Giustizia, Bonafede: blocco prescrizione dal primo gennaio. Accordo su intercettazioni

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All'uscita da un vertice di maggioranza, il ministro si è detto soddisfatto. "Da gennaio entra in vigore la riforma, poi ci incontreremo per parlare della riduzione dei tempi del processo penale"

Al termine di un vertice durato circa tre ore, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si detto "orgoglioso" che la riforma targata M5s (COSA PREVEDE) entrerà in vigore come previsto dal primo gennaio. "Poi ci incontreremo l'8 gennaio per parlare della riduzione del processo penale", ha aggiunto. Favorevole al rinvio, oltre a Italia viva è anche il Pd, che nel corso della riunione, con Maria Elena Boschi, avrebbe insistito a lungo su questo tema incontrando il 'no' di Bonafede. Sul "tema della riforma del processo penale abbiamo detto che non ci soddisfa come entrerà in vigore la riforma della prescrizione. Abbiamo riproposto necessità durata ragionevole dei processi perchè i cittadini ne hanno diritto. Non c'è stata quindi una convergenza finale, tanto che abbiamo deciso di rivederci l'8 gennaio", ha detto Walter Verini, uscendo daPalazzo Chigi.

Accordo sulle intercettazioni

"Secondo l'accordo che abbiamo raggiunto sulle intercettazioni non cambia niente", ha poi spiegato il Guardasigilli. Per quanto riguarda la loro pubblicazioneche l'intesa raggiunta dalla forze della maggioranza dovrebbe confluire nel Milleproroghe atteso sabato sul tavolo del Consiglio dei ministri con correzioni "sulle parti che ci vedevano distanti"."Sono molto soddisfatto, la maggioranza si sia dimostrata compatta su un tema delicato", ha aggiunto Bonafede, adottando un "approccio non ideologico ma pragmatico".

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