Plastic Tax, Di Maio la difende: “Dibattito surreale”. Critici Renzi e centrodestra

Politica

Il capo politico del M5s spiega il provvedimento inserito in manovra: “Serve a dare una scossa, a invertire la rotta”. Il ministro Gualtieri: “È imposta di scopo”. Dalla maggioranza dissenso di Iv. E il tema accende lo scontro in vista delle Regionali in Emilia-Romagna

La manovra 2020 si appresta ad approdare in Parlamento, ma intanto continuano le polemiche politiche su alcune misure cardine. Una delle novità introdotte dal testo della legge di Bilancio è la “Plastic tax”, un’imposta che si intende applicare su una serie di prodotti in plastica. Critiche sono arrivate dal centrodestra ma anche da forze di governo come Italia Viva. In difesa del provvedimento si sono espressi il ministro dell’Economia Gualtieri e il leader del M5s Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri ha scritto un lungo post su Facebook dicendo che “è nato un dibattito surreale sulla plastic tax, quindi vorrei mettere le cose in chiaro” (TUTTE LE CIFRE DELLA MANOVRA).

Di Maio difende la plastic tax

Il capo politico del M5s ha scritto: “Abbiamo visto partiti politici che per anni ci hanno detto: ‘rispettiamo l’ambiente, amiamolo, pensiamo al futuro’. E nel frattempo però trivellavano i mari, inauguravano nuovi inceneritori, rievocavano il nucleare. La Lega lo ha fatto anche al governo insieme a noi e li abbiamo sempre fermati. Per questi signori qui l’ambiente è un pozzo per fare soldi e basta”. Poi prosegue: “Oggi per la prima volta c'è un governo che ci mette la faccia. Che ai cittadini ha promesso un Green New Deal, un grande piano per l’ambiente: vero, concreto, davvero per il futuro dei nostri figli e delle nostre imprese. La plastic tax, come la chiamano, serve a questo. Serve a dare una scossa, serve a invertire la rotta. Non promuovi l’ambiente parlando, lo promuovi facendo delle scelte. I soldi di uno Stato non sono infiniti, vanno re-distribuiti e la politica serve a questo. Il MoVimento 5 Stelle la sua scelta l’ha fatta tanto tempo fa: difendere l’ambiente, introdurre nuovi meccanismi per rimettere la nostra economia su un binario più sostenibile e continuare a crescere. È un dovere di chi rappresenta le istituzioni pensare alle future generazioni. Non è una colpa. Ripeto: è un dovere. E noi siamo fieri di onorarlo” (LE POLEMICHE POLITICHE NELLA MAGGIORANZA).

Gualtieri: tassa su plastica è imposta di scopo

Anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha difeso il provvedimento. In un’intervista su La Stampa ha detto che "la manovra è un lavoro condiviso e sorprendono le critiche nella maggioranza, sarebbe meglio evitare di fare opposizione al posto di Salvini". Quanto alle tasse, secondo Gualtieri le uniche "veramente nuove" sono quelle sulla plastica usa e getta, sugli zuccheri nelle bevande e sui giganti del web. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà (M5S) ha aggiunto che "il governo è nato lanciando il Green New Deal, parlando di riforme che portino a inserire l'ambiente in Costituzione e ascoltando le spinte che arrivano dalle nuove generazioni. La plastic tax non deve essere messa in discussione: è un passo importante per iniziare un nuovo corso".

Le critiche da Renzi e dalle opposizioni

Italia Viva ha già annunciato modifiche alla manovra e tenterà la battaglia per abolire quota 100 e per eliminare le “microtasse”, dalla sugar alla plastic tax. Contrari alla tassa anche i partiti di opposizione di centrodestra. La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha parlato di un provvedimento “per fare cassa sulla pelle di aziende e cittadini italiani”. Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha annunciato battaglia: “Noi diciamo, con forza e determinazione: via la Plastic Tax”.

Lo scontro in vista delle Regionali in Emilia-Romagna

La Plastic tax ha acceso anche lo scontro politico in vista delle prossime elezioni regionali, quelle che si terranno in Emilia Romagna a gennaio. La candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, ha attaccato la tassa: "Il governo amico di Bonaccini sta preparando una manovra ammazza-Emilia Romagna". Secondo l’esponente leghista, la plastic tax rischia di "colpire il distretto del biomedicale di Mirandola”. Anche Matteo Renzi ieri ha citato Bonaccini: "Andate a chiedere a lui, che guida la prima Regione italiana per imballaggi, la stessa che andrà al voto a fine gennaio, se è d'accordo o meno con la legge sulla plastica”. E Bonaccini, il presidente dell'Emilia-Romagna, governatore uscente al quale il centrosinistra si aggrappa, sperando ancora in un accordo in extremis con il M5s, ha a sua volta criticato alcune misure contenute nella manovra. In particolare, il provvedimento sulle auto aziendali e la plastic tax. "Sulla plastica ho interessato il governo, affinché le misure a cui sta pensando non danneggino un settore così importante in Emilia-Romagna”. 

Cosa è la Plastic tax

La proposta di tassare la plastica è contenuta già nel Documento programmatico di bilancio (DpB) – uno dei documenti preliminari rispetto alla prossima legge di Bilancio. Tra le misure per "Promuovere la sostenibilità dell'ambiente", il Dpb inserisce la «Introduzione di un’imposta sugli imballaggi di plastica con decorrenza dal 1° giugno 2020 (aliquota 1 euro per kg)". L'imposta deve essere pagata "al momento della produzione" e dell'importazione in Italia, mentre non è dovuta per le plastiche esportate dal fabbricante. Sono inoltre escluse dall'imposta le plastiche compostabili. È lunga la lista dei prodotti monouso su cui si applicherà la tassa. Nell'elenco ci sono bottiglie, buste (ad esempio dell’insalata), vaschette per gli alimenti in polietilene. Ma anche il tetrapak del latte o i contenitori dei detersivi.  Come si legge nella relazione che accompagna la bozza della manovra, saranno soggetti alla tassa anche il polistirolo e i tappi e le etichette di plastica. Esclusi, oltre alle siringhe, i prodotti riutilizzabili come le taniche o i contenitori per la custodia di oggetti. Secondo le tabelle di sintesi allegate al testo della Legge di Bilancio, la tassa sulla plastica vale 1,079 miliardi nel 2020, visto che si applica da metà anno, e 2,192 miliardi nel 2021.

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