Il leader della Lega chiede l'immediata convocazione delle Camere. Contestazioni a Catania e a Siracusa. Zingaretti respinge ogni ipotesi di intesa coi 5 Stelle e frena: "Ipotesi pasticciate ci riproporrebbero il problema tra poche settimane". LE ULTIME NOTIZIE: DIRETTA
Nardella appoggia Renzi: elezioni a ottobre sarebbero dannose
"Ho letto con molta attenzione ed interesse la sua intervista. Io credo che sarebbe opportuno, per non dire necessario, che tutto il Pd ragioni su questa proposta in modo unitario e senza lasciarsi andare in personalismi ed individualismi, perché le elezioni ad ottobre sarebbero a mio avviso dannose". Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine della celebrazione dei 75 anni della Liberazione della città, commentando la posizione sul futuro del Governo espressa dall'ex premier Matteo Renzi, che stamani è intervenuto all'avvio delle celebrazioni a Palazzo Vecchio. Elezioni a ottobre, ha spiegato il sindaco, che "per altro mi paiono anche inverosimili, visto che ancora non è stata neanche decisa la data per quanto riguarda la sfiducia al presidente del Consiglio Conte. Non vedo come vi possano essere i tempi per andare a votare ad ottobre".
M5s: Salvini fa saltare anche commissione inchiesta su Bibbiano
La Lega fa saltare anche la Commissione d'inchiesta sugli affidi: è questo il titolo del post sul Blog delle Stelle di Maria Edera Spadoni, vice Presidente delle Camera. "I cittadini italiani, in particolare quelli della Val d'Enza e tutti coloro che si erano interessati al tema degli affidi dopo lo scandalo scaturito dall'inchiesta 'Angeli e Demoni', devono sapere - spiega - che con la caduta del Governo Conte per colpa di Salvini si interromperà anche il lavoro iniziato sul tema dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede" (Cosa sappiamo del caso Bibbiano). "Ora - prosegue - Salvini avrà la faccia tosta di ripresentarsi a Bibbiano e in Val d'Enza a dire che a lui interessano bambini e famiglie? Evidentemente al leader della Lega interessano solo le poltrone non il bene comune".
Di Stefano (M5s) a Sky Tg 24: per tagliare i parlamentari bastano due ore
Solo dopo il taglio dei parlamentari si potrà andare al voto, ha ribadito il sottosegretario pentastellato. Salvini causerà l'aumento dell'Iva perché non si riuscirà a fare una manovra nei tempi giusti, ha aggiunto il sottosegretario alla Giustizia parlando pochi istanti fa ai microfono di Sky Tg 24.
Sibilia (M5s) chiede le dimissioni immediate dei ministri Lega
"Bella sta cosa. La Lega ha detto che la maggioranza non c'è più, che il governo non c'e' più. Hanno pure sfiduciato Giuseppe Conte. Stanno accusando in lungo e in largo gli altri di essere attaccati alle poltrone. E come mai allora i suoi ministri sono ancora con il culo inchiodato alle poltrone? Se non c'è maggioranza, non c'è governo: gli fa schifo Conte, allora se ne vadano. Basta occupare quelle poltrone. Vero e' che non si noterebbe la differenza, ma siate coerenti. Si dimettano i ministri Lega e si voti per il taglio di 345 parlamentari. Poi tutti al voto. Basta ipocrisia". A dichiararlo è il sottosegretario Carlo Sibilia su Facebook.
