Discorso di Salvini a Pontida: "Questa è l’Italia che vincerà". Video

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"L'odio e la paura non abitano a Pontida", ha detto il leader della Lega. Dal palco, ha promesso una flat tax al 15% "per chi lavora e crea lavoro". E sui migranti: "L'Italia torna ad essere un campo profughi. Se smonteranno il decreto sicurezza faremo un referendum"

"Questo è un giorno di festa perché l'odio e la paura non abitano a Pontida, non cambierei la mia vita con un Conte e un Di Maio qualunque". Parla davanti a una folla immensa, Matteo Salvini. Una folla mai vista, dicono gli organizzatori, quella che sin dalle prime ore di oggi ha affollato il prato di Pontida (LE FOTO). Dal palco, accolto sulle note del “Nessun dorma”, il leader della Lega, ex ministro dell’Interno, parla del governo Conte bis, del decreto sicurezza e dei migranti. Parla di tasse ("l'unica vera emergenza è ridurle"), della Flat tax al 15% e degli italiani ("60 milioni di presunti innocenti"). Guarda al futuro, alle urne, e pensa alle prossime Regionali: "E’ questa l’Italia che vincerà", dice (IL LIVEBLOG DELL'EVENTO). "Sfideremo i traditori", afferma, e apre ai delusi: "E' il momento di aprire le porte della Lega agli italiani di buona volontà schifati dal tradimento di chi ha svenduto il Paese". Occorre avere pazienza, "toccherà a noi", promette.

"Sfideremo i traditori"

"La politica senza cuore e senza passione è solo uno scambio di merce e di poltrone, e qua non ci sono poltronari, ma solo donne e uomini con dei valori", dice. “Vi invito ad essere determinati, coraggiosi e ad esercitare pazienza perché non possono scappare dal voto all'infinito". Noi, aggiunge, “rispondiamo col sorriso a chi viene a provocare, a chi insulta e minaccia, vuole imbavagliare un popolo e un'idea. Non vogliamo elemosina ma lavoro per i nostri figli, su questo sfideremo i traditori nei palazzi". E ancora: “Preferisco cedere ai traditori 7 ministeri oggi perché ce li riprenderemo tra qualche mese con gli interessi".  

Flat tax al 15% appena torniamo a governare

Il primo provvedimento della Lega, quando tornerà al voto, sarà quello della flat tax al 15% "per chi lavora e per chi crea lavoro”. Sì, perché la Lega tornerà presto a governare, dice Salvini. Che ha già le idee chiare su come intende procedere: "Ogni mese faremo un'iniziativa diversa in ogni regione italiana". E sui migranti attacca: "L'Italia torna ad essere un campo profughi. Se smonteranno il decreto sicurezza sarà un'altra occasione di referendum". Insomma, afferma, "possono rimandare quanto vogliono, ma presto 30 milioni di italiani andranno al voto e noi resteremo loro vicini”: il riferimento è alle prossime Regionali. Prime fra tutte quelle umbre sulle quali, in queste ore, è al lavoro anche l’ex alleato di governo, il ministro Luigi Di Maio. "Su Di Maio – dice il leader del Carroccio - non cambio idea, è un amico anche se cambia fronte. Ma non condivido le sue scelte: mi spiace vedere che l'evoluzione dei 5 stelle si trasformi nel cappello in mano in Umbria per una poltrona". E manda un avvertimento: “Mettetevi con chi volete tanto il popolo vi manda a casa”. Conclude poi il suo intervento rilanciando l’appuntamento in piazza a Roma. "Il 19 ottobre ci sarà la festa dell'orgoglio nazionale".

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