In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Di Maio a Pompeo: "I dazi ci preoccupano molto. Difenderemo imprese con tutte le forze"

Politica

Il segretario di Stato americano, in visita in Italia, avverte il ministro degli Esteri: "La Cina è una minaccia". Poi i ringraziamenti al nostro Paese per "la leadership efficace in Libia". Mentre sull'Ucrainagate garantisce: "Non tollereremo intimidazioni"

Condividi:

"Il tema dei dazi ci preoccupa". A lanciare l’avvertimento è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dopo il colloquio con il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, a Roma. (COSA SONO LE TASSE DOGANALI) "Abbiamo imprese che vivono di export. Le nostre aziende devono potere avere certezze e tra queste c'è il rapporto commerciale con gli Usa", ha spiegato il leader del M5s. Pompeo, a sua volta, ha ricordato che "l’Italia è un Paese sovrano", ma ha sottolineato che anche nel nostro Paese "la Cina ha un approccio predatorio negli scambi commerciali, negli investimenti" e per questo è "una minaccia comune" (L'IMPATTO SUL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO).

Di Maio: "Difenderemo le imprese con tutte le forze"

Di Maio ha colto l’occasione anche per ricordare che, "in un momento in cui l'economia rallenta, le nostre imprese devono avere certezze e noi non faremo sconti nel difendere le imprese italiane con tutte le nostre forze". 

Pompeo su Ucrainagate: "Non tollereremo intimidazioni"

Nel colloquio fra il ministro degli Esteri e Pompeo, spazio anche alla questione libica e alla politica estera. "Siamo molto grati all'Italia per la sua leadership efficace in Libia e Africa del Nord", dobbiamo essere "uniti contro l'aggressione dell'Iran" e "voglio ringraziare Roma per le sanzioni contro la Russia finché la situazione non cambia", ha detto il segretario di Stato. Mentre sull’Ucrainagate, ha spiegato: "Le domande poste a noi violano in maniera profonda la separazione dei poteri. Risponderemo al nostro obbligo costituzionale ma in modo che siano in linea con il sistema americano e non tollereremo intimidazioni" (LE TAPPE). Il riferimento è al suo veto agli interrogatori di cinque dirigenti del dipartimento di Stato nell'indagine d'impeachment contro Donald Trump.

Su 5G preoccupazioni comuni per Italia e Usa

L’incontro è stato anche il momento che ha permesso a Di Maio di ricordare che Washington e Roma condividono "le preoccupazioni su determinate infrastrutture strategiche come il 5G. Non abbiamo nessuna intenzione di partecipare ad accordi commerciali che possano ledere la nostra sovranità come Stato". Ma ha ricordato che "la nuova normativa in Italia ci rende tra i più avanzati sulla sicurezza in Europa".