Secondo il Corriere della Sera, il gesto del deputato leghista a Montecitorio - dove giovedì scorso ha chiesto la mano alla compagna – era una “recita” perché le nozze erano già state fissate. Ci sarebbero anche la data e il ristorante prenotato lo scorso settembre
Qualche giorno fa il gesto di Flavio Di Muro, deputato leghista che durante il suo intervento alla Camera ha chiesto alla compagna di sposarlo, ha suscitato diverse polemiche. Qualcuno - come il presidente di Montecitorio Roberto Fico - l’ha bollato come inopportuno, altri l’hanno trovato romantico. Ora, però, il Corriere della Sera getta ombre sull’autenticità della proposta. Il matrimonio, infatti, pare fosse già stato fissato da tempo.
Il matrimonio già fissato da tempo
Il giornale di via Solferino parla di “proposta finta” e di “recita”. Racconta che le nozze erano già state fissate per “il 5 settembre nella cattedrale di Ventimiglia alta”, che lo scorso settembre è stato prenotato anche il ristorante per il ricevimento e che “in città lo sapevano tutti, da tempo”. La coppia avrebbe già partecipato anche al corso prematrimoniale.
La proposta in Parlamento
La proposta di Di Muro in Parlamento, quindi, sarebbe solo una replica. Giovedì scorso, durante l’esame del decreto legge per la ricostruzione post terremoto, il deputato leghista aveva usato il suo tempo per dire: “Questo non è un giorno come tutti. Questo per me è un giorno speciale. Elisa, mi vuoi sposare?”. Poi aveva aperto una scatola contenente un anello. La compagna si trovava in tribuna e aveva detto sì.