Il tribunale dei ministri di Catania chiede al Senato l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro dell'Interno, contestandogli il reato di sequestro di persona. Di Maio: "Favorevoli. Non è come il caso Diciotti". La Lega: "Commento da piccolo uomo"
Matteo Salvini rischia nuovamente il processo. Secondo l’accusa contestata dal tribunale dei ministri di Catania, che ha chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere per sequestro di persona, il leader leghista "abusando dei poteri" da ministro dell'Interno avrebbe "privato della libertà personale i 131 migranti bloccati a bordo della nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio" successivo, quando è arrivato il via libera allo sbarco nel porto di Augusta (Siracusa). Ma se per il caso Diciotti, il M5s votando contro aveva evitato il processo all’allora ministro, stavolta Luigi Di Maio fa sapere che il Movimento stavolta dirà sì all’autorizzazione a procedere. L’annuncio del capo dei pentastellati provoca l’ennesimo aspro scontro fra i due ex alleati di governo. Intanto, sulla vicenda Gregoretti, la Giunta per le Immunità del Senato è convocata per domani, giovedì 19 dicembre, alle 13.30.
Di Maio: “Caso Diciotti fu atto di governo”
Secondo Di Maio ”il caso Diciotti fu un atto di governo perché l'Ue non rispondeva e servì ad avere una reazione, che poi arrivò. Quello della Gregoretti, dopo un anno, fu invece un atto di propaganda, perché il meccanismo di redistribuzione era già rodato e i migranti venivano redistribuiti in altri Paesi Ue. È questa la differenza enorme tra i due casi, la differenza enorme tra la realtà e la bugia”.
La Lega a Di Maio: “Commento da piccolo uomo”
Per il deputato leghista ed ex sottosegretario al Viminale Nicola Molteni "il commento di Di Maio alla vicenda Gregoretti è da piccolo uomo. Più che l'onore potè la poltrona". In mattinata il leader del Carroccio, dando notizia della richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti aveva detto: "Sono curioso di vedere che posizione terrà il Movimento Cinque Stelle che sulla vicenda analoga della Nave Diciotti votò contro la richiesta del Tribunale dei Ministri”.
Il caso della nave Gregoretti
Lo sbarco della nave Gregoretti avvenne dopo che fu raggiunto un accordo per la distribuzione dei migranti in altri cinque paesi Ue e in strutture messe a disposizione da vescovi italiani. La Procura di Catania nella richiesta di archiviazione aveva scritto che "l'attesa di tre giorni non può considerarsi una illegittima privazione della 'libertà'", visto che le "limitazioni sono proseguite nell'hotspot di Pozzallo" e che "manca un obbligo per lo Stato di uno sbarco immediato". Inoltre, aveva osservato il pm, "le direttive politiche erano cambiate" e dal 28 novembre il Viminale aveva espresso la volontà di assegnare il Pos e di "farlo in tempi brevi", giustificando "i tempi amministrativi" per attuare lo sbarco dei migranti "con la volontà del ministro Salvini di ottenere una ridistribuzione in sede europea". Inoltre sulla nave "sono stati garantiti assistenza medica, viveri e beni di prima necessità" e "lo sbarco immediato di malati e minorenni". Tesi non condivisa dal Tribunale dei ministri che contesta a Salvini anche di avere ""determinato consapevolmente l'illegittima privazione della libertà personale" dei migranti "costretti a rimanere in condizioni psicofisiche critiche" sulla nave Gregoretti.