Archiviate le accuse di omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio nei confronti dell’ex ministro dell’Interno e del capo di Gabinetto Piantedosi nel caso della nave Alan Kurdi: per i giudici lo Stato di primo contatto è quello della nave stessa
“Lo Stato di primo contatto non può che identificarsi in quello della nave che ha provveduto al salvataggio’’: questo almeno stabiliscono “alla lettera” Convenzioni e accordi. Così ritiene il tribunale dei ministri di Roma che, anche per questo motivo, il 21 novembre ha archiviato le accuse di omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio nei confronti dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini e del capo di Gabinetto Matteo Piantedosi. Accuse che erano legate all'aver negato lo sbarco ai 65 migranti che si trovavano a bordo della nave tedesca Alan Kurdi, della Ong Sea Eye, nell’aprile scorso. Le motivazioni, rivelate dal Corriere della Sera, stabiliscono di conseguenza che se una nave che raccoglie i naufraghi batte ad esempio bandiera tedesca, è alla Germania che deve rivolgersi per ottenere l'approdo.
"La normativa non è chiara"
Certo, rilevano i magistrati, poi entra in gioco il concetto di ''porto sicuro'', non sempre facilmente identificabile. E ''l'assenza di norme di portata precettiva chiara applicabili alla vicenda non consente di individuare, con riferimento all'ipotizzato indebito rifiuto di indicazione del Pos (Place of safety), precisi obblighi di legge violati dagli indagati, e di conseguenza di ricondurre i loro comportamenti a fattispecie di rilevanza penale’'. Il tribunale sottolinea inoltre che quando - come nel caso della Alan Kurdi, e come spesso accade - le coste di quel Paese sono troppo lontane, ''la normativa non offre soluzioni precettive idonee ai fini di un intervento efficace volto alla tutela della sicurezza dei migranti in pericolo’’.
Salvini: "Una volta tanto… Sono contento"
"Una volta ogni tanto capita anche questo…”, è il commento di Salvini. ”Sono contento che un Tribunale riconosca che una Ong tedesca deve portare in Germania" i migranti che ha soccorso, "una francese in Francia, una norvegese in Norvegia”, aggiunge il leader della Lega. "Intanto il terzo mese del governo di sinistra si chiuderà per la terza volta consecutiva con un numero maggiore di sbarchi rispetto all'anno scorso. Non solo sull'economia ma anche sulla sicurezza e sull'immigrazione è un governo o di incapaci o di complici”, attacca.
L’appello di Msf: "Ue fermi punizione collettiva rifugiati"
Intanto il presidente di Medici senza Frontiere, Christos Christou, reduce da una visita ai campi profughi di Lesbo e Samo, in conferenza stampa a Bruxelles ha lanciato un appello: “L'Unione europea deve fermare subito la politica deliberata di punizione collettiva inflitta a persone che cercano solo la salvezza in Europa" e vengono invece "intrappolate a migliaia sulle isole greche in condizioni disumane”. Msf chiede di "evacuare i più vulnerabili dai campi e sistemarli in alloggi sicuri con accesso ai servizi sanitari di base".