Il premier da Bruxelles prova a dettare i tempi per completare la squadra. In attesa che si definisca l’esecutivo, la conferenza dei capigruppo alla Camera rinvia sulla legge che stabilisce la diminuzione di deputati e senatori
Dopo la fiducia ottenuta anche al Senato, il nuovo governo punta a riempire presto le caselle ancora vuote. Ed è proprio il premier Giuseppe Conte a provare a scandire i tempi. "Domani sarebbe buono riuscire completare la lista della squadra" dei 42 sottosegretari "per essere attivi quanto prima”, ha detto il premier Giuseppe Conte a Bruxelles dove ha incontrato Ursula Von der Leyen, presidente della commissione Europea. Potrebbe essere dunque giovedì il giorno cruciale, anche perché pare che i nodi all’interno del M5s siano stati sciolti e che il leader Luigi Di Maio abbia in mano una lista di nomi che dovrà scremare per arrivare ai 22-23 sottosegretari che spettano ai pentastellati. Gli altri 17-18 saranno indicati dal Pd, 1 o 2 da LeU (I POSSIBILI SOTTOSEGRETARI). In attesa che si completino i ranghi dell’esecutivo, slitta il taglio del numero dei parlamentari: la discussione e il voto non saranno calendarizzati prima di fine mese.
La lista consegnata a Di Maio
Tornando alla partita dei sottosegretari, fonti parlamentari M5s alla Camera confidano che il capo politico Di Maio possa sciogliere la riserva giovedì o, al più tardi venerdì. Tra gli altri si fanno i nomi di Laura Castelli e Stefano Buffagni, rispettivamente come vice ministra e sottosegretario al Ministero dell’Economia. Altro nome che viene fatto per Via XX Settembre è quello di Alessio Villarosa.
Ottimismo a Palazzo Chigi
Fonti parlamentari Dem parlano di contatti continui e incontri informali per completare l’esecutivo. Anche fonti di Palazzo Chigi definiscono "ottimo" il clima nella squadra di governo e parlano di un "lavoro che va avanti con spirito collaborativo". Parole che sembrano avvalorare l'idea di una soluzione a breve. Sul fronte Pd, circolano anche i nomi di Andrea Martella per la delega all’editoria, Lia Quartapelle per il ministero degli Esteri, Antonio Misiani per l’Economia.
Il rinvio del taglio dei parlamentari
Per quanto riguarda la legge sul taglio di deputati e senatori voluta dal M5s, ci sarà ancora da attendere. L'Aula della Camera riprenderà i suoi lavori il prossimo 17 settembre con la discussione generale su quattro ratifiche di altrettanti trattati internazionali. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio in attesa che vengano nominati i sottosegretari, importanti per garantire regolarmente l'esame dei provvedimenti in commissione. A settembre, dunque, non sarà esaminato il testo sul taglio dei parlamentari. Le ratifiche ai trattati, infatti, verranno votate il 18 settembre. Entro la fine del mese, presumibilmente il 25 settembre, si terrà una nuova capigruppo per l'elaborazione del programma trimestrale dei lavori.