"Reddito di cittadinanza all’ex Br Saraceni": polemiche

Politica

Secondo il quotidiano La Verità, la ex terrorista, condannata a 21 anni e mezzo di carcere per l'omicidio di Massimo D'Antona e attualmente ai domiciliari, starebbe ricevendo più di 600 euro al mese. "Provo grande senso di ingiustizia", le parole di Olga D'Antona

Sta suscitando non poche polemiche l’indiscrezione riportata dal quotidiano La Verità secondo cui l’ex terrorista brigatista Federica Saraceni, condannata a 21 anni e mezzo di carcere per l'omicidio di Massimo D'Antona e attualmente ai domiciliari, starebbe ricevendo in questi mesi il reddito di cittadinanza. "Ho provato un grande senso di ingiustizia. Non sempre quello che è legale è giusto”, ha affermato a Radio Capital Olga D’Antona, la moglie del giuslavorista ucciso nel 1999. "L'ingiustizia non la subisco io, ma - ha aggiunto - la subiscono tutti i cittadini. La norma va rivista". I parlamentari della Lega hanno annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro.

Lega: "Insulto a parenti vittima"

"Come parlamentari della Lega abbiamo depositato una interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro, perché riteniamo una cosa indegna di uno Stato civile che gente che si è macchiata di reati gravissimi contro lo Stato possa ricevere aiuti economici da quello stesso Stato cui si era dichiarato guerra”, ha dichiarato Rossano Sasso, cofirmatario dell'interrogazione parlamentare insieme ai colleghi Durigon e Murelli. ”Chi ha attaccato lo Stato e il nostro ordinamento, teorizzando, incitando e materialmente ponendo in essere fatti gravissimi contro la nostra democrazia - ha aggiunto Sasso - non dovrebbe vedere un centesimo di soldi pubblici, altro che reddito di cittadinanza”.

Fdi: "Scandaloso"

Per la deputata di Fratelli d'Italia Wanda Ferro, la vicenda "non ci sorprende perché abbiamo più volte denunciato che il sussidio sarebbe finito anche nelle tasche di delinquenti. Come Fratelli d'Italia abbiamo presentato diversi emendamenti per scongiurare questo rischio, ma sono stati puntualmente bocciati dalla maggioranza. Oggi scopriamo che una terrorista condannata per un crimine orrendo riesce a prendere dalle tasche degli italiani perbene più di 600 euro al mese solo perché la legge consente di assegnare il sussidio anche a feroci criminali se la loro condanna definitiva risale a più di dieci anni prima. Ma soprattutto non comprendiamo quale proposta di lavoro la Saraceni potrà accettare visto che si trova sottoposta alla misura degli arresti domiciliari". "Si tratta di un fatto gravissimo - ha concluso Wanda Ferro - rispetto al quale interrogheremo il governo, chiedendo la revoca immediata del sussidio e la modifica della normativa”.

Madia (Pd): "Caso che dimostra che il reddito è norma sbagliata"

Critche anche da parte di esponenti del Pd. "Il caso della brigatista Saraceni che attualmente può percepire il reddito di cittadinanza, rende chiaro che la norma è sbagliata e su questo punto bisogna intervenire. Ho presentato una interrogazione sul caso”, scrive la deputata dem Marianna Madia.

Chi è Federica Saraceni

Federica Saraceni ha fatto parte dell'organizzazione armata di sinistra denominata Nuove Brigate Rosse. Arrestata il 24 ottobre 2003, è stata rinviata a giudizio e poi condannata, in via definitiva, a 21 anni e sei mesi di reclusione nel processo per l'omicidio del docente universitario e dirigente pubblico Massimo D'Antona.

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