Matteo Renzi ribadisce su Twitter: prima evitare aumento dell'Iva, poi voto e vinca il migliore
Calenda, da Renzi idea folle e ridicola, così Salvini al 60%
"E' folle quello che tratteggia Renzi, è un tentativo di prendere qualche mese in più, nel frattempo levare le castagne dal fuoco con un governo tecnico che dovrebbe fare una manovra lacrime e sangue, votandola assieme al Movimento 5 Stelle e a Forza Italia per avere infine Salvini al 60%". Carlo Calenda stronca il piano di Matteo Renzi per un governo istituzionale sostenuto da varie forze politiche con il conseguente rinvio delle elezioni. "C'è una grande battaglia da combattere - aggiunge l'europarlamentare del Pd intervistato da Radio Capital - va costruito un fronte largo e andare al voto senza paura, perchè altrimenti oltre al rischio di perdere le elezioni c'è la certezza di perdere l'onore. Sarebbe oltretutto un favore a Matteo Salvini, il quale non aspetta altro che fare sei mesi di campagna elettorale dando addosso a un governo tecnico sostenuto da Pd e M5S. Noi a quel punto non avremmo la possibilità di essere credibili con gli elettori. Non possiamo fare accordicchi o scorciatoie"
Meloni: no a patti del Nazareno allargati al M5s
"La situazione politica è surreale. C'è una maggioranza naturale già formata, quella tra FdI e Lega, potenzialmente coesa, potenzialmente vincente e invece sento tanti rumors, tanta voglia di fare giochi di palazzo. Vedo questi abboccamenti tra Pd e Cinquestelle. Sento che c'è un'ipotesi di maggioranza. Il Pd chiede di far votare prima la sfiducia a Salvini e poi quella a Conte. Altra cosa surreale. Come l'idea che circola di un governo Conte con ministri non politici. Spero che sia fantapolitica, ma in passato ne abbiamo viste di tutte. Sarebbe una sorta di patto del Nazareno allargato al Movimento 5 Stelle. D'altra parte quando hanno eletto la Von der Leyen un accenno c'era già stato". Lo dice
in una intervista al Quotidiano nazionale il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
in una intervista al Quotidiano nazionale il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Franceschini a Pd: non dividiamoci in momento rischioso
"Dopo l'intervista di Matteo Renzi invito tutti nel Pd a discutere senza rancori e senza rinfacciarci i cambi di linea. Io lo farò. Anche perchè in un passaggio così difficile e rischioso, qualsiasi scelta potrà essere fatta solo da un Pd unito e con la guida del segretario". Così Dario Franceschini su Twitter dopo che sui social i dirigenti e i sostenitori del Pd si dividono tra chi sostiene la linea del segretario per il voto subito e quella di Renzi per un governo di scopo. Molti, tra l'altro, accusano Renzi di un voltafaccia dopo aver sostenuto la linea del muro assoluto contro i grillini sostenuta finora.
Salvini: Inciuci e giochetti, ma non ci fermeranno
"Inciuci, giochetti di palazzo, governi tecnici o 'di scopo' (?) non fermeranno la voglia degli Italiani di un governo finalmente forte, chiaro, libero, per tornare a correre, per l'Italia dei Si'. Ci stai???". Così Matteo Salvini nel suo primo tweet della giornata
Renzi al Corriere: Folle votare subito, serve governo istituzionale
Andare a votare subito sarebbe "folle". Adesso ci vuole un governo istituzionale, che permetta agli italiani di votare il referendum sul taglio dei parlamentari, che eviti l'aumento dell'Iva, e che gestisca le prossime elezioni politiche senza strumentalizzazioni. L' ha detto, intervistato dal Corriere della Sera, Matteo Renzi rivolgendo questo appello a tutte le forze politiche. E spiegando che il presidente Mattarella potrà valutare l'incarico a un premier autorevole: "A lui toccheranno le scelte: noi dobbiamo consegnargli una ipotesi concreta"
Giorgetti: Invece di dimettersi Conte vuole farsi votare contro in Aula
"Mi sembra di capire che Conte non voglia dimettersi ma voglia farsi votare contro in Aula. Questo mi dispiace. Voleranno un po' di stracci. Sarebbe una rottura traumatica e io avrei invece preferito una separazione consensuale". Lo dice a 'La Stampa' il sottosegretario leghista alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, che chiede elezioni subito: "La palla e' nel campo del Presidente della Repubblica. Però la crisi è evidente, il governo non c'è più, la maggioranza nemmeno quindi mi sembra ovvio che si debba dare la parola agli elettori. Le liturgie servono, vero, ma talvolta anche a perdere tempo. Meglio andare a votare evitando giochi di palazzo, tentativi di galleggiare e altri incomprensibili formule. Prima si fanno le elezioni e prima ci sarà un governo legittimato dal voto", ragiona Giorgetti.
Delrio: Non può essere questo governo a gestire la fase di elezioni
"Che non possa essere questo governo a gestire una delicata fase con il Paese ridotto allo stremo, con poca credibilità internazionale e poca energia, dobbiamo prenderne atto". Lo dice il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, che in un'intervista ad 'Avvenire' spiega: "Tutte le forze politiche devono pensare al bene degli italiani e non al proprio tornaconto. E' chiaro che c'è stata una crisi perchè il governo non ha saputo governare". Adesso, aggiunge Delrio, "noi abbiamo fiducia che il presidente della Repubblica farà quello che ritiene utile per dare il meglio al Paese, che sia lo scioglimento in tempi rapidissimi, che sia un piccolo periodo in cui ci sia la necessità di prendere due o tre
decisioni".
decisioni".