che peraltro ho già avuto occasione di rifiutare”. "Sono convinto - scrive il vicepresidente dei deputati di Fi - che la dinamica che ha portato alla scelta del candidato Presidente della Regione Calabria sia profondamente ingiusta e molto triste. Tuttavia, anni di militanza nel centrodestra e il desiderio di non rompere un'unità che può assicurare alla nostra regione un'alternativa concreta alla sinistra, hanno prevalso in me su tutto il resto".

La lettera di Berlusconi

Sul nome di Mario Occhiuto pesava, come ricordato dal fratello, anche il veto della Lega. Così ieri Berlusconi ha scritto una lettera ai fratelli Occhiuto, per convincerli a non correre da soli con una lista autonoma e a rinunciare a "scelte che avvantaggerebbero solo i nostri avversari”. "Mi auguro - anzi conoscendo il Vostro amore disinteressato per la Calabria mi permetto di dire che sono certo - che pur nella comprensibile amarezza personale vorrete continuare il Vostro percorso con noi, per un centrodestra unito", ha detto il leader di FI nella lettera, aggiungendo: “Vi sono dei momenti nei quali un leader deve assumersi responsabilità anche dolorose, nei confronti di amici stimati. In questo caso, ho dovuto far prevalere la necessità di tenere unita la coalizione, pensando al bene dell'Italia, di Forza Italia, della coalizione di centro-destra e soprattutto della Calabria, la terra che Voi tanto amate”.

